Nel novembre del 1877 Thomas Alva Edison annuncia l'invenzione del fonografo. L'apparato era una modifica del fonoautoscopio di Scott che, nel 1859, permise la visualizzazione dei suoni e, in particolare, della voce umana tramite la traccia lasciata da uno stilo collegato a una membrana: Barlow sostituì nel 1864 lo stilo con una penna scrivente su un foglio di carta bianca.
Edison apportò un'ulteriore modifica che permise non solo di registrare la voce, ma anche di riprodurla in un momento qualsiasi. Questo metodo di riproduzione ebbe, come si sa, un enorme successo e rimase quasi inalterato per lungo tempo: solco e puntina restarono, mentre membrana e portavoce furono sostituiti con apparati elettromagnetici ed elettronici di amplificazione. Il fonografo conservato nel Museo, è in ottime condizioni: è l'unico modello rimasto dei diversi acquisiti col migliorare della tecnologia.
(Fonte: www.phys.uniroma.it)
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