venerdì 11 marzo 2016

Letteratura: nel 1818 esce "Frankenstein" di Mary Shelley

L'11 marzo del 1818 usciva uno dei libri più famosi della storia: "Frankenstein o il Prometeo Moderno", della scrittrice inglese Mary Shelley.



La storia è nota a tutti: lo scienziato Victor Frankenstein dà vita a una "creatura" assemblando pezzi di cadaveri. Il mostro, a cui spesso viene erroneamente attribuito il nome del suo "papà" conosce la violenza, l'isolamento e la solitudine a causa del suo aspetto fisico.
Il romanzo è considerato, a giusta ragione, uno dei capolavori della letteratura: Mary lo scrisse ispirandosi sia alle storie di fantasmi che leggeva assieme al marito, il poeta Percy Shelley, l'amico George Byron e altri intellettuali che agli studi di Galvani sulle rane.
Il dottor Frankenstein viene ancora usato come l'emblema dello scienziato senza scrupoli. 

La potenza del romanzo si vede anche dall'alto numero di film ispirati, parodie comprese. 
Tra i primi ricordiamo "Frankenstein di Mary Shelley", diretto da Kennet Branagh, film del 1994, con lo stesso regista-attore nel ruolo dello scienziato e Robert De Niro in quelli della creatura; tra le parodie, ovviamente, "Frankenstein junior", con Gene Wilder e Marty Feldman, diretto da Mel Brooks nel 1974. 




E oggi, a 2 secoli dall'uscita del libro, la storia dello scienziato e della sua creatura continua ad affascinare. 

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