martedì 16 gennaio 2018

Nuova pagina: Joe Damiano


Vi informiamo che è on-line una nuova pagina, quella dedicata al cantante italo-americano Joe Damiano, statunitense figlio di genitori pugliesi. Divenne famoso anche in Italia, con la canzone "Forever" e, in seguito con la partecipazione al "Musichiere" e poi al Festival di Sanremo.



lunedì 15 gennaio 2018

C'era una volta il night: nuovo appuntamento su Radio Il Discobolo

Vi segnaliamo un nuovo appuntamento con Radio Il Discobolo: da domani, martedì 16, andrà in onda sulle nostre frequenze "C'era una volta il night: storie e leggende dei musicisti della notte"; trasmissione Rai in  40 puntate con Mario Pezzolla, Sergio Bardotti e Sergio Endrigo

La trasmissione andrà in onda martedì alle 18.

Sotto a chi legge: "Storie della buonanotte per bambine ribelli"



"Storie della buonanotte per bambine ribelli" di Francesca Cavallo e Elena Favilli è il libro recensito questa settimana nella rubrica "Sotto a chi legge".

100 esempi di forza e coraggio al femminile, per tutte le donne, grandi e piccole, che puntano sempre in alto. 100 donne straordinarie che hanno cambiato il mondo, 100 favole per sognare in grande!
«C’era una volta una bambina che sognava il principe azzurro. No! C’era una volta una bambina che sognava di volare, un’altra che amava le macchine, una che voleva diventare campionessa mondiale di tennis, un’altra che scoprì la metamorfosi delle farfalle!» - Giorgia Furlan, Left
Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi. C’era una volta una bambina che amava le macchine e amava volare; c’era una volta una bambina che scoprì la metamorfosi delle farfalle... Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kalo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e illustrate da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo.

- martedì alle 9:30
- mercoledì alle 19:15

I campioni di Sanremo 2018: The Kolors


Tra i campioni che parteciperanno al Festival di Sanremo di quest'anno troviamo i "The Kolors", trio musicale venuto fuori dall'immenso mondo dei talent. Il gruppo, attivo dal 2010, nel 2015 vinse "Amici" ed è composto da Antonio Stash Fiordispino (voce e chitarra), Alex Fiordispino (batteria e percussioni) e Daniele Mona (sintetizzatore e percussioni).
Sul palco dell'Ariston presentano il brano "Frida". 




"Dal fonografo al microsolco", un ricordo di Mango e Ivan Graziani



Nella puntata di "Da fonografo al microsolco" di questa settimana la coppia Alba-Baldino vi porterà nell'epoca dei telefoni bianchi con le voci di Germana Romeo, soubrette e artista del varietà, di Isa Miranda, diva del cinema degli anni Trenta e della indimenticabile Delia Lodi.

Inoltre, sempre parlando di cinema, ci faranno riascoltare la voce del tenore Giuseppe Lugo con una delle sue canzoni e pellicole più famose "Piccola Mimì".


Per la radio degli anni Cinquanta invece ci proporranno una delle voci più popolari di quel decennio, quella di Bruno Rosettani (artista laureatosi col massimo dei voti alla Bocconi in economia e commercio) e di Wera Nepy con la canzone trionfatrice della Sei giorni di Milano del 1959. Gli anni Sessanta saranno rappresentati dal grande Neil Sedaka e da Nicola Arigliano.


Inoltre, ascolteremo un ricordo di due cantautori prematuramente scomparsi come Pino Mango e Ivan Graziani mentre la sigla finale sarà dedicata alla edizione di Studio Uno del 1965 con una sofisticata canzone scritta da Bruno Canfora per Mina, mattatrice quell'anno dello show televisivo.


Max e Sandro vi aspettano:

- martedì alle 10
- mercoledì alle 14:30
- giovedì alle 18
- venerdì alle 21

domenica 14 gennaio 2018

Accadde Oggi: nel 1898 muore Lewis Carroll



Il 14 gennaio 1898 moriva Lewis Carroll.

Scrittore, matematico, fotografo, logico e prete anglicano britannico. È celebre soprattutto per i due romanzi Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori. 

Fra gli autori che hanno dichiarato di considerare Alice come una fonte di ispirazione per le loro opere si possono ricordare James Joyce, Jorge Luis Borges e John Lennon. In molti paesi del mondo esistono club e società di estimatori di Carroll. A Lewis Carroll è dedicato un importante premio per la letteratura per ragazzi, il Lewis Carroll Shelf Award.


Nuova pagina: Marcel Amont


Sul nostro sito abbiamo creato la pagina dedicata al cantante francese Marcel Amont.
Aspirante insegnante di educazione fisica con la passione per il mondo della musica e dello spettacolo, da Bordeaux si trasferisce a Parigi, dove raggiunge il successo tra gli anni Sessanta e i Settanta. A partire dagli anni Ottanta diventa celebre in tutto il mondo. Ha festeggiato gli 80 anni del 2009.



sabato 13 gennaio 2018

Accadde Oggi: nel 1884 nasce Ettore Petrolini




Ettore (Pasquale Antonio) Petrolini (Roma, 12 gennaio 1884 – Roma, 29 giugno 1936) è stato un attore, drammaturgo, scrittore, sceneggiatore e compositore, specializzato nel genere comico. È considerato uno dei massimi esponenti di quelle forme di spettacolo a lungo considerate teatro minore, termine con il quale si identificavano il teatro di varietà, la rivista e l'avanspettacolo.

La sua importanza nel panorama del teatro italiano è ormai pienamente riconosciuta. Riassumendo in sé l'attore e l'autore, Petrolini ha inventato un repertorio e una maniera, che hanno profondamente influenzato il teatro comico italiano del Novecento.



La Grande Prosa: "Il lutto si addice ad Elettra"



Dopo la parentesi coi concertini swing, ritorna l'appuntamento con "La Grande Prosa" sulle frequenze di Radio Il Discobolo.

Verrà trasmesso "Il lutto si addice ad Elettra (Mourning Becomes Electra)"  trilogia teatrale scritta dal drammaturgo statunitense Eugene Gladstone O'Neill, messa in scena per la prima volta nel 1931, con protagoniste Alla Nazimova (nel ruolo di Christine) ed Alice Brady(in quello di Lavinia).

La vicenda si svolge all'epoca della Guerra di secessione americana, nella famiglia di un generale nordista. Agamennone è ora il generale Ezra Mannon, Clitennestra è la sua seconda moglie Christine, Oreste è suo figlio Orin, e Elettra è la figlia Lavinia. Come in una tragedia greca, l'opera tratta di omicidio, adulterio, incesto e vendetta, e la funzione del coro greco è svolta da un gruppo di cittadini. Mentre nelle tragedie greche è il solo fato a guidare le azioni dei personaggi, nell'opera di O'Neill le motivazioni trovano fondamento nella teoria psicoanalitica degli anni 1930. La trilogia può essere letta in chiave freudiana, facendo attenzione ai complessi di Edipo e di Elettra dei vari personaggi.

"Il lutto si addice ad Elettra" è divisa in tre parti (intitolate rispettivamente Ritorno, L'agguato e L'incubo) per un totale di tredici atti. Le tre parti non vengono mai rappresentate separatamente, ma solo come componenti della trilogia. La versione integrale dell'opera è ritenuta troppo lunga per un allestimento teatrale, e spesso viene messa in scena con tagli e adattamenti. Il copione originale prevede inoltre un numero molto elevato di attori. Per questi motivi non è una delle opere più rappresentate di O'Neill.

La versione trasmessa da Radio Il Discobolo è del 1956 d è interpretata da Aroldo Tieri, Alberto Lupo Renato de Carmine.

L'opera andrà in onda domenica e lunedì alle 21.

giovedì 11 gennaio 2018

"Tra note e parole", omaggio a Giorgio Gaber



Domani, venerdì 12 alle 9:30 su Radio Il Discobolo andrà in onda un omaggio a Giorgio Gaber, a pochi giorni dal 15° anniversario della sua morte (il cantante milanese morì il 1° gennaio 2003 all'età di 64 anni).



Fabrizio De André, l'anarchico borghese



L'11 gennaio 1999 moriva Fabrizio De André. 
Lo ricordiamo con questo articolo di Fabrizio Bordone.

La letteratura ed il mondo del cinema, per non parlare del teatro, hanno un vasto repertorio di opere dedicate agli ultimi, agli emarginati. Nella musica italiana, nessuno ha saputo narrarne le storie come Fabrizio De André. Una mente anarchica, permeata di inquietudine, sagacemente tesa a rimarcare le ingiustizie della vita. Come molti figli di famiglia benestante, Faber, così lo chiamava l’amico di sempre Paolo Villaggio, era proiettato verso una strada diversa. Il padre, con la famiglia, dovette rifugiarsi perché aveva ospitato alcuni ebrei al tempo delle leggi razziali. 
Il piccolo Fabrizio, nella Genova che lo svezzerà in tutti i sensi, venne iscritto a scuole religiose e qui avvenne un primo episodio che permette di inquadrare il personaggio. Fu molestato da un “padre spirituale” e, a differenza di altri che hanno subito questo trauma, denunciò il fatto in modo vistoso, platealmente. Venne allontanato dalla scuola per coprire lo scandalo, ma ottenne giustizia dal papà, diventato un autorevole politico genovese, che fece rimuovere l’autore e riammettere il figlio a scuola. 

L’amore per gli chansonniers francesi, Brassens in particolare, lo avvicinarono ad un certo tipo di musica, intimista e malinconica, amara e delicata, quasi da film realista in bianco e nero. Mettendosi contro la volontà paterna, decise di seguire la via musicale divenendo uno dei capostipiti della famosa “Scuola Genovese”. Il primo grande successo lo ottenne di riflesso, la sua “Canzone di Marinella” fu portata alla ribalta da una ancora acerba Mina. Già da qui si intuivano i tratti interiori dell’animo, un testo cupo, triste, che descriveva in modo poetico un fatto tragico di cronaca. Poetico, sì, questo era De André. Nella parte più popolare di Genova, i caruggi, si innamorò di una prostituta con la quale ebbe una relazione. Una delle sue canzoni più famose, Via del Campo, ne descrive le atmosfere con parole memorabilmente belle: “Via del Campo c’è una graziosa, gli occhi grandi color di foglia,tutta notte sta sulla soglia, vende a tutti la stessa rosa. E ti sembra di andar lontano, lei ti guarda con un sorriso, non credevi che il paradiso fosse solo lì al primo piano. Ama e ridi se amor risponde, piangi forte se non ti sente… Dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior “.

La celebrazione dell’amore, da qualunque parte arrivi ed una considerazione politico-esistenziale. In modo meno romantico ma molto ironico, la stessa tematica viene ripresa nella celeberrima “Bocca di rosa”. Spostandoci nel sociale, un altro mirabile esempio della genialità di Faber lo troviamo nel brano “Un Giudice” dove narra di un uomo basso di statura deriso per questo difetto che vendica le proprie frustrazioni godendo nel condannare le persone in tribunale. De André, pur in una lunga carriera, non ha inciso molti dischi ma mai come in questo caso la qualità ha sopperito abbondantemente alla quantità. Non amava esibirsi in pubblico, per fare questo si “aiutava” con l’alcool, questa dipendenza incise molto nella sua vita senza tuttavia esporlo a comportamenti eccessivi come molte famose rockstar. Il tour con la Premiata Forneria Marconi ed il conseguente live ebbero un successo travolgente. Amava la Sardegna, aspra, gentile e selvaggia come la sua anima e continuò ad amarla anche dopo il sequestro che subì insieme alla moglie Dori Ghezzi. Al processo che ne seguì, ebbe parole di comprensione per gli esecutori materiali quasi giustificandone le gesta dovute alla necessità di denaro.

La sua vena pacifista ed antimilitarista è ben rappresentata dal brano “Andrea” mentre “Rimini” vuole essere un omaggio a Fellini. 
Negli anni della contestazione la critica musicale non fu tenera con Faber ed anche il pubblico più intransigente non gli risparmiò le origini borghesi oltre alla non esplicita chiarezza di alcuni testi. 

Nessuno come lui ha portato alla ribalta la lingua ligure, alcuni suoi brani, dell’ultimo periodo, ne sono fedeli testimoni come ad esempio “Creuza de ma” ma diede anche un contributo alla lingua sarda con “Zirichiltaggia”. Un omaggio alla teatralità napoletana venne dalla geniale ed ironica “Don Raffaè”. Alla sua scomparsa, avvenuta a quasi 59 anni per un tumore, fecero seguito tributi da ogni parte d’Italia con vie, vicoli e piazze a lui intitolate. Gli omaggi di grandi artisti non si contano, una sua estimatrice è la famosa rocker americana Patti Smith, così come non si contano i rifacimenti dei suoi brani immortali. C’è chi ha amato il De André impegnato, chi quello etnico, chi quello amaramente romantico, quest’ultimo è inesorabilmente legato a questi versi, come sempre poetici:

Quei giorni perduti a rincorrere il vento 
a chiederci un bacio e volerne altri cento 
un giorno qualunque li ricorderai 
amore che fuggi da me tornerai 
un giorno qualunque li ricorderai 
amore che fuggi da me tornerai 


Ritorna Zazzarazzaz su Radio Il Discobolo

  Come ogni anno, a Sanremo è andato in scena Zazzarazzaz e ovviamente c'era anche Radio Il Discobolo con Roberto Berlini. Le tre serate...