sabato 28 settembre 2024

"La voce del padrone" celebra Caterina Valente

 


Ritorna "La voce del padrone" con una nuova puntata monografica, dedicata alla grande cantante Caterina Valente, recentemente scomparsa all'età di 93 anni. 

Massimo Baldino ripercorrerà la straordinaria carriera di questa artista molto amata sia in Italia che all'estero. 

La trasmissione andrà in onda:

- domenica alle 10

- lunedì alle 21

- mercoledì alle 18

- venerdì alle 14:30

www.ildiscobolo.net

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Premio Lunezia, gli ospiti della serata finale.




AULLA- L’allerta maltempo segnalata per la sera del 26 settembre non ha fermato il numeroso pubblico che ha riempito il PalaLunezia appositamente allestito in Piazza Gramsci ad Aulla e tanto meno ha diminuito la forza di volontà del Patron Stefano de Martino che è riuscito a portare sul palco del Premio Lunezia un cast artistico di alto livello.

Il cantautore Paolo Vallesi, anche in rappresentanza della Nazionale Italiana Cantanti, ha condotto in modo frizzante l’intera serata ed ha eseguito alcuni suoi brani facendo divertire e cantare il pubblico.


Il Sindaco di Aulla Roberto Valettini, accompagnato da eleganti vallette e da Stefano de Martino, ha consegnato il prestigioso Premio Lunezia a tutti i concorrenti vincitori della tappa finale del Lunezia portati sul palco dal direttore artistico nuove proposte Loredana D’Anghera e nella seconda parte della serata a tutti gli ospiti big che, in ordine di scaletta, hanno aderito all’evento.


Ai Coma_Cose, che hanno interpretato i loro successi sanremesi, è andato il Premio Lunezia Elite consegnato dal produttore Beppe Stanco e motivato dal giornalista Gino Castaldo attraverso un videomessaggio.


A Tommaso “Piotta” Zanello, che si è esibito con l’applauditissima band quasi al completo, è andato il Premio Lunezia Musical-Letterario per il disco “’Na notte infame” motivato dalla giornalista Maria Egizia Fiaschetti de Il Corriere della Sera.


Alla cantante Carolina è andata una targa di merito per il suo impegno a divulgare la vita e le canzoni di Luigi Tenco attraverso la tournée del concerto-spettacolo “Luigi Tenco, canto mentre mi rado”.

Alla famiglia Tenco, forse il momento più toccante della serata con un intervento moderato dalla presentatrice Fausta Belli, è andata la targa del Comune di Aulla dedicata “Alla famiglia dell’immortale Maestro LUIGI TENCO”. Alla domanda quali potrebbero essere le tre canzoni che Tenco canterebbe oggi, i rappresentanti della famiglia Tenco hanno risposto “Io sono uno” perché è il brano che meglio racconta chi era Luigi, “E se ci diranno” perché è un manifesto contro la guerra e “Lontano lontano” perché per loro è un modo per sentirlo sempre presente. Alla domanda sull’eventuale nesso tra Luigi Tenco ed il palco del Lunezia hanno risposto che Luigi Tenco era contrario ai concorsi canori e critico nei confronti dei monopoli discografici ma che se il palco del Lunezia o di qualsiasi altro contest può essere un modo per dare spazio ai giovani artisti che non appartengono alle grandi cerchie discografiche di oggi allora che ben vengano un Lunezia e qualsiasi altra manifestazione con sani propositi per i giovani.







A Paola e Chiara è andato il Premio Lunezia Menzione Speciale 2024 per il valore Musical Letterario del brano “Furore” in un mini talk moderato dal giornalista Michele Monina e seguito dalla loro perfomance in chiusura di serata.


Il Premio Lunezia è patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali, dalla Regione Toscana, dal Comune di Aulla, dalla Nazionale Italiana Cantanti e da Legambiente, quest'ultima relativamente a "Canzoni Sostenibili" e neo Sezione del settore Nuove Proposte.

venerdì 27 settembre 2024

Addio a Maggie Smith. La celebre attrice britannica aveva 89 anni.




Avrebbe compiuto 90 anni a dicembre, ma ci ha lasciato oggi, a Londra: è morta Maggie Smith, immensa attrice britannica. Due volte Premio Oscar, attrice di cinema, teatro e televisione, è nota al grandissimo pubblico come interprete di Lady Violet nella serie "Downton Abbey" e della professoressa Minerva Mc Gonagall nella saga di Harry Potter. Due ruoli che, paradossalmente, erano quelli che lei amava di meno. 

Noi la ricordiamo, come sempre un po' petulante e meravigliosa, nel film "The Lady in the Van", del 2015, diretta da Nicholas Hytner. Il film, ispirato a una storia vera, racconta la vicenda di Miss Sheperd, un'anziana signora che vive in un furgoncino, parcheggiato nel vialetto d'ingresso del commediografo Alan Bennett. La forzata convivenza si trasforma in una sorta di amicizia tra i due.

L'attrice britannica diversi anni fa guarì dal cancro al seno e nemmeno da malata smise di recitare sul set di Harry Potter. 


giovedì 19 settembre 2024

100 anni fa nasceva Marcello Mastroianni. Barbara Rossi lo racconta in "Marcello Mastroianni. Il divo gentile".





«Non vorrei apparire snob, ma apprezzo molto il termine che usano i francesi: per dire “recitare” loro dicono “jouer” che in italiano sarebbe “giocare”. Questo è un mestiere meraviglioso: ti pagano per giocare». Così asseriva, parlando del suo rapporto con il mezzo cinematografico, Marcello Mastroianni, “il divo gentile”, come viene raccontato da Barbara Rossi nel volume, edito da Gremese e ora in libreria.


Tra sogno e realtà, tra arte della recitazione come gioco, veicolo verso nuovi mondi fantastici o illusori (da cui deriva la lunghissima collaborazione con Federico Fellini) e - al contrario - come fascino del reale percepito in tutta la sua grottesca crudezza (i film per la regia di Marco Ferreri), Mastroianni ha incarnato nel cinema italiano e internazionale una nuova figura di divo, seduttivo ma insicuro, persino fragile. La signorilità e la raffinatezza dei modi, accompagnati da una spesso feroce autoironia e da un acuto senso dei propri limiti, hanno fatto di Mastroianni una figura d’attore senza paragoni e senz’altro concorrente rispetto ai modelli a lui coevi.


Scritta in occasione del centenario della sua nascita, la biografia ripercorre l’esistenza e la carriera artistica di Marcello Mastroianni con lo sguardo attento del critico ma anche con l’amorevole attenzione di chi vive un meraviglioso viaggio fra tempi, stagioni cinematografiche, affetti e amori diversi ma pur sempre esaltanti. Tra gli attori più conosciuti al mondo, Mastroianni ha interpretato oltre 140 film dei generi più diversi: dalla commedia sentimentale al dramma, dalla satira di costume al film storico, dal thriller al grottesco. Consacrato internazionalmente da La dolce vita (1960) e 81/2 (1963) di Federico Fellini – sorta di suo alter ego cinematografico –, nel corso di cinque decenni Mastroianni ha dato prova di un talento poliedrico che accende la recitazione di sfumature e sottotoni. Lo testimoniano film amati e celebrati come Il bell’Antonio (Bolognini, 1960), Matrimonio all’italiana (De Sica, 1964), Dramma della gelosia (Scola, 1970), La grande abbuffata (Ferreri, 1973), Una giornata particolare (Scola, 1977), La città delle donne (Fellini, 1980), Ginger e Fred (Fellini, 1985), Il volo (Anghelopulos, 1986), Oci ciornie (Michalkov, 1987), Il passo sospeso della cicogna (Anghelopulos, 1991), Sostiene Pereira (Faenza, 1995), fino all’ultima, struggente interpretazione teatrale di Le ultime lune (1996), suo definitivo congedo artistico. Con l’idea che la memoria - come ricordava lo stesso Mastroianni in Viaggio all'inizio del mondo di Manoel de Oliveira (1997), sua ultima apparizione sul grande schermo - alla fine è ciò che dà senso sia al vivere che al recitare; e che a scandire il tempo è sempre, come cantava Rabagliati nella memoria di Marcello ormai anziano, “l'orologio del cuor”.


Marcello Mastroianni era nato a Fontana Liri (Ciociaria) nel 1924: proprio nella sua città natale, venerdì 27 settembre, alle ore 17:00, presso il Centro Studi Marcello Mastroianni e nell'ambito delle giornate dedicate al Premio Marcello Mastroianni, avrà luogo la prima presentazione del volume, alla presenza dell'autrice e dell'editore Gianni Gremese.




SCHEDA

Titolo: Marcello Mastroianni. Il divo gentile

Autrice: Barbara Rossi

Casa editrice: Gremese Editore

Collana: Stars

Formato: 13.5 x 2.2 x 21.5 cm

Pagine: 189

EAN: 978-88-6692-210-0

Prezzo: € 16,00

domenica 25 agosto 2024

Zazzarazzaz arriva su Radio Il Discobolo

 


Appuntamento con la musica dal vivo su Radio Il Discobolo.

Questa settimana trasmetteremo Zazzarazzaz, la rassegna musicale sanremese curata da Freddy Colt.

Le serate andranno in onda: 

- domenica 25 ore 21

- giovedì 29 ore 21

- venerdì 30 ore 21

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Vi aspettiamo, buon ascolto!

domenica 30 giugno 2024

Finita la stagione radiofonica di Radio Il Discobolo, grazie a tutti.

 


Anche per quest'anno è finita la stagione radiofonica di Radio Il Discobolo e dobbiamo ringraziare tutti voi, ascoltatori, che non ci avete fatto mancare il vostro affetto. Gli ascolti hanno premiato tutte le nostre trasmissioni e non possiamo che esserne felici.

Iva Zanicchi (ospite sia di Giacomo che di Massimo)

Il Maestro Pinuccio Pirazzoli

Rino Matafu, tenore. 

Abbiamo avuto, sulle nostre frequenze, grandissimi ospiti, sia nelle trasmissioni di Giacomo Schivo e Massimo Baldino, mentre Sandro Alba ci ha fatto fare un appassionante viaggio tra i grandi poeti italiani. 

Radio Il Discobolo non andrà del tutto in vacanza, però... continuate a seguirci, perché potrebbero arrivare anche delle sorprese. Nel frattempo, potete continuare ad ascoltare le nostre trasmissioni in replica. 

Buona estate!

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Palinsesto Radio Il Discobolo



sabato 18 maggio 2024

A Diodato il Premio Amnesty per “La mia terra”.

 



Diodato, con la canzone “La mia terra”, è il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2024 nella sezione Big, assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.

Il brano, composto per il film “Palazzina LAF” di Michele Riondino e vincitore del David di Donatello per la categoria “miglior canzone originale”, è un omaggio alla città di Taranto: passando dal mito, alle origini e alla sua storia, racconta una città colpita dall'ingiustizia e dal desiderio del suo popolo di rialzarsi.


È un grande onore ricevere questo riconoscimento da Amnesty International Italia e sono davvero felice che arrivi con il brano ‘La mia terra’” – ha dichiarato Diodato“La questione tarantina è stata spesso relegata a una pura problematica lavorativa, occupazionale, nascondendo il vero nocciolo della questione e cioè i diritti umani. Sono soprattutto questi a essere violati continuamente nella mia città. Il disastro ambientale e la violenza verso gli esseri viventi è sicuramente il tema principale da cui partire. La bellezza che la mia terra continua a mostrare nonostante tutto è un monito che lancia a noi tutti è richiesta d’amore e di giustizia. Ringrazio Amnesty anche per essere da sempre al fianco dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante, venendo sul nostro palco a dar voce a tantissimi esseri umani che ogni giorno lottano per i propri diritti”.

“’La mia terra’ non è solo una dedica struggente alla città di Taranto, ma è un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamità. È una canzone delicata che, partendo da Taranto, ci fa arrivare alla ricerca di quei diritti fondamentali, come quello a potersi spostare, a vivere in un luogo sicuro, a vivere una vita degna di essere vissuta”, ha commentato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia.


Il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, giunto alla sua 22ª edizione, è stato creato nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un solista o una band di spicco nel panorama della musica italiana.

In lizza per il premio di quest’anno c’erano anche Appino con “È solo una bomba”, Vinicio Capossela con “La crociata dei bambini”, Drusilla Foer con “Tanatosi”, Giancane con “Sei in un paese meraviglioso”, Giorgia con “Senza confine”, Levante con “Capitale mio capitale”, i Modena City Ramblers con “Mediterranea”, Tananai con “Tango” e Margherita Vicario con “Magia”.

Nelle precedenti edizioni hanno vinto il Premio Amnesty, sezione Big: “Il mio nemico” di Daniele Silvestri (2003);“Pane e coraggio” di Ivano Fossati (2004); “Ebano” dei Modena City Ramblers (2005); “Rwanda” di Paola Turci (2006); “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani (2007); “Canenero” dei Subsonica (2008); “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela (2009); “Mio zio” di Carmen Consoli (2010); “Genova Brucia” di Simone Cristicchi (2011); “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia (2012); “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini (2013); “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè (2014); “Scendi giù” di Alessandro Mannarino (2015); “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato (2016); “Ballata triste” di Nada (2017); “L’uomo nero” di Brunori Sas (2018); “Salvagente” di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote (2019); “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi (2020); “Dalle mie parti” dei Negramaro (2021); nuovamente Carmen Consoli con “L’uomo nero” (2022); “Severodonetsk” di Manuel Agnelli (2023).



"Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty è la casa della musica e dei diritti umani” ricorda Michele Lionello, direttore artistico del festival. “La musica è uno degli strumenti più potenti per comunicare un messaggio forte e chiaro come quello della difesa e della promozione dei diritti umani. Gli artisti del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big ed Emergenti sapranno farci riflettere e cantare attraverso uno spaccato della migliore musica italiana. Canteranno per prendere posizione contro la guerra, per esprimere solidarietà, per parlare di amore e fratellanza, per raccontare un sogno di uguaglianza e pace, per ammonirci di rispettare l’ambiente e la dignità umana".


La cerimonia di premiazione di Diodato sarà il momento clou della 27ª edizione del festival Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty, che si svolgerà a Rovigo dal 19 al 21 luglio.

Durante l'evento avranno luogo anche le finali del Premio Amnesty International Italia nella categoria Emergenti, con otto proposte artistiche selezionate per quest'anno. Venerdì 19 luglio, nella prima semifinale, saliranno sul palco Matteo Faustini da Brescia con “Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena con “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso con “Proiettile bambolina”, e i Turbospettro da Milano con “2030”. Sabato 20 luglio, nella seconda semifinale, si esibiranno Capone & BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera”, Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. Infine, domenica 21, si terrà la finale con i cinque migliori semifinalisti.

Durante la tre giorni di musica e diritti umani, si terranno altri appuntamenti con ospiti speciali, talk e molte altre iniziative che contribuiranno alla realizzazione della Settimana dei diritti umani, una grande manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura. Il calendario, che verrà aggiornato nelle prossime settimane, sarà arricchito da numerosi eventi, sia pomeridiani che serali, ad ingresso gratuito.

Tutti gli approfondimenti su: www.vociperlaliberta.it

A "Confidenziale" Giacomo Schivo chiacchiera di Luciano Virgili con Marco Cavattoni

 


Nella nuova puntata di "Confidenziale" Giacomo Schivo chiacchiera con Marco Cavattoni, che ci parla di Luciano Virgili e ci presenta la finale del VI Festival canoro virgiliano, che si terrà a Roma domenica 26 maggio. 

Confidenziale va in onda:

- domenica alle 18

- lunedì alle 14

- martedì alle 21

- venerdì alle 10

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domenica 12 maggio 2024

Radio Il Discobolo ricorda Giovanna Marini

 


Ritornano gli speciali della Voce del padrone.

Questa settimana andrà in onda una trasmissione dedicata a Giovanna Marini, la cantante, ricercatrice musicale, autrice e musicista scomparsa a Roma di recente.

Lo farà, come sempre, il nostro Massimo Baldino, ripercorrendo la sua carriera, anche grazie alle testimonianze di due tra i nostri soci, che hanno condiviso una parte di vita con Giovanna Marini: Enzo Giannelli e Simone Calomino

La trasmissione andrà in onda:

- lunedì alle 18

- mercoledì alle 14:30

- venerdì alle 21

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sabato 11 maggio 2024

“Luigi Tenco. Lontano, lontano” all’auditorium di Radio Popolare Il 16 maggio

 




Giovedì 16 maggio alle 21 in diretta dall’Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare a Milano sarà presentato il libro “Luigi Tenco. Lontano, lontano. Lettere, racconti, interviste”. Interverranno i due coautori Enrico de Angelis e Enrico Deregibus, ma ci sarà spazio anche per qualche brano di Tenco eseguito da Lele Battista, Fabio Cinti e Nathalia Sales. Condurrà Piergiorgio Pardo.

L’ingresso è gratuito con prenotazione inviando una mail a prenotazioni@radiopopolare.it o telefonando, dal lunedì al venerdì, allo 02 39241409 tra le 8 e le 18. L’auditorium è nella sede della radio in Via Ollearo 5 a Milano.

Il libro verrà presentato poi il 24 maggio alle 17.30 ad Alessandria a Visioni 47 (in via Trotti 47). Sarà presente Enrico Deregibus, che dialogherà con Svisa Bruno Annaratone. Proporranno brani di Tenco il Trio dell’Isola e Mirco Menna con Cristiano Mussi. L’iniziativa è dedicata a Ezio Poli, storica figura della cultura alessandrina.

“Luigi Tenco. Lontano, lontano. Lettere, racconti, interviste”, edito da il Saggiatore, raccoglie in 440 pagine le parole scritte e pronunciate da Tenco nel corso della sua esistenza. È un insieme di materiali in buona parte inediti – dai temi delle elementari alle lettere, dai diari agli abbozzi di racconti e sceneggiature, dalle interviste fino alle ultime dichiarazioni durante il Festival di Sanremo del 1967 – che dà forma a un’autobiografia impossibile: il racconto della sua vita, dei suoi pensieri, delle sue emozioni e dei suoi incontri attraverso la sua stessa voce.

Di quasi ogni fase della sua breve vita, Luigi Tenco ci ha lasciato una traccia, un testo, una dichiarazione, concedendoci così di guardare al di là delle parvenze di riottosità e malinconia con cui è stato a lungo identificato. Quest’opera ci permette di conoscere da vicino e nella sua evoluzione una figura creativa e piena di desideri, anticonformista e in anticipo sui tempi, umile e allo stesso tempo consapevole del potere delle parole e delle canzoni. Il ritratto di uno dei più grandi cantautori della storia d’Italia, nella sua essenza più sincera.


Enrico de Angelis (Bolzano, 1948) è giornalista, storico della canzone e operatore culturale. È stato attivo all'interno del Club Tenco di Sanremo dall'anno di fondazione, il 1972, e ne è stato per vent’anni il direttore artistico. Ha curato inoltre numerose altre rassegne, eventi, lezioni, dischi, programmi radiofonici, soprattutto di "canzone d'autore", espressione da lui stesso coniata nel 1969. Ha firmato o curato innumerevoli pubblicazioni, tra cui un’antologia dei propri scritti giornalistici raccolti nel volume “Musica sulla carta”.

Enrico Deregibus (Balzola, 1967) è giornalista e direttore artistico o consulente di vari eventi musicali e culturali. È considerato il biografo di Francesco De Gregori, su cui ha pubblicato vari libri. Oltre a questi, ha firmato Dizionario completo della canzone italiana (2006), Il mio posto nel mondo. Luigi Tenco, cantautore (2007) con Enrico de Angelis e Sergio Secondiano Sacchi, Chi se ne frega della musica? (2013). Nel 2017 ha realizzato un omaggio a Luigi Tenco con eventi in contemporanea in più di 30 località.

martedì 23 aprile 2024

Novità In libreria: la drammaturgia di Simona Semenic, a cura di Anna Monteverdi e Martina Parri




Esce in libreria il volume Mi senti? Raccolta antologica dei testi della drammaturga slovena contemporanea Simona Semenič  (Lubiana,1975) tradotta per la prima volta in Italia e pubblicata da Editoria e Spettacolo (collana Percorsi).
Il volume è parte di una ricerca svolta all'interno del Dipartimento Beni culturali e ambientali dell'Università Statale di Milano sulla drammaturgia al femminile.
La raccolta, a cura di Anna Maria Monteverdi e Martina Alessia Parri, è acquistabile on line sul sito della casa editrice.



Il volume propone per la prima volta all’attenzione dei lettori italiani, l’opera di una delle più brillanti e significative drammaturghe e performer europee, la slovena Simona Semenič (Lubiana 1975), definita “la Sarah Kane dei Balcani”. Attraverso la lettura dei monologhi Io, la vittima (2007), Dammi di più (2009), La seconda volta (2014) – raccolti nella trilogia Mi senti? (2017) – si entra non soltanto nel mondo dell’autrice, ma anche nel suo stesso corpo. Un corpo collettivo e autobiografico insieme, sospeso tra infinite autodiagnosi di malesseri fisici e accorati sentimenti di indignazione sociale.
Un corpo sorprendente nella sua capacità continua di rinascita. La parola forza i limiti della pagina per trovare una via di fuga o qualcuno a cui raccontarsi. Mi senti? Me slišiš?

Martina Alessia Parri artista visiva e studiosa di Discipline dello Spettacolo, dopo un’approfondita ricerca svolta a Ljubjana, ci accompagna nella lettura della scrittura “carnale” di Simona Semenič, un’originalissima forma di monologo-performance da cui si evincono, tra analisi critica e autoironia, quei meccanismi di violenza sociale e subalternità subìti dall’autrice – tra realtà e autofinzione – che le hanno “assicurato” lo status di vittima.

Simona Semenič - scrive la curatrice Martina Alessia Parri - ha elaborato un nuovo tipo di scrittura teatrale che lei stessa definisce e concepisce come "scrittura o dramma performativo". Si tratta di un approccio assolutamente inedito alla testualità, che si costruisce integrando concezioni, approcci, pratiche, strategie discorsive e possibilità di espressione tipiche delle arti della scena e di altri campi artistico-culturali, per elaborare una scrittura dinamica, stilisticamente differenziata in termini di genere e strettamente legata al lavoro teatrale pratico. Una scrittura che trasforma il testo in un corpo fluido, vivo, capace di esprimersi e, col suo discorso, agire un atto performativo.”

Dalla traduzione di Martina Alessia Parri è stata tratta la versione teatrale di Io, la vittima interpretata da Valentina Lodovini per il Teatro Nazionale di Genova (stagione 2023-2024).


Simona Semenič (1975) è drammaturga, autrice, interprete, regista e docente. Si è diplomata all'Accademia di teatro, radio, cinema e televisione (AGRFT) di Lubiana, Slovenia. Ha ricevuto il Prešeren Fund Award, il più alto riconoscimento nazionale per la creazione artistica e ha vinto tre volte il Grum Prize, il premio nazionale per le migliori drammaturgie. Le sue opere teatrali sono state tradotte in venti lingue e sono state rappresentate in diversi paesi in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente in Teatri Nazionali, in Centri di ricerca e in Festival internazionali.Da diversi anni collabora come drammaturga con il pluripremiato regista sloveno Tomi Janezic per il quale sta scrivendo dodici testi per Destin(y)ations, dodecalogo teatrale per GO! 2025 (Gorizia/Nova Gorica Capitale della Cultura 2025).
Vive a Lubiana con i suoi due figli.



"La voce del padrone" celebra Caterina Valente

  Ritorna " La voce del padrone " con una nuova puntata monografica, dedicata alla grande cantante Caterina Valente , recentemente...