"Luci della ribalta", di Melanie Benjamin, è al centro della trasmissione "Sotto a chi legge" di questa settimana. La recensione è letta da Giacomo Schivo, che ne è anche l'autore.
"Luci della ribalta" ambientato negli anni tra il 1914 e il 1969, è un libro sul cinema, prima muto e poi sonoro, raccontato dalle voci di due amiche del cuore: Mary Pickford, la fidanzata d’America, e Frances Marion, la più grande sceneggiatrice di Hollywood al suo esordio come capitale dell’industria cinematografica americana.
GENOVA- A Genova Mercoledì 16 gennaio alle ore 17,30 all'interno del Museo-Biblioteca dell'Attore (via del Seminario 10) Anna Maria Monteverdi presenterà il suo libro Memoria maschera e macchina nel teatro di Robert Lepage (Meltemi, 2018).
L'Autrice sarà introdotta dal prof. Eugenio Buonaccorsi.
Il volume è stato presentato al Festival Flipt del Potlach (Fara Sabina), a Inequilibrio (Castiglioncello), al Piccolo Teatro di Milano per Book city, all'Accademia di Belle Arti di Napoli e di Lecce, a Libriamoci (Sp), al Fla (Pescara).
Memoria maschera e macchina nel teatro di Robert Lepage (Meltemi editore). di Anna Maria Monteverdi. Con introduzione di Fernando Mastropasqua.
Memoria, maschera e macchina sono termini interscambiabili nel teatro di Robert Lepage, regista e interprete teatrale franco-canadese considerato tra i più grandi autori della scena contemporanea che usa i nuovi media; se la sua drammaturgia scava l’io del personaggio portando alla luce un vero e proprio arsenale di memorie personali e collettive, la macchina scenica video diventa il doppio del soggetto, specchio della sua interiorità più profonda. La perfetta corrispondenza tra trasformazione interiore del personaggio e trasformazione della scena determinano la caratteristica della macchina teatrale nel suo complesso che raffigura, come maschera, il limite tra visibile e invisibile.
Anna Maria Monteverdi è ricercatore di Storia del Teatro all’Università Statale di Milano e docente aggregato di Storia della Scenografia. Esperta diDigital Performance ha pubblicato: Nuovi media nuovo teatro (FrancoAngeli 2011), Rimediando il teatro con le ombre, le macchine e i new media(Ed.Giacché 2013), Le arti multimediali digitali (Garzanti 2005), Frankenstein del Living Theatre (2005), La maschera volubile (2002). E' videodocumentatrice teatrale (Nuovo Teatro in Kosovo, La cura del Teatro: Tomi Janezic; La faccia nascosta del teatro: Robert Lepage; Angelica: Andrea Cosentino) ed esperta di digital performance. www.annamonteverdi.it
Eugenio Buonaccorsi è stato professore ordinario di Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Università di Genova. Nell’Ateneo ligure ha creato i Corsi di laurea in Dams e in Scienze dello spettacolo, di cui ha assunto la guida come Presidente. È autore di libri, articoli e saggi su vari momenti e figure della storia dello spettacolo, in particolare sul ”Grande Attore” dell’800, la scena futurista, il teatro di Brecht in Italia, Govi e la drammaturgia in Liguria. Ha fondato il Teatro dell’Archivolto, di cui è stato per qualche anno direttore artistico. Per un decennio ha svolto il ruolo di Presidente del Museo-Biblioteca dell’Attore.
Sarà Giorgio Gaber il protagonista della trasmissione "Tra note e parole". Avremo quindi l'occasione di ricordare il grande artista milanese a pochi giorni dall'anniversario della sua morte (avvenuta il 1° gennaio 2003).
Arriva nei cinema di tutta Italia "Io sono Mia", film biografico su Mia Martini, con Serena Rossi, diretto da Riccardo Donna.
Il film ripercorre la vita e la carriera della grande Mimì, artista di grande talento, alla quale la musica italiana non ha dato quanto si meritava. Dagli inizi difficili alle maldicenze, dal difficile rapporto col padre alla grande storia d'amore che la devastò, fino a quel Sanremo 1989 che segnò la sua rinascita: proprio da qui parte il film evento, che sarà nei cinema italiani solo il 14, 15 e 16 gennaio.
A interpretare il ruolo di Mia Martini è Serena Rossi, attrice e cantante (è suo il doppiaggio canoro della nuova Mary Poppins). Il film è una produzione della Eliseo Fiction di Luca Barbareschi in collaborazione con Rai Fiction.
Aveva 89 anni Paolo Paoloni, il megadirettore galattico della saga del ragionier Ugo Fantozzi.
Nato il 24 luglio 1929 a Bodio, in Canton Ticino, è scomparso il 9 gennaio 2019 a Roma. Venne scoperto da Luciano Salce, con il quale girò diversi film a partire dal 1969. Paoloni è stato prevalentemente un attore brillante, ma ha recitato anche in film horror, ha lavorato sia in televisione che a teatro.
Gianmaria Testa è stato il più francese dei cantanti italiani, amatissimo e rispettato in Francia e poi scoperto, accolto e mai abbandonato in Italia. Un uomo “diritto”, com'è stato definito, un artista onesto fino alla ritrosia, un talento purissimo.
Autore, compositore, cantante e per sempre anche capostazione, profondamente radicato alle sue Langhe piemontesi eppure con lo sguardo sempre verso l’altro e l’altrove, avrebbe compiuto 60 anni il 17 ottobre. Scomparso nel 2016, ha lasciato un vuoto incredibile.
“Prezioso” è il nono album dopo l’uscita di “Montgolfières”, il primo lavoro uscito in Francia nel 1995 e solo dopo in Italia, quando oltralpe era ormai un caso discografico. Come un dono finale di Gianmaria Testa, “Prezioso” si compone di undici nuove canzoni registrate per lo più in forma di appunti sonori per voce e chitarra. Tracce pensate fra le mura della casa di Castiglione Falletto o di Alba per album futuri o per altri artisti che spesso chiedevano la sua collaborazione.
“Prezioso” è frutto di un raffinato lavoro in studio di registrazione e ha richiesto un notevole sforzo di post-produzione per esaltare e mettere in evidenza l'autenticità e la purezza delle ultime interpretazioni di Gianmaria, pur mantenendo l'intensità e l'emozione di quei momenti così intimi, emozionanti e potenti nei quali per la primissima volta si piantavano i semi di una nuova canzone.
Paola Farinetti, moglie di Gianmaria, e Roberto Barillari, ingegnere del suono, presentano questo materiale proprio come se stessimo assistendo, accanto a Gianmaria Testa, alla gestazione di un nuovo disco, come se fossimo testimoni e compagni di un lavoro meticoloso, quotidiano, intimo.
Il risultato travolge con la sua poesia e quella che resta è una emozione profonda, il ritrovare un artista dove lo si aveva lasciato che si mescola ad un commiato pieno di affetto.
Non c’è sovraincisione, non ci si è lasciati tentare dalla possibilità di arricchire queste annotazioni sonore con sovraincisioni o una produzione invadente: la scelta è stata quella di condividere il lascito di poesia e musica di Gianmaria nella sua versione minimale e potentissima, nella bellezza in fieri di qualche cosa che sarebbe stato.
La copertina dell'album è un'opera originale di Valerio Berruti, amico di Gianmaria, celebrato in Italia per i suoi dipinti che riproducono con tratto lieve il mistero del mondo dell’infanzia: per “Prezioso” una bambina guarda indietro, come se guardasse Gianmaria in lontananza, ma i suoi passi sono rivolti al futuro. Perché anche nella malinconia dell’assenza dobbiamo andare avanti, nutrirci del passato per abbracciare il futuro.
A partire dal brano che apre il disco, “Povero tempo nostro” i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, autori, tra le altre cose, di “Il Cratere”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 con grande successo, nonché molto legati a Gianmaria, hanno realizzato un cortometraggio girato al cosiddetto “cimitero delle barche” di Fiumicino che illustra, in immagini e secondo il loro linguaggio artistico, il senso della canzone.
“Prezioso” è disponibile in cd e in due diverse versioni vinile molto raffinate con una stampa particolare tridimensionale che finisce per regalare una vera opera d’arte, da conservare e magari da appendere in casa come fosse un quadro. Una delle versioni vinile è realizzata in edizione deluxe a tiratura limitata da collezione (1000 copie che non saranno più ristampate) con copertina diversa e vinile bianco.
Parte questa settimana la nuova trasmissione della coppia Enzo Giannelli-Simone Calomino, "Sotto il segno dell'arcobaleno".
Si tratta, come ci dice Simone, "di un' imprevedibile selezione musicale nella quale io e Giannelli passeremo con facilità da un tema all'altro seguendo i voli pindarici delle nostre menti".
Protagonista della nuova puntata di "Tra note e parole" di questa settimana è George Gershwin. Compositore, pianista, direttore d'orchestra, nasce a Brooklyn nel 1898 e muore a Hollywood nel 1937, è considerato il pioniere del musical statunitense e la sua opera spazia dalla musica colta al jazz. La trasmissione andrà in onda: - lunedì alle 20 - sabato alle 9:30 www.ildiscobolo.net http://178.32.137.180:8555/stream
Venerdì 11 gennaio saranno passati esattamente vent'anni dalla morte di Fabrizio De André.
Radio Il Discobolo rende omaggio al grande cantautore genovese con una puntata speciale, condotta come sempre da Massimo Baldino, di "La voce del padrone", che andrà in onda: