lunedì 21 novembre 2016

11/22/63: cosa sarebbe successo se qualcuno avesse salvato Kennedy?



Jake Epping è un professore che vive nel Maine. Infelice e solo (la moglie lo ha lasciato) per mangiare si affida spesso alla tavola calda gestita da Al Tempelton; quest'ultimo un giorno lo chiama con urgenza perché ha un tumore ai polmoni in fase terminale e gli rivela che nel retro di un locale c'è una porta che è in realtà un varco temporale.
Attraversandola, si va indietro nel tempo: è il 9 settembre 1958 e sono le 11:58 di mattina. Si può passeggiare a proprio piacimento del Maine degli anni Cinquanta, tanto nella realtà odierna saranno passati solo due minuti; ogni viaggio, inoltre, annulla gli effetti di quello precedente.

Incuriosito, Jake decide di passare un po' di tempo nel passato: poi, un giorno, Al gli spiega il suo piano: e se impedisse l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy? Così eviterebbe, dice l'amico, la guerra nel Vietnam, la morte di Robert Kennedy, quella di Martin Luther King e tanto altro... Ma non è così facile come sembra, perché il passato fa di tutto per non farsi cambiare. E, inoltre, non bisogna trascurare l'effetto farfalla, ossia le ripercussioni sul presente. 
Nonostante tutto, Jake decide di salvare Kennedy. 
Si trasferisce in Texas, s'inventa un nome, una vita e inizia a indagare su Lee Harvey Oswald, ne segue le vicissitudini familiari e, in maniera molto rocambolesca, alla fine riesce a fermarlo. Può, così, tornare nel presente e godersi un mondo senza l'omicidio di Kennedy.
Sarà migliorato il mondo? Sarà rimasto uguale? O forse addirittura peggiorato?

Questa è la trama del romanzo "11/22/63", scritto da Stephen King nel 2011 di cui, ovviamente, non svelo il finale. Può essere, però, un interessante spunto di riflessione: cambiereste il passato? O avrebbe la meglio la paura del passato che non vuole farsi cambiare? 



(Claudia Bertanza)

Per info e richieste musicali: 380 2399151 (+39)


Nuovo viaggio a 78 e 45 giri con Sandro Alba e Massimo Baldino


Da domani, martedì 22, andrà in onda la nuova puntata di "Dal fonografo al microsolco", con Sadro Alba e Massimo Baldino.

Il viaggio a 78 e 45 giri parte dal 1929, con la canzone "Campane" interpretata da Ines Talamo, grande interprete dei caffè-concerto, tra gli anni Venti e Trenta a Roma e Napoli.

Ascolteremo anche brani tratti da film, tra cui "Un po' d'amor", cantato da Myriam Ferretti, soprano toscano, vissuta tra il 1916 e 1998, interprete di molte canzoni tratte da film.
"Un po' d'amor", nello specifico, fa parte del film "Grandi magazzini" del 1939, diretto da Mario Camerini con Vittorio De Sica, presentato alla 7° Mostra del Cinema di Venezia.

Ci sarà spazio anche per una "Serenatella dolce e amara", interpretata dalla possente voce di Claudio Villa, registrata nel 1947.

E ovviamente tanto altro... non vi resta che seguire la trasmissione, che andrà in onda:

- martedì alle 10
- mercoledì alle 14:30
- giovedì alle 18
- venerdì alle 21


Per info o richieste musicali: 380 2399151 (+39)

"Varietà Varietà" ricorda Bice Valori

  Dopo il successo della puntata speciale di Varietà Varietà dedicato al grande Massimo Troisi , abbiamo deciso di far diventare questo form...