MODENA- Nella nuova location, nei suggestivi Cortili nel centro storico di Modena, prende il via la manifestazione pensata per gli adulti, ma con momenti anche per i bambini.
Fino a domenica 17 giugno nove giorni - con una pausa lunedì 11 e martedì 12 - densi di appuntamenti in cui approfondire la “Volontà” nella Fiaba attraverso un’indagine intellettuale, antropologica e culturale.
Domani, giovedì 7, protagonisti arte e teatro, con l’inaugurazione della mostra di Paolo Franzoso a cura di Marco Bertoli, e lo spettacolo “Voluptas” per la regia di Nicoletta Giberti.
Da non perdere anche la conferenza di Mario Ferraguti dedicata a “Le figure magiche dell’Appennino”. L’accesso al Festival è a ingresso libero e gratuito, mentre gli spettacoli sono a prenotazione obbligatoria con un biglietto dal costo variabile
Conferenze, spettacoli, performance, concerti, mostre d’arte visiva, narrazione di fiabe in voce semplice, oltre a workshop, momenti dedicati al gusto e altro ancora: tanti gli appuntamenti in programma per la quinta edizione del Festival della Fiaba dedicata alla “Volontà”, al via domani giovedì 7 e fino a domenica 17 giugno nel Complesso San Paolo, la nuova location in centro storico a Modena. Il Festival - che è ad accesso libero e gratuito (da via Caselle 24) mentre gli spettacoli hanno un biglietto dal costo variabile e la prenotazione obbligatoria chiamando il 328 7814093 - inaugura alle ore 20.00 con l’apertura, nel Cortile Caselle, del Giardino delle Botteghe. Anima pulsante e fucina operativa del Festival, le casette delle botteghe mostreranno un luogo del fare, inteso come momento in cui si realizza ciò che prima era un sogno, un’idea e un pensiero immateriale. Lavorazione della ceramica, gioielli tessuti a mano, artigianato, sartoria creativa e tanto altro: ogni abitante delle casette è un artigiano che è stato scelto per la sua capacità di creare con le mani prodotti unici. Spazio anche al gusto, che ha un ruolo chiave all’interno del Festival: alle 20.00 infatti inaugura anche il punto ristoro a cura della cucina del Filatoio - il circolo culturale sede del Festival della Fiaba - in cui si andrà a creare il foyer del teatro. Un luogo per un momento conviviale dove condividere un’esperienza, magari incontrando l’artista che si è appena esibito per uno scambio arricchente.
Nella Sala del Refettorio alle ore 20.30 invece taglio del nastro per la mostra “Ubriaco di felicità”. Sperimentazioni innovative, creazioni anticonvenzionali di materiali inusuali e l’assemblage mozzafiato di stili e visioni: una selezione di opera dell’artista Paolo Franzoso a cura di Marco Bertoli - nuovo responsabile della sezione delle Arti Visive del Festival - dove combinazioni creative caleidoscopiche tra disegni, collage, pensieri, riflessioni e idee ipnotizzeranno lo spettatore emergendo da piccoli dettagli.
A partire dalle ore 21.30 ha luogo la conferenza “Le Figure Magiche dell’Appennino”, a cura di Mario Ferraguti: ci sono esseri, creati dai racconti, che hanno continuato per millenni a popolare l’immaginario delle comunità d’Appennino, creature magiche di natura animale, ibrida o antropomorfa che si potevano incontrare in luoghi precisi e per cui gli uomini avevano sviluppato attenzioni, paura e scongiuri per proteggersi.
Con un racconto fatto di parole, si entra in questo mondo seguendo i passi di un Ulisse appenninico pronto a conoscere, meravigliarsi e soprattutto a imparare quanto la paura possa essere preziosa. Dalle ore 21.30 va in scena - in diverse repliche domani e fino a domenica 10 - “Voluptas”: ogni nostro movimento è un atto di creazione inserito in un’alchimia complessa di moti possibili, di contrasti e di alleanze, riflessi di meccaniche cosmiche e, nel contempo, di percorsi evolutivi personali. Quante volte sognavamo qualcosa che poi non è accaduto? Quante volte i nostri obiettivi non si sono realizzati? Per cambiare rotta dobbiamo immaginare che dentro ognuno di noi, nel profondo, esista una luce che ci caratterizza, un seme che sta “facendo” la nostra pianta. In questo senso la forza di volontà non ha nulla a che vedere con lo sforzo, con la fatica innaturale con la quale troppo spesso la confondiamo. La forza di Volontà ha a che fare con il piacere. La vera forza di volontà somiglia al battito cardiaco, che accade senza sforzo. La vita stessa è manifestazione della volontà. Uno spettacolo itinerante nei cortili nascosti nel cuore del centro storico di Modena, per uno spettatore alla volta, ideato e diretto da Nicoletta Giberti, direttrice artistica del Festival della Fiaba.
A concludere la serata di domani sono le fiabe, quelle della tradizione - tedesche, norvegesi e russe in particolare - ma, per la prima volta quest’anno, anche le fiabe italiane di Basile e Calvino. Rigorosamente narrate in voce semplice, dalle ore 21.30 alle 23.30, nella cappella della Chiesa di San Bartolomeo, un luogo prezioso, intimo, per un massimo di trenta uditori: da La Bara di Vetro a La Ragazza Colomba, a Fratellino e Sorellina, perché fino al diciassettesimo secolo le fiabe venivano raccontate tra adulti, diventando la principale forma di incontro e condivisione. Il Festival della Fiaba infatti è una manifestazione rivolta prevalentemente a un pubblico adulto, perché le fiabe nascono per gli adulti, ma i bambini saranno accolti con appuntamenti pensati esclusivamente per loro nelle due domeniche, il 10 e 17 giugno.
Il Festival della Fiaba gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena, oltre che dell’Università di Bologna, dipartimento di Scienze dell’Educazione.
Tutte le conferenze, come l’accesso al Festival, sono a ingresso gratuito, mentre gli spettacoli hanno un biglietto dal costo variabile e la cui prenotazione è obbligatoria chiamando il numero 328 7814093. Al Festival della Fiaba si accede da via Caselle 24.