lunedì 29 febbraio 2016

Da Cantalamessa a Tajoli, ecco la nuova puntata di "Dal fonografo al microsolco"

La copertina di questa nuova puntata della trasmissione, "Dal fonografo al microsolco", sarà dedicata al comico Bernardo Cantalamessa: lo riascolteremo in una storica registrazione dei primi anni del secolo scorso, ripresa poi nei decenni successivi da tutti i più grandi artisti del Varietà, da Gigi Proietti a Enrico Montesano: "A Risa" (La Risata).



A seguire ascolteremo uno dei primi 78 giri incisi dalla bravissima Meme Bianchi all'inizio della sua ventennale carriera, quando era ancora sotto contratto con la Fonit.

E, a proposito di voci lontane, daremo spazio a un cantante che fu tra i primi a giungere all'Eiar, negli anni Trenta, con il primo concorso dedicato alle voci nuove: Aldo Masca.



Passando poi agli anni Cinquanta, ascolteremo due voci amatissime: Vittoria Mongardi e Marcella Lumini, che celebravano due mestieri oggi praticamente scomparsi: la dattilografa e la sartina.



Il finale sarà dedicato a Luciano Tajoli e Aurelio Fierro (che ascolteremo in una singolare versione della sua "Guaglione").



Vi aspettiamo, quindi, con una nuova puntata della nostra storica trasmissione curata e condotta da Sandro Alba e Massimo Baldino sulle frequenze di 


- Martedì 1 alle 21
- Mercoledì 2 alle 10
- Giovedì 3 alle 14:30
- Venerdì 4 alle 18

Notte degli Oscar: vince Morricone, il pubblico in piedi.

Pubblico in piedi e un lunghissimo applauso per il Maestro Ennio Morricone, che ha conquistato il Premio Oscar per la miglior colonna sonora del film "The Hateful Height", diretto da Quentin Tarantino. 



Per il grande musicista è il primo Oscar "sul campo", perché finora aveva mancato cinque nomination, conquistando quello alla carriera nel 2007. 
Emozionato e commosso, il Maestro ha ringraziato in italiano, dedicando il premio alla moglie Maria. 




Premi Oscar, 76 anni fa il trionfo di "Via col vento"

Manca ormai pochissimo all'inizio della cerimonia degli Oscar 2016. Ricordiamo un'altra cerimonia, che si svolse il 29 febbraio del 1940: fu il trionfo di "Via col vento", che si aggiudicò ben 8 statuette.



I premi vinti
Miglior film
Migliore regia a Victor Fleming
Miglior attrice protagonista a Vivien Leigh
Miglior attrice non protagonista a Hattie McDaniel
Migliore sceneggiatura a Sidney Howard
Migliore fotografia a Ernest Haller e Ray Rennahan
Migliore scenografia a Lyle R. Wheeler

Miglior montaggio a Hal C. Kern e James E. Newcom

Premi speciali
Premio Speciale a William Cameron Menzies
Premio alla memoria Irving G. Thalberg a R.D. Musgrave

Nomination "mancate"
Nomination Miglior attore protagonista a Clark Gable
Nomination Miglior attrice non protagonista a Olivia de Havilland
Nomination Migliori effetti speciali a Jack Cosgrove, Fred Albin e Arthur Johns

Curiosità
Sidney Howard morì prima dell'uscita del film; per la prima volta nella storia del cinema, il premio gli venne attribuito postumo.
Clark Gable si infuriò moltissimo per aver mancato l'Oscar, che andò all'attore inglese Robert Donat ed esclamò: "Questi maledetti europei ci ruberanno tutto!".


domenica 28 febbraio 2016

Radio Il Discobolo, piccola grande intervista a Claudio Baglioni

La rubrica "Un secolo fa... Storie e personaggi del Novecento" ci propone questa settimana un'intervista a un cantautore molto amato e famoso: Claudio Baglioni.



Nato a Roma nel 1951, inizia a cantare da bambino e a metà degli anni Sessanta partecipa ai primi concorsi canori; il primo contratto discografico arriva nel 1969, ma la carriera stenta un po' a decollare. La svolta arriva nel 1972, con la leggendaria "Questo piccolo grande amore", che è ancora oggi, a distanza di oltre 40 anni, una delle canzoni più richieste e amate dal pubblico di Baglioni.


Le sue canzoni più famose sono indubbiamente quelle d'amore, ma nei suoi testi Baglioni tocca anche altri temi (Le ragazze dell'Est, I vecchi, Uomini persi). 



L'intervista andrà in onda:

- Lunedì 29 alle 10:00
- Martedì 1 alle 18:00
- Mercoledì 2 alle 14:30
- Sabato 5 alle 21

www.ildiscobolo.net
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sabato 27 febbraio 2016

La morte di Adriana Benetti, diva dimenticata degli anni '40 e '50



È scomparsa il 24 febbraio scorso Adriana Benetti. Nata a Ferrara nel 1919, si diplomò al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Fu scoperta da Vittorio De Sica, che la fece esordire nel 1941 con il film "Teresa Venerdì", nel ruolo di protagonista. Negli anni Quaranta e Cinquanta visse una sfolgorante carriera, che si chiuse nel 1957 con "A vent'anni è sempre festa", diretta da Vincenzo Duse.



Nel 1947 scandalizzò l'Italia posando in bikini per la rivista "Tempo illustrato"

Dopo aver girato l'ultimo film, scomparve letteralmente dalle scene e di lei non si seppe più nulla, fino a tre giorni fa, quando la figlia ha pubblicato il suo necrologio.






Wikiradio Oggi: Adriano Olivetti, Henry James, Ennio Flaiano nelle prime puntate della settimana

Wikiradio Oggi va in onda sulle frequenze di Radio Il Discobolo ogni giorno alle 11.30.

Vediamo i primi appuntamenti della nuova settimana.



Domenica 28: Adriano Olivetti. Ripercorreremo la vita e la carriera del famoso imprenditore e uomo politico, ricordandolo a 56 anni dalla scomparsa (avvenuta il 27 febbraio del 1960). Era figlio di Camillo, fondatore della Olivetti, prima fabbrica italiana di macchine per scrivere.

Lunedì 29: Henry James. Il grande scrittore statunitense, naturalizzato inglese, morì 100 anni fa. L'uso del monologo interiore e l'approfondimento psicologico della narrazione diedero una svolta fondamentale al romanzo moderno. 
Tra le sue opere più famose, ricordiamo "Il giro di vite", intensa storia di fantasmi che ha ispirato un'opera lirica e diversi film.

Martedì 1° marzo: Ennio Flaiano. Sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo, specializzato in elzeviri.
"In Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco".


Il Maestro Morricone nella Walk Of Fame


In attesa della "Notte degli Oscar", che si svolgerà domenica 28 febbraio (diretta a partire dalle 2:30 su Sky), Ennio Morricone, tra i candidati per la colonna sonora dell'ultimo film di Quentin Tarantino, è entrato nella Walk Of Fame.


Il grande musicista italiano, infatti, ha avuto la sua stella proprio oggi, a Los Angeles; è stato festeggiato con una standing ovation ed è apparso visibilimente commosso. Una grande soddisfazione per il maestro Morricone e per noi italiani. 

venerdì 26 febbraio 2016

C'è una chiesetta, amor... Un libro di Mario Ogliaro sul Maestro Angelini

Un nostro ascoltatore, Mario Ogliaro, ci ha gentilmente donato un libro scritto da lui e dedicato al Maestro Cinico Angelini in occasione del trentennale della sua scomparsa, avvenuta nel 1983: Angelo Cinico (questo il vero nome del Maestro) aveva 82 anni.
È  stato una delle figure più note e influenti nella programmazione della radio italiana tra gli anni trenta e gli anni sessanta.

La sua orchestra si opponeva a quella del Maestro Pippo Barzizza, più "americana". Simbolo dell'Orchestra Angelini è "C'è una chiesetta", brano che ha anche dato il titolo alla monografia di Ogliaro.

Chi volesse acquistare il libro, può rivolgersi direttamente all'autore, Mario Ogliaro, scrivendo all'indirizzo mario.ogliaro@plion.it. Il costo è di euro 10,00 più spese di spedizione. Il ricavato è destinato interamente a un'associazione culturale locale (di Crescentino, VC) ONLUS.




www.ildiscobolo.net/cinicoangelini

Radio Il Discobolo: nuova settimana, nuova trasmissione

Domenica 28 inizia una nuova settimana in compagnia di Radio Il Discobolo: tante conferme e una novità... 



Ma partiamo dalle conferme: la rubrica "Un secolo fa... Storie e personaggi del Novecento", che proporrà un'intervista a Claudio Baglioni.



E poi Wikiradio Oggi, il nostro appuntamento quotidiano: ogni giorno un argomento diverso, da Henry James a Rosa Luxemburg, passando per John Belushi e... altro, che scopriremo assieme giorno per giorno!

Infine, daremo l'arrivederci a "Speciale Wikiradio" per far spazio alla novità. "50", una trasmissione su mezzo secolo di radio. 

Continuate a seguirci! 

giovedì 25 febbraio 2016

Toh chi si risente... Alfredo Clerici

La trasmissione "Toh... chi si risente" di domani, venerdì 26, in onda su www.ildiscobolo.net alle ore 10, sarà dedicata al cantante lombardo Alfredo Clerici, nato nel 1911 a Vigevano e morto nel 1999. Interprete, tra le altre,  di "Fiorin Fiorello", "Com'è bello far l'amore quando è sera" e "Violetta", ha avuto una carriera breve, dal 1939 al 1948, per poi tornare in tv con Paolo Limiti.



Biografia completa: www.ildiscobolo.net/biografie


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25 febbraio 1873, nasceva Enrico Caruso



Il 25 febbraio 1873 nasceva a Napoli Enrico Caruso, uno dei tenori italiani più famosi di sempre. 



Caruso ebbe una vita piena di successi in tutto il mondo, ma anche di dolori; tra questi, un episodio difficilmente collocabile tra verità e leggenda. Si racconta che, durante un'esibizione al San Carlo l'emozione di cantare davanti alla sua gente portò Caruso a cantare male e le critiche ricevute lo tennero lontano dalla sua città. Morì a 48 anni per una pleurite. Si racconta che, poco prima di morire, soggiornò in un albergo di Sorrento e una sera, nonostante la malattia, cantò in maniera talmente melodiosa che tutti i pescatori si fermarono per ascoltarlo. Questa storia appassionò il cantautore Lucio Dalla (che soggiornò nello stesso albergo del grande tenore), che dedicò al tenore una delle sue canzoni più belle e conosciute: "Caruso".


Juan Domingo Perón e Simon & Garfunkel nelle ultime puntate di Wikiradio Oggi

Come sapete, WikiRadio Oggi è un appuntamento quotidiano di Radio Il Discobolo; ogni giorno alle 11:30 trasmettiamo approfondimenti su arte, musica, cultura e politica. 
Gli ultimi due appuntamenti della settimana sono dedicati a personaggi internazionali.



Venerdì 26: Juan Domingo Perón. Fu Presidente dell'Argentina dal 1946 al 1955 e tra il 1973 e il 1974. Nella cripta dove riposa venne traslata la salma della sua prima moglie, la "mitica" Evita, morta di cancro nel 1952, personaggio amatissimo ancora oggi. 

Sabato 27: Simon & Garfunkel. Duo tra i più famosi del folk statunitense, noto soprattutto per la bellissima colonna sonora del film "Il laureato", che lanciò Dustin Hoffman.


mercoledì 24 febbraio 2016

Radio Il Discobolo: i programmi di giovedì 25

Cosa trasmette Radio Il Discobolo domani, giovedì 25 febbraio?



Vediamo i principali programmi.

Alle ore 10 Walter Martinelli esaudirà le vostre richieste con "Cara Radio...".

Alle 11:30 WikiRadio Oggi parlerà di Benedetto Croce, in occasione del 150° anniversario della sua nascita. 

Alle 14:30 sarà Massimo Baldino a tenerci compagnia con la replica di Dal fonografo al microsolco.

Alle ore 16:30, per la rubrica "30 minuti con..." ascolteremo il mitico Trio Lescano.

Alle 18 faremo un viaggio negli anni Venti per parlare della prima trasmissione radiofonica italiana. Era il 1924 e ce ne parlerà Speciale Wikiradio.

Infine, alle ore 21, direttamente dall'Argentina, ascolteremo "La Hora Italiana".

Il palinsesto completo: www.ildiscobolo.net



Radio Il Discobolo ricorda Alberto Sordi

Nel 2003 anni moriva Alberto Sordi: attore, regista, doppiatore, grande uomo di spettacolo. Teatro, televisione, cinema: l'Albertone nazionale nella sua lunga carriera (iniziata alla fine degli anni Trenta e proseguita fino agli anni Duemila) ha lavorato con i nomi più importanti della storia italiana, da Monicelli a De Sica, da Comencini a Ettore Scola, solo per citarne qualcuno.

Ai suoi funerali, celebrati in forma solenne il 27 febbraio nella Basilica di San Giovanni in Laterano, parteciparono 500.000 persone.

Messaggio apparso sulla Piazza durante i funerali.
Di Presidenza della Repubblica, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4661684


lunedì 22 febbraio 2016

"L'elefante con le ghette" e gli esordi di Gianni Ravera nella nuova puntata di "Dal fonografo al microsolco"

Saranno le voci di Anacleto Rossi e Giorgio Schottler ad aprire "Dal fonografo al microsolco" di questa settimana con una canzone molto fortunata del 1932, "Tormento" e un brano tratto dal film "Lo smemorato", pellicola del 1937.



Dedicheremo poi alcuni minuti al Trio Passatore, che riascolteremo con una canzoncina molto simpatica degli anni 40: L'elefante con le ghette, occupandoci anche di una delle Tre sorelle, Enza, bravissima croneer al femminile che riascolteremo in una incisione realizzata nel 1943 insieme al Quintetto del delirio.



Gli anni Cinquanta saranno dedicati agli esordienti Sergio Renda e Gianni Ravera (futuro organizzatore  di moltissime edizioni del Festival di Sanremo ) che riascolteremo con  settantotto giri del 1951.





Il microsolco ci riporterà invece le voci di un ormai maturo Odoardo Spadaro, che nel 1958 decise di tornare dopo molti anni in sala di incisione per la RCA Italiana per ricantare alcune delle sue canzoni più fortunate.
Inoltre, parlando di macchiette riprodotte su disco daremo spazio anche all'attore Giustino Durano e Gino Bramieri.

Chiusura come sempre dedicata a un disco della NET (nuova enigmistica tascabile) che ci riproporrà un brano di enorme successo dell'indimenticabile Giorgio Gaber.

La trasmissione, a cura di Massimo Baldino e Sandro Alba, andrà in onda:

- Martedì alle 21
- Mercoledì alle 10
- Giovedì alle 14:30
- Venerdì alle 18

domenica 21 febbraio 2016

Wikiradio Oggi: si parla di Giorgio Bassani

Compirebbe 100 anni il 4 marzo prossimo, Giorgio Bassani, scrittore e poeta italiano morto 16 anni fa.


Nato a Ferrara da famiglia borghese, frequentò il mondo intellettuale e fondò, nel 1955, l'Associazione Italia Nostra. 
Raggiunse fama letteraria nel 1962, con il romanzo Il giardino dei Finzi-Contini.

Di Giorgio Bassani parlerà Wikiradio Oggi di lunedì 22, in onda alle 11:30.


Nuova pagina: il Quartetto Andreis

Vi presentiamo una nuova pagina sul nostro sito, quella dedicata al Quartetto Andreis, un quartetto strumentale e vocale composto da Carlo Andreis, Alviero (talvolta indicato come Alberto) Cozziani, Amedeo Calvisi e Arturo Chitarrella.




Diventarono famosi nel 1937 e incisero dieci dischi di seguito, ma nell'Italia fascista il jazz non era visto di buon occhio e dal 1941 il loro nome non compare più nei cataloghi Cetra.
La biografia è a cura di Alessandro Rigacci Simone Calomino.

La pagina: www.ildiscobolo.net


Un secolo fa... intervista a Enrico Maria Salerno

La rubrica "Un secolo fa... Storie e personaggi del Novecento" ci propone questa settimana un'intervista a Enrico Maria Salerno. 



Attore, doppiatore, regista, ha spaziato tra cinema, teatro e televisione.


L'intervista andrà in onda:

- Lunedì 22 alle 10
- Martedì 23 alle 18
- Mercoledì 24 alle 14:30
- Sabato 27 alle 21

www.ildiscobolo.net

sabato 20 febbraio 2016

Berlino: Orso d'oro a Gianfranco Rosi

L'unico film italiano in concorso a Berlino, Fuocoammare di Gianfranco Rosi, ha vinto l'Orso d'oro. Il docu-film, che racconta il flussodei migranti verso le nostre coste, è stato girato nel corso di un anno a Lampedusa.


Il regista è stato premiato dall'attrice Meryl Streep, Presidente di Giuria.

Complimenti!

La lista dei vincitori:
Orso d'oro per il miglior cortometraggio: Balada De Um Batráquio di Leonor Teles
Orso d'argento, premio della giuria per il miglior cortometraggio: A Man Returned di Mahdi Fleifel
Orso d'agento, gran premio della giuria: Death in Sarajevo di Danis Tanovic
Premio Audi per il miglior cortometraggio: Jin Zhi Xia Mao di Chiang Wei Liang
Miglior opera prima: Inhebbek Hedi di Mohamed Ben Attia
Premio Bauer per l'innovazione: Lullabay to the Sorrowful Mystery di Lav Diaz
Orso d'argento per il contiributo artistico: Mark Lee Ping-Bing per l'arte cinematografica in Chang Jiang Tu (Crosscurrent) di Yang Chao
Orso d'argento per la miglior sceneggiatura: Tomasz Wasilewski per Zjednoczone stany micocci (United States of Love)
Orso d'argento per il miglior attore: Majd Mastour per Inhebbek Hedi (Hedi) di Mohamed Ben Attia
Orso d'argento per la migliore attrice: Trine Dyrholm per The Commune
Orso d'argento per il miglior regista: Mia Hansen-Love per Things to Come

Pomeriggio con... Carla Boni

Domenica 21 alle 16:30 su Radio Il Discobolo andrà in onda la rubrica "Pomeriggio con..." dedicato a Carla Boni. 

La cantante ferrarese nacque nel 1925 e morì nel 2009. La sua consacrazione risale al 1953, quando vinse il Festival di Sanremo, scalzando Nilla Pizzi, assieme a Flo Sandon's con la canzone Viale d'autunno.



Ma quel Festival non le portò solo il successo professionale; infatti fu in quell'occasione che Carla Boni iniziò la sua storia d'amore con il collega Gino Latilla. I due si sposarono nel 1958 e negli anni Ottanta, assieme a Nilla Pizzi e Giorgio Consolini, fondò il gruppo Quelli di Sanremo, con cui si esibì in piazze e teatri.

Finché la malattia non la vinse, continuò a comparire in televisione in vari programmi dedicati al revival della musica italiana.




C'era una volta in America... a Wikiradio Oggi

Domenica 21, alle ore 11:30, Wikiradio Oggi si occuperà di "C'era una volta in America", il celebre film del 1984 di Sergio Leone, interpretato da  Robert De Niro, James Woods e Elizabeth McGovern.
Il film uscì, in prima proiezione, il 17 febbraio del 1984 a New York, mentre in Italia arrivò il 28 settembre dello stesso anno.



Presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes, è il terzo capitolo della cosiddetta trilogia del tempo, preceduto da C'era una volta il West (1968) e Giù la testa (1971). 
Tratta dal romanzo di Harry Grey The Hoods del 1952, la pellicola narra, nell'arco di più di quarant'anni (dagli anni venti ai sessanta), le drammatiche vicissitudini del criminale David "Noodles" Aaronson e dei suoi amici nel loro progressivo passaggio dal ghetto ebraico all'ambiente della malavita organizzata nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo. 
Malgrado lo scarso successo di pubblico alla sua uscita, col passare degli anni è stato definito unanimemente come uno dei film più belli di sempre, posizionandosi quasi sempre nelle classifiche dei film preferiti di pubblico e di critica.

www.wikipedia.it

Letteratura: è morto Umberto Eco.

Poche ore fa Umberto Eco è morto. Il grande scrittore, filosofo semiologo aveva 84 anni. Il suo ultimo libro è uscito un anno fa, il 5 gennaio 2015 (giorno del suo compleanno); edito da Bompiani, si intitola "Anno zero".

Noi lo vogliamo ricordare con le sue regole per parlare bene l'italiano. 


1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.

3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.

4. Esprimiti siccome ti nutri.

5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.

6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.

7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.

8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.

9. Non generalizzare mai.

10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.

11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”

12. I paragoni sono come le frasi fatte.

13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).

14. Solo gli stronzi usano parole volgari.

15. Sii sempre più o meno specifico.

16. L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.

17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.

19. Metti, le virgole, al posto giusto.

20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.

21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.

22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.

23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?

24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.

25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.

26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.

27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!

28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.

29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.

30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.

31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).

32. Cura puntiliosamente l’ortograffia

33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.

34. Non andare troppo sovente a capo.

Almeno, non quando non serve.
35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.

36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.

38. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.

39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

40. Una frase compiuta deve avere.

(tratto da: Umberto Eco, La Bustina di Minerva, Milano, Bompiani, 2000)

venerdì 19 febbraio 2016

Libri & Canzonette: presentazione del libro "Milly, la vita e la carriera di Carla Mignone"

Venerdì 12, a Sanremo, nell'ambito della rassegna "Libri & Canzonette", è stato presentato il libro "Milly, la vita e la carriera di Carla Mignone", scritto da Eduardo Paola e Giovanna Castellano.




"Certe volte, a forza di sentire che la civiltà occidentale è in gioco, da salvare, sacra, vien voglia di mandarla al diavolo. Mark Twain poteva dirlo. Noi diciamo solo che a volte, a forza di sentirne parlare viene in testa una grande confusione, non si sa bene cosa sia questa civiltà nel cui nome tutti sentenziano, approfittando, ciurmando e non pagando il dazio. Poi una sera si va ad ascoltare la cantante Milly che ignora tutto dei sacri valori, ci si va a passare due ore di svago, per ascoltare qualche bel motivo di oggi e di ieri, del nostro e degli altri Paesi 'occidentali', e magari proprio così si capisce per quale somma di civiltà siano filtrati i gesti, il gusto, la misura di questa squisita cantante. La civiltà di Milly: piccola come è, spiega la grande civiltà meglio di tanti discorsi complicati". (Giorgio Bocca)


Ricordando il "postino di Neruda": nel 1953 nasceva Massimo Troisi

Nasceva nel 1953, a San Giorgio a Cremano, l'attore e regista Massimo Troisi, ucciso da un infarto nel 1994, poche ore dopo aver finito di girare "Il Postino" e prima di sottoporsi a quel trapianto di cuore, rimandato proprio per il film e che forse gli avrebbe salvato la vita.
Leggerezza, ironia e una recitazione garbata, mai sopra le righe, con quella parlata difficilmente comprensibile, soprattutto agli esordi, hanno contraddistinto la carriera di Troisi, dalla "Smorfia" al cinema, stroncata troppo presto da una malattia che lo accompagnò tutta la vita. 



Il suo ultimo film, "Il Postino", di cui non curò la regia, è tratto dal quasi omonimo libro di Antonio Skarmeta, ma del romanzo mantiene solo la storia del soggiorno di Pablo Neruda in Italia. Il film mostra un Troisi intenso e segnato dalla malattia: girava poche scene al giorno e l'attore francese Philippe Noiret (Pablo Neruda) dichiarò che, nelle scene in cui duettavano, in realtà l'attore napoletano non era mai presente. La malattia lo consumava ogni giorno di più, ma Troisi volle fortemente quel film, che ebbe un successo mondiale e fu candidato agli Oscar: ricevette ben 5 nomination, ma vinse solo solo quello per la colonna sonora, scritta da Luis Bacalov

Lo ricordiamo così, con l'inizio e la fine della sua carriera.

La Smorfia: La fine del mondo

Il Postino: Mario registra i suoni dell'isola per Pablo Neruda

Radio Il Discobolo, i programmi dal 21 al 27 febbraio

Sta finendo un'altra settimana e già Radio Il Discobolo scalda i motori per la prossima, che sarà -come sempre- ricca di musica e cultura.



Per la rubrica "Un secolo fa... Storie e personaggi del Novecento" ascolteremo un'intervista al grande Enrico Maria Salerno, attore, regista e doppiatore, scomparso il 28 febbraio del 1994. 

Speciale Wikiradio sarà dedicata alla 1° trasmissione radiofonica. 

Tra i protagonisti di Wikiradio Oggi troviamo lo scrittore Giorgio Bassani, il filosofo Benedetto Croce e lo sfortunato giocatore del Torino Gigi Meroni, morto a soli 24 anni investito da un'auto. 

Ascolteremo ancora la coppia Berlini-Giannelli con le "Mille canzoni portate dal vento", le canzoni richieste da voi in "Cara Radio" di Walter Martinelli e tanto, tanto altro.

Continuate a seguirci, su www.ildiscobolo.net e qui sul blog, con tutte le anticipazioni!

giovedì 18 febbraio 2016

Buon compleanno, Faber e Augusto!

Oggi, nel 1940, nasceva a Genova Fabrizio De André. Muore a Milano l'11 gennaio 1999.


Lo ricordiamo così:



E quello di Faber non è l'unico compleanno "celebre" di oggi: anche Augusto Daolio, la celebre voce dei Nomadi, era nato a Novellara il 18 febbraio (del 1947). Muore a Novellara il 7 ottobre 1992.





mercoledì 17 febbraio 2016

Radio Il Discobolo, i programmi di giovedì 18

Vediamo assieme quali sono i principali programmi di giovedì 18 su Radio Il Discobolo.



ore 10: Cara Radio, le vostre richieste raccolte e trasmesse da Walter Martinelli. Va in onda la puntata che la scorsa settimana è stata trasmessa solo il lunedì a causa dei cambiamenti del palinsesto per il Festival di Sanremo (Cara Radio...).

ore 11:30: Wikiradio Oggi, dedicata ai "Soldatini della Atlantic".

ore 14:30: Dal fonografo al microsolco, con Sandro Alba e Massimo Baldino. (La scaletta).

ore 16:30: 30 minuti con... Nilo Ossani. (La biografia su www.ildiscobolo.net)

ore 18:00 Speciale Wikiradio... Leopoldo Fregoli (Speciale Wikiradio)

ore 21 La hora italiana Direttamente dall'Argentina, Luis Carniglia e Juan Carlos Creta

Non mancate!

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Libri & Canzonette, "L'arte di arrangiar(si)"

Andrea Malvano, ricercatore e docente universitario, ha presentato a Sanremo, nella rassegna "Libri & Canzonette", il suo ultimo libro, "L'arte di arrangiar(si)". 



Il libro è nato in seguito a ricerche effettuate da Malvano negli archivi Rai di Torino; lì ha trovato migliaia di spartiti musicali a partire dagli anni Trenta. Non solo semplici partiture, ma un pezzo di storia e cultura. 
Spartiti con gli appunti dei musicisti, i primi lavori di Ennio Morricone (quando ancora era un arrangiatore): tutto ciò è stato documentato e sarà digitalizzato.



Al fianco di Andrea Malvano, oltre al critico musicale Dario Salvatori, c'era anche (a proposito di storia della musica), nelle vesti di prefatore del libro, Renzo Barzizza, figlio del celebre direttore d'orchestra Pippo (di cui sta scrivendo la biografia). 
Ecco cosa diceva Pippo Barzizza di Ennio Morricone. Aveva ragione. 


Se volete acquistare il libro: www.ibs.it

Libri & Canzonette, l'esibizione del "Carlo Aonzo Trio"



Il "Carlo Aonzo Trio" si è esibito a Sanremo durante la rassegna "Libri & Canzonette", giovedì 11, stregando il pubblico: il gruppo è formato da Carlo Aonzo al mandolino, Lorenzo Piccone alla chitarra e Luciano Puppo al contrabbasso.
I tre musicisti hanno appena pubblicato il cd "A Mandolin Journey", in cui mescolano le classiche sonorità italiane del celebre strumento e suoni internazionali, in un viaggio tra musiche e culture di tutto il mondo.





Qui vi proponiamo alcuni momenti della loro applauditissima esibizione.



www.carloaonzo.com/trio

martedì 16 febbraio 2016

109 anni fa moriva Giosuè Carducci, primo italiano a vincere il Nobel per la Letteratura

Oggi, 16 febbraio, ricorre il 109° anniversario della morte di Giosuè Carducci. Il poeta, nato nel 1835 a Pietrasanta, fu il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, nel 1906.


Di R. Borghi - http://benignomigliarino.blogspot.com/2010/04/carducci-giosue.html, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18416860

Lo ricordiamo con una delle sue poesie più famose, scritta nel 1871 e dedicata al figlio Dante, morto nel 1870 a 3 anni di età, probabilmente a causa del tifo.

Pianto antico

L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
Dà bei vermigli fiori
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor.
(Da "Rime nuove", 1887)


Addio aRenato Bialetti, papà del famoso "omino coi baffi". Le sue ceneri raccolte in una moka.

È morto giovedì 11 febbraio ad Ascona, nel Canton Ticino, Renato Bialetti, il figlio di Alfonso, l'inventore della moka. Aveva 93 anni.
Cresciuto nell'azienda di famiglia, ne prese il comando nel 1946 e 7 anni dopo, assieme all'amico fumettista Paul Campani inventa, a scopo pubblicitario, la figura dell'omino coi baffi, che diventerà un vero e proprio tormentone della mitica trasmissione Carosello. 




«Mi trovavo in albergo con clienti francesi e allora la caffettiera per loro era quasi una novità – aveva raccontato Renato Bialetti nel 2013, in occasione dell’80° compleanno della Moka -. Erano perplessi e dubbiosi e temevo di non riuscire a concludere la vendita. In quel momento passò a fianco a noi Aristotele Onassis: andava in bagno; presi il coraggio a due mani e lo seguii. Dissi: “Sono un giovane imprenditore italiano, mi dia una mano, lei che ha cominciato dal nulla come me. Quando rientra nella hall dica che usa una mia caffettiera; mi serve per fare colpo su questi riottosi clienti. Tornai, convinto e rassegnato che Onassis avrebbe tirato dritto. Invece avvenne il miracolo. Onassis, fingendo di vedermi all’ultimo istante, tornò indietro, mi diede una pacca sulle spalle e disse: Renato, come va? Ma sai che non ho mai bevuto un caffè buono come quella della tua caffettiera? Sì, andò proprio così».

Per sua espressa volontà, Bialetti è stato cremato e le sue ceneri sono state raccolte in un'urna a forma di caffettiera. Un addio decisamente originale. 




Le "Piccole Meraviglie" di Casa Columbia

 I dischi Columbia della serie "Piccola meraviglia" furono più che altro un fenomeno di estrema curiosità nei confronti del primo inserimento del "disco fonografico" nella vita quotidiana degli italiani. Essi vennero introdotti in commercio verso la fine degli anni venti e già dal 1930 di loro si trova traccia negli antichi cataloghi Columbia.



Si distinguevano dagli altri settantotto giri per le loro minute dimensioni, appena 15 cm di diametro (meno del loro pronipote 45 giri)... e dunque per la loro estrema maneggevolezza, che andava ovviamente tutta a discapito della qualità della registrazione, oltre che del minutaggio dell'incisione che raramente riusciva a superare i due minuti.
Minuto e quindi estremamente economico anche il loro prezzo : 6 Lire invece delle 25- 30 richieste per un normale 78 giri che potevano diventare anche 42 per i pesantissimi dischi da 30 cm destinati alla classica e alla operistica.

Tuttavia per questa serie, inizialmente estesa a tutti i generi musicali , lirica compresa, e in seguito quasi totalmente dedicata al pubblico dell'infanzia, si trovarono a incidere autentici "divi" del momento quali Crivel e il comico fantasista Paolo Bernard.
Nel 1932 li troviamo copiosamente in catalogo,anche se nelle pagine finali di esso, presentati come autentici gioiellini tecnologici, contraddistinti dalla serie P.M. iniziali appunto del nome loro assegnato.

Facile confonderli per i profani con un altro formato economico adottato in quegli anni un po' da tutte le etichette discografiche, ovvero il 78 giri da venti centimetri, in pratica un po' più contenuti rispetto al tradizionale 25 cm storicamente deputato per le registrazioni inerenti la musica leggera, visto che per la classica e la lirica problemi di minutaggio imponevano quasi sempre i cosiddetti "padelloni" da 30 cm, che proprio grazie alle loro enormi dimensioni riuscivano , anche se spesso con non poche difficoltà a contenere porzioni consistenti delle più note romanze liriche, al fine di riuscire in un album di spesso una decina di dischi poter registrare una intera opera lirica.

I dischi Piccola Meraviglia, copiati in seguito anche da altre etichette discografiche, tra cui la Odeon, ebbero tuttavia vita breve. 
La Columbia ne produsse infatti meno di duecento cosicché l'ultimo numero riscontrabile in catalogo è il PM 195 contenente "È nato il Redentore" eseguita dal Coro dei ragazzi di Via Adua. 
Tra le canzoni destinate al pubblico adulto, invece, con numero di codice PM 188 figura "Faccetta nera" eseguita dall'Orchestra e Coro diretti dal M°.Ferruzzi, che dunque dovevano trovare posto in quegli anni nella discoteca di tutti gli italiani, anche quelli che non se la potevano permettere in edizione estesa e si dovevano accontentare di comprarsela per sole 5 lire in versione accorciata, anzi meglio sarebbe dire... appena accennata visto il ridotto minutaggio a disposizione.

Probabilmente è questo l'ultimo disco stampato in casa Columbia con questo singolare formato.

Del resto molti dei dischetti in catalogo erano frutto di incisioni realizzate all'inizio di questo curiosissimo esperimento discografico e commerciale....visto che si preferì abbandonare il loro utilizzo per registravi canzonette o ballabili di successo e usarli per piccole registrazioni destinate alla prima infanzia con incisioni di imitazioni di animali e brevi filastrocche.

I dischi Piccola Meraviglia figuravano ancora in Catalogo, anche se senza nessun aggiornamento, nel 1939 quando il loro prezzo era addirittura sceso a 5 Lire contro le 25 occorrenti allora per portarsi a casa un 78 giri normale con i successi del momento cantati per esempio da Carlo Buti.

I singolari dischetti, di fatto autentici antenati del 45 giri scompariranno dai cataloghi Columbia subito dopo la guerra e rappresentano oggi una autentica "piccola rarità" discografica molto ambita dai collezionisti del settore.

Purtroppo i mezzi tecnici per la riproduzione discografica, decisamente mutati rispetto a quell'epoca , causano più di qualche problema. Infatti grande velocità  rispetto alla piccola circonferenza, unita alla enorme differenza di peso del pick up di oggi rispetto ad un tempo, fanno si che l'aderenza della puntina sul solco risulti cosa alquanto difficoltosa, senza l'uso di attrezzature di grande precisione e dunque spesso il loro ascolto risulti molto problematico ai più...

(Massimo Baldino)



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