giovedì 11 maggio 2017

"Anna Magnani. Un'attrice dai mille volti tra Roma e Hollywood". Un libro di Barbara Rossi

(Foto inlomitrust)

Barbara Rossi, appassionata di cinema, docente, ha scritto un libro su  Anna Magnani, concentrandosi soprattutto sul breve periodo hollywoodiano dell'attrice italiana.

Intervista (a cura di Claudia Bertanza)

- Perché un libro sulla Magnani?
- Il mio amore per l'attrice è nato parecchi anni fa, da ragazzina, grazie a un nonno che amava molto il cinema e con il quale guardavo moltissimi film, principalmente western, ma non solo, anche le commedie italiane degli anni Cinquanta. E ho iniziato lì ad amare Anna Magnani; è stato prima di tutto un fatto emotivo, istintivo. Mi piaceva quest'attrice, mi piaceva come era pettinata, mi piaceva come si muoveva... Poi sono cresciuta e ho iniziato a vedere altri film, come "Roma città aperta" o "Bellissima" e ho voluto cercare di capire che attrice sia stata, al di là dei moltissimi ruoli che ha interpretato. E soprattutto ho voluto saperne di più sul periodo americano, che è poco raccontato, ma che invece è ricco di aneddoti interessanti. Il mio libro vuole essere un punto di partenza, uno spunto per capire come mai a un certo punto un'attrice così amata ha deciso di lasciare l'Italia. E lì, in quei pochi film (tre in tutto) stanno le risposte, c'è una Magnani diversa da quella che avevamo conosciuto in Italia (la popolana, la mamma...).

- Perché la Magnani decide, a un certo punto, di andare in America?
- Perché si sentiva costretta nei soliti ruoli che le offrivano, come quello della mamma. Le sue, però, erano sempre maternità tragiche, non risolte. Anna voleva mostrare un volto diverso, ricoprire altri ruoli... e questo, forse, le è riuscito solo in parte. Altro ruolo stereotipato era quello della popolana, con il quale tutti noi la abbiamo amata e che la caratterizza ancora, anche come donna, nonostante lei non fosse così: ci teneva a dire che aveva studiato, frequentato il Conservatorio, la scuola di recitazione. Ed era una persona colta, le piaceva leggere, informarsi.

- Il periodo americano, però, è durato poco. Perché?
- Prima di tutto, bisogna ricordare che lei non è mai stata "americana" fino in fondo. In questo periodo, durato 4-5 anni, lei andava e veniva, non si è mai ambientata completamente nella realtà americana, anche per i ritmi di lavoro. Lei aveva ritmi più lenti, più rilassati, non era fatta per stare sul set secondo gli orari americani. Per quanto riguarda i ruoli, lei diceva che l'unica volta in cui, sul set, si era sentita libera, non costretta, era stato nel primo film girato, "La rosa tatuata", di Mann, per il quale, prima attrice italiana, vinse l'Oscar. In seguito si trovò nuovamente costretta in ruoli stereotipati, come quello della migrante. Non è riuscita, alla fine, a dare di sé un'immagine diversa. 

- Secondo te, la Magnani poteva dare di più? 
Secondo me sì, sicuramente. Il mondo del cinema, a un certo punto, l'aveva messa su un piedistallo, la adorava, ma la voleva solo nei ruoli già detti. Poteva dare di più sia in Italia, sia in America, se solo fosse stata lasciata più libera di esprimersi. Secondo me la Magnani non è stata solo una grande artista di teatro e di cinema, io penso sia stata veramente un'artista completa. Mi ha colpito molto leggere un'intervista rilasciata in America dopo il successo del film "La rosa tatuata", in cui lei afferma che le sarebbe piaciuto fare la regista. Aveva un grosso senso dello spettacolo, conosceva tutti i meccanismi. Per farsi un'idea di questo basta leggere i fitto carteggi tra l'attrice, i registi e i produttori, in cui lei dà consigli sul montaggio delle scene, per esempio, perché sapeva come avrebbe funzionato una scena, quanto fossero diversi teatro e cinema. E sappiamo che si arrabbiò molto quando i suoi consigli furono ignorati. 

- Chissà cosa avrebbe fatto, come regista...
- Domanda interessante, l'ho pensato anch'io... chissà cosa avrebbe fatto? Resta purtroppo un vuoto. 

- Oltre ad aver spulciato gli archivi, hai anche incontrato le persone che hanno conosciuto la Magnani?
- Sì, ho incontrato Luca, l'amatissimo figlio di anna. Luca è una persona molto riservata, così come lo era la mamma e vorrebbe che si parlasse più della Magnani attrice e meno della Magnani donna, che è stata spesso al centro di quello che oggi chiameremmo "gossip", per i suoi amori tormentati. 

- Hai un film del cuore di Anna Magnani?
- Sono molto legata al terzo film della sua avventura americana, "Pelle di serpente" di Sidney Lumet, in cui lei recita accanto a Marlon Brando. I due non andavano d'accordo, ma furono legati da reciproca stima fino alla fine. Poi, ovviamente, ho sempre nel cuore, come tutti gli italiani, quella corsa dietro alla camionetta in "Roma città aperta". 

La presentazione di sabato 6 maggio alla libreria "LIBeRI TUTTI", La Spezia.


mercoledì 10 maggio 2017

La spedizione dei mille a WikiRadio Oggi



La spedizione dei Mille fu l'episodio cruciale del Risorgimento. Avvenne nel 1860 quando un migliaio di volontari, al comando di Giuseppe Garibaldi, partì nella notte tra il 5 e il 6 maggio da Quarto, nel territorio del Regno di Sardegna alla volta della Sicilia, nel Regno delle Due Sicilie.

Lo scopo della spedizione fu di appoggiare le rivolte scoppiate nell'isola e capovolgere il governo borbonico. I volontari sbarcarono l'11 maggio presso Marsala e, grazie al consenso di larga parte della popolazione locale, si rafforzarono e mossero verso nord, aumentando di numero anche per lo sbarco di altre spedizioni garibaldine.

Dopo una serie di battaglie vittoriose contro l'esercito borbonico, i volontari riuscirono a conquistare tutto il Regno delle Due Sicilie permettendone l'annessione al nascente Stato italiano.


Wikiradio Oggi, giovedì 11 maggio, ore 11:30




Randagio On The Air: Pedro Salinas, Ernesto Guevara e Cesare Pavese



"Randagio on the air" va in onda ogni sera alle 22:50. 
Vi presentiamo le prossime letture a opera di Luca Fagioli.

- Mercoledì 10: Non ho bisogno di tempo, Pedro Salinas.
"Conoscersi è luce improvvisa" scrive il poeta spagnolo, appartenente alla Generazione del '27 (gruppo di autori spagnoli che si fece conoscere nel panorama culturale spagnolo intorno all'anno 1927, con l'onore che fu tributato al poeta Luis de Góngora nell'Ateneo di Siviglia, al quale partecipò la maggioranza di coloro che abitualmente si considerano suoi membri. L'ultimo membro vivente del gruppo era Pepín Bello, morto nel 2008).

- Giovedì 11: Spogliati, Ernesto Guevara.
Il famoso guerrigliero argentino, ucciso in Bolivia nel 1967 a soli 39 anni, è stato scrittore e poeta. 

- Venerdì 12: Sogno, Cesare Pavese.
Una poesia dello scrittore, poeta, saggista, traduttore e critico letterario, che fu il mentore di Fernanda Pivano.




martedì 9 maggio 2017

Il rogo dei libri a WikiRadio Oggi



Bücherverbrennungen (in italiano, roghi di libri) erano grandi falò organizzati dai Nazisti per eliminare tutti quei libri che non erano conformi all'ideologia dell'epoca.

Il più grande si tenne a Berlino il 10 maggio 1933: quello stesso giorno  il gerarca nazista Joseph Goebbels tenne anche un discorso, affermando che i roghi erano un ottimo modo "per eliminare con le fiamme lo spirito maligno del passato".
Il rogo era organizzato da studenti e vennero dati alle fiamme più di 25.000 libri: così iniziò, di fatto, la censura di Stato. 

Dei Bücherverbrennungen si parla nel romanzo "Storia di una ladra di libri"; (qui la recensione) in quel caso, la piccola protagonista riesce a sottrarre un libro dal fuoco.

« Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di ottone del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia ».
Queste sono parole tratte dal romanzo "Fahrenheit 451", il romanzo del 1953 di Ray Bradbury ambientato in un futuro non precisato, in cui possedere libri è un reato e i pompieri anziché spegnere gli incendi, li appiccano. 

Del "rogo di libri" di Berlino parlerà la puntata di mercoledì 10 maggio di Wikiradio Oggi. 



Un secolo fa... Intervista a Piero Gros



Protagonista dell'intervista vintage di questa settimana è l'ex sciatore alpino Piero Gros, detto Pierino. Gros è anche dirigente e commentatore sportivo ed è stato uno dei protagonisti della Valanga azzurra, vincitore della Coppa del Mondo generale e della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 1974, della medaglia d'oro di Sci alpino ai XII Giochi olimpici invernali Innsbruck 1976 (slalom speciale maschile) e di un argento e un bronzo iridati.

L'intervista va in onda: 

- martedì alle 18
- giovedì alle 10
- venerdì alle 14:30


lunedì 8 maggio 2017

Peppino Impastato a WikiRadio Oggi



Martedì 9 maggio alle ore 11:30 WikiRadio Oggi sarà dedicata a Peppino Impastato, il giovane giornalista e attivista politico di Cinisi ucciso dalla mafia nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978.

Aveva 30 anni, Peppino, e dai microfoni di "Radio Aut" sbeffeggiava i mafiosi di Cinisi. 

Nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978 Impastato venne rapito, picchiato, legato ai binari della ferrovia e poi fatto esplodere. La sua morte fu archiviato prima come incidente causato da un tentativo di atto terroristico, poi come suicidio. 
Se oggi Peppino è riconosciuto come vittima di mafia è soprattutto grazie al coraggio e alla determinazione di Felicia, sua madre, che non volle credere alle bugie che le raccontavano sul figlio; non si è mai arresa e ha avuto ragione: ha visto finire in carcere Badalamenti, che ordinò l'omicidio del figlio.


La morte del giovane attivista di Democrazia Proletaria, alla vigilia delle elezioni (a cui era candidato) passò però in secondo piano, poiché il 9 maggio 1978 venne ritrovato il cadavere di Aldo Moro. 

Oggi Peppino è uno dei simboli della lotta alla mafia e il suo ricordo è più forte che mai: ogni anno, nell'anniversario della sua morte, migliaia di persone provenienti da tutta Italia si riuniscono a Cinisi. 


A far conoscere al grande pubblico la storia del ragazzo di Cinisi che lottava contro la distruzione della sua terra è stato, nel 2000, il film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio nei panni di Peppino.

I mestieri nella nuova puntata di "Dal fonografo al microsolco"



Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s'alzano prima degli uccelli
e han la farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell'officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito.
(Gianni Rodari)

Proponiamo questa filastrocca di Gianni Rodari per presentarvi il tema della prossima puntata di "Dal fonografo al microsolco": i mestieri. 
Dallo "Spazzacamino" di Tajoli, alla "Filanda" di Milva, Massimo Baldino e Sandro Alba ci accompagnano in questo viaggio alla scoperta di mestieri antichi e nuovi; infatti arriveremo fino ai giorni nostri, con il "Portiere di notte" di Enrico Ruggeri e la ragazza dell'"Autogrill" di Francesco Guccini.

Vi aspettiamo:

- martedì alle 10
- mercoledì alle 14:30
- giovedì alle 18
- venerdì alle 21



domenica 7 maggio 2017

"Tavolozza musicale", una nuova trasmissione a cura di Enzo Giannelli e Simone Calomino

Inizia una nuova trasmissione, curata e condotta da Enzo Giannelli Simone Calomino, dal titolo "Tavolozza musicale".
La nuova coppia di Radio Il Discobolo ci farà ascoltare musica di ogni genere e di ogni tonalità, spaziando tra i decenni, fino agli anni '60 e '70.

La trasmissione andrà in onda:

- lunedì alle 10
- martedì alle 14:30
- mercoledì alle 18
- giovedì alle 21

www.ildiscobolo.net
http://178.32.137.180:8555/stream

Wikiradio Oggi, Ernesto de Martino


Il 9 maggio 1965 moriva a Roma Ernesto de Martino: etnologo, antropologo, storico delle religioni, era nato a Napoli il 1° dicembre 1908.

Studioso, docente universitario, uomo impegnato politicamente (prima nel Partito Socialista, poi nel Partito Comunista), venne introdotto agli editori di Laterza da Benedetto Croce dopo la II Guerra Mondiale. 

Per conoscerlo meglio, vi invitiamo a seguire WikiRadio Oggi di lunedì 8 maggio, in onda alle 11:30.



Bisotti, De André e Cohen: i primi appuntamenti con "Randagio On The Air"



Ritorna, come ogni sera, l'appuntamento con Luca Fagioli e "Randagio on the air".

Ecco i primi appuntamenti della settimana:

- domenica 7: Ho bisogno di stare con te, di Massimo Bisotti.

- lunedì 8: La canzone dell'amore perduto, poesia-canzone del cantautore Fabrizio De André. 


- martedì 9: Il vero amore non lascia tracce, di Leonard Cohen. 

In quest'inizio di settimana, insomma, abbiamo un Luca Fagioli molto romantico! Vi aspettiamo ogni sera alle 22:50.

sabato 6 maggio 2017

La grande prosa, due appuntamenti



Questa settimana Radio Il Discobolo propone due diversi appuntamenti con la grande prosa.

- Domenica 7: La cantatrice calva, la prima opera teatrale di Eugène Ionesco. Composta nel 1950 e rappresentata per la prima volta nel corso dello stesso anno a Parigi, è il primo esempio del cosiddetto teatro dell'assurdo.
La versione che vi proponiamo è del 1972 ed è interpretata da Lea Padovani, Antonio Battistella e Paolo Panelli.

- Lunedì 8: Jacques o la sottomissione, commedia naturalistica di Eugène Ionesco, in una versione del 1971 con Ave Ninchi e T.Ricci.

I due programmi andranno in onda alle 21:00.

www.ildiscobolo.net
http://178.32.137.180:8555/stream

Ritorna Zazzarazzaz su Radio Il Discobolo

  Come ogni anno, a Sanremo è andato in scena Zazzarazzaz e ovviamente c'era anche Radio Il Discobolo con Roberto Berlini. Le tre serate...