"Tra note e parole" di questa settimana è dedicato alle canzoni del regime.
- lunedì alle 20
- sabato alle 9:30
Per ciò che riguarda "Sotto a chi legge" ascolteremo, dalla voce di Laura Rossi, la recensione (a cura di Claudia Bertanza) del romanzo di Italo Calvino "Il sentiero dei nidi di ragno".
La recensione della settimana, presentata nella trasmissione "Sotto a chi legge" è del libro "Sopravvissuta ad Auschwitz", scritto dalla senatrice a vita Liliana Segre, una delle ultime testimoni della Shoah.
La recensione è a cura di Claudia Bertanza, la voce è di Laura Rossi.
Protagonista di "Tra note e parole" di questa settimana è Ebe De Paulis, la diva della Radio degli anni Trenta e Quaranta.
Nata nel 1915 e morta nel 1971, è stata a lungo dimenticata, ma il volume Sanniti nel ventennio pubblicato dalle edizioni Realtà Sannita, il sito internet del Comune di Colle Sannita curato da Fabio Paolucci e l’Enciclopedia della canzone napoletana di Pietro Gargano hanno provveduto a ricordare degnamente questa grande protagonista del Novecento napoletano.
Partono da Rovigo e passano da Roma gli appuntamenti che vedono coinvolti Arte per la libertà e Amnesty International Italia per festeggiare i 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948).
A Roma il 2 dicembre ci sarà un evento di particolare importanza, organizzato direttamente da Amnesty International Italia. Sarà “Diritti verso il futuro”, in programma a Largo Venue (via Biordo Michelotti 2). Una serata di musica, testimonianze, letture e riflessioni, con Marlene Kuntz, membri de Lo Stato Sociale, Roy Paci& Carmine Ioanna, Erri De Luca, Moni Ovadia, Luigi Manconi, Ilaria Cucchi, Colapesce, Massimiliano Bruno, Lorenzo Terranera, Lercio, Daniele Vicari, Piji, Giangrande, Elisa Bonomo e Danilo Ruggero. L’appuntamento, a ingresso gratuito, sarà condotto da Savino Zaba di RadioRai.
In questa occasione verranno presentate due nuove produzioni di Arte per la libertà, il festival della creatività per i diritti umani: il libro "In arte DUDU. La Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti italiani”, che racchiude un’opera d’arte contemporanea per ciascuno dei 30 articoli della Dichiarazione (le cui tavole saranno anche protagoniste di una mostra a Largo Venue) e l'album della 21esima edizione di "Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty", lo storico festival di musica e diritti umani, con brani di Brunori SAS, Enrico Ruggeri, Med Free Orkestra e tutti gli artisti protagonisti della rassegna musicale.
In Veneto, la terra di Arte per la libertà, il primo appuntamento sarà già sabato 24 novembre a Rovigo con “Odio il Moro”, una cena spettacolo in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si tratta di una produzione di Teatro Nexus liberamente tratta da “Precise Parole” di Lella Costa e “Otello” di Wlilliam Shakespeare. La serata è in programma alla Corte Benetti (via Ippolito Nievo 30).
Si tornerà a Rovigo, stavolta alla Pescheria Nuova, sabato 15 dicembre, con una intera giornata. Si comincerà alle 10 con l’inaugurazione della mostra "In arte DUDU” e il Laboratorio didattico per bambini “Happy Birthday DUDU” con l’artista Marco Mei.
Alle 18.30 toccherà alle presentazioni del libro "In arte DUDU” e del cd di “Voci per la Libertà” con un concerto acustico di Danilo Ruggero (vincitore del Premio della Critica 2018). Saranno presenti i due autori del libro, Melania Ruggini di DeltArte e Michele Lionello di Voci per la Libertà, e numerosi degli artisti che hanno donato una loro opera.
Entrambe le produzioni saranno in distribuzione nazionale a partire da lunedì 3 dicembre, il libro attraverso Peruzzo Editoriale e il cd attraverso l’Associazione Voci per la Libertà e Amnesty International.
Tutte le iniziative sono promosse dall’Associazione Voci per la Libertà grazie alla collaborazione con: Amnesty International e DeltArte all’interno del festival Arte per la Libertà, con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
Il cantante torinese Luigi (Gigi) Beccaria sarà il protagonista della puntata settimanale della trasmissione "Tra note e parole".
Nato nel 1920 e morto nel 2006, è noto soprattutto per la canzone "Eulalia Torricelli" e per aver interpretato "Dove sta Zazà", ha cantato con l'Orchestra Angelini e con quella di Pippo Barzizza.
"Carne umana" è un libro dello scrittore spezzino Giuseppe Rudisi.
Si tratta di una raccolta di racconti, già singolarmente premiati, dedicati ad alcuni grandi avvenimenti degli ultimi 40 anni, come l'omicidio di Moro o la vicenda di Enzo Tortora.
Ne ascolteremo la recensione, a opera di Claudia Bertanza, nel corso della trasmissione "Sotto a chi legge", in onda:
Va ai napoletani La Maschera la vittoria nell’11° Premio Andrea Parodi, l’unico contest italiano di world music. Il premio della critica invece va all’estero, ai ciprioti Monsieur Doumani.
La menzione per il miglior testo se l’è aggiudicata Giuseppe Di Bella con "Ncucciarisi" (cantata in siciliano). Quelle per miglior musica e migliore interpretazione vanno ancora a La Maschera (che hanno proposto il brano "Te vengo a cerca' ", cantato in napoletano e wolof), mentre i Monsieur Doumani (con "Gongs") si aggiudicano anche la menzione per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi, quella per il miglior arrangiamento e la menzione dei ragazzi in sala.
Nel contest, in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale, il premio della critica internazionale se lo sono meritati i Kor con "Albore" (in logudorese). Infine, la menzione dei concorrenti se la spartiscono a pari merito i Feral Cor con "La Sajetana" (in genovese) e Giuseppe Di Bella.
A contendersi la vittoria sono stati anche Aniello Misto con "Aumm aumm" (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con "Nietaan" (in wolof); Dindùn con "L'amur" (in piemontese) e Terrasonora con "Padre vostro" (in napoletano e swahili).
Prima della proclamazione dei vincitori, c’è stata una splendida jam session che ha visto protagonisti la direttrice artistica Elena Ledda, alcuni degli artisti in giuria e gli ospiti della serata, che si erano appena esibiti, ovvero il peruviano Jorge Pardo, accompagnato dal chitarrista Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D’Altrocanto.
Durante la serata Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu 'e Locu”, ha ricevuto il Premio Albo d'oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.
Il festival nasce per omaggiare un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica. Tutti i concorrenti e gli ospiti hanno proposto un suo brano lungo le tre serate del Premio.
A condurre l’edizione 2018 sono stati Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro. La serata finale è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Rai Radio Tutta Italiana.
Molti i premi e i bonus per il gruppo vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 dell'“European Jazz Expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (Salerno), del Premio dei Premi al Mei di Faenza, dello stesso Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Inoltre per La Maschera c’è un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art.7 L. 93/92), e una borsa di studio di 2.500 euro.
Al Premio della critica va invece la produzione di un videoclip offerto dalla Federazione degli Autori.
I finalisti sono frutto di una approfondita selezione fra ben 220 iscritti, provenienti da da ogni parte del mondo, dal Messico alla Siberia, dal Senegal a Cipro. Indice, questo, del rilievo assunto da questa manifestazione nel corso degli anni.
La giuria che ha deciso il premio assoluto era composta da Gianfranco Cabiddu (Regista, musicista), Gigi Camedda (Musicista), Lucia Campana (Patner Premio Città di Loano), Gesuino Deiana (Musicista), Gaetano D'Aponte (Partner Premio Bianca D’Aponte), Andrea Del Favero (Partner Folkest), Giovanni Gianluca Floris (Musicista, Presidente Conservatorio di Cagliari), Kaballà (Musicista), Elena Ledda (Musicista), Silvano Lobina (Musicista), Annamaria Loddo (Operatrice culturale), Marco Lutzu (Musicista, etnomusicologo), Roberto Mancinelli (I Mean), Gino Marielli (Musicista), Nicola Meloni (Operatore culturale), Michele Palmas (Produttore S’Ard Music), Andrea Ruggeri (Musicista), Gisella Vacca (Musicista, attrice).
Quella critica vedeva presenti Claudio Agostoni (Popolare Network), Gabriele Antonucci (Panorama), Matteo Bruni (Radio Super Sound), Angela Calvini (Avvenire), Stefano Carboni (Radio Montecarlo), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai 3 Sardegna), Valerio Corzani (Radio 3), Tore Cubeddu (Eja TV), Ciro De Rosa (Blogfoolk / Songlines), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Felice Liperi (Repubblica), Monica Magro (Radio Sintony), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè), Luigi Mameli (Radiolina), Marco Mangiarotti (Quotidiano Nazionale / Il Giorno), Andrea Massidda (La Nuova Sardegna), Duccio Pasqua (Radio 1), Piersandro Pillonca (Uff. Stampa Consiglio Regionale della Sardegna), Timisoara Pinto (Radio 1), Walter Porcedda (Musica Jazz), Emanuela Teodora Russo (NuovoImaie), Cristiano Sanna (Tiscali), Claudio Scaccianoce (Linkiesta), Giacomo Serreli (giornalista musicale), Stefano Starace (Mo’l’estate), Mario Tasca (Sardegna 1), Jacopo Tomatis (Il giornale della musica).
Infine per la giuria internazionale c’erano Bastiaan Springer (ConcertZender, Olanda), Andrew Cronshaw (Froots magazine - Rough Guide to World Music, Regno Unito), Thorsten Bednarz (DeutchlandFunk Kultur, Germania), Petr Doruzka (Czech Radio, Praga), Sergio Albertoni (RSI Svizzera).
Partner della manifestazione sono anche Mare e Miniere, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla Musica dell’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio), Fondazione Barumini – Sistema Cultura, Dal Maso Musica, Consorzio Cagliari Centro Storico, BoxOffice Sardegna. Media partner sono Radio Rai, Rai Sardegna, Radio Popolare, Radio Super Sound, Unica Radio, Sardegna 1 Tv, Eja TV, Tiscali, Il Giornale della musica, Blogfoolk, Sardegna Eventi 24, Mundofonias (Spagna), Doruzka (Rep. Ceca), Concertzender (Olanda).
Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall'omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (patrocinio e contributo), NUOVOIMAIE, SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori.
È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso la destinazione del 5x1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della Fondazione si possono trovare tutte le informazioni.
Appuntamento fisso della settimana di Radio Il Discobolo è quello con il grande teatro. Ogni domenica e lunedì alle 21 sulle nostre frequenze è infatti possibile ascoltare opere di tutti i tempi, con i grandi protagonisti della storia del teatro italiano.
Sono arrivate da tutto il mondo, dal Messico alla Siberia,
da Cipro al Senegal, le 220 iscrizioni all’11° Premio Andrea Parodi, l’unico
concorso italiano dedicato alla world music, che terrà le sue finali dall’8 al
10 novembre come sempre a Cagliari, al Teatro Auditorium Comunale di Piazza
Dettori. Una intensa tre giorni dedicata a un grande artista sardo come Andrea
Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici
della musica d’impronta etnica.
Nove gli artisti selezionati per le finali: Aniello Misto
con "Aumm aumm" (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra
con "Nietaan" (in wolof); Dindùn con "L'amur" (in
piemontese); Giuseppe Di Bella con "Ncucciarisi" (in siciliano);
Feral Cor con "La Sajetana" (in genovese); Kor con "Albore"
(in logudorese); La Maschera con "Te vengo a cerca' " (in napoletano
e wolof); Monsieur Doumani con "Gongs" (in cipriota); Terrasonora con
"Padre vostro" (in napoletano e swahili).
Con loro vari ospiti, scelti dalla direttrice artistica
Elena Ledda: i peruviani Jorge Pardo & Francisco Rey Soto, il macedone
Stracho Temelkovski, il Duo D’Altrocanto, dal Veneto, e Daniela Pes, vincitrice
del Parodi 2017.
L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito, previa
prenotazione presso il Boxoffice Tickets di Cagliari.
Si comincerà già il 7 novembre con una anteprima al club
Jazzino con Jorge Pardo & Francisco Rey Soto.
Giovedì 8 la serata inaugurale, che, dalle 20.30, vedrà la
prima esibizione dei finalisti con il brano in gara ed un altro brano del
proprio repertorio.
Venerdì 9 prenderà il via il denso calendario di incontri e
appuntamenti diurni (tutti a ingresso gratuito, ospitati nella Sala Conferenze
Search, al Palazzo Civico di Cagliari, in Largo Carlo Felice). Alle 10 ci sarà
un seminario sui diritti connessi per gli artisti interpreti ed esecutori
tenuto dall’avvocato Emanuela Russo. A seguire, alle 11.15, la conferenza
“L’autore e l’editore” a cura dell’avvocato Maria Grazia Maxia, che proporrà
una panoramica sul diritto d’autore e sull’editoria. In chiusura, alle 12.30,
la proiezione del video di “Pitzinnos in sa gherra” cantata da Patrizia
Cirulli. La canzone, scritta da Fabrizio De André e Gino Marielli, era stata
originariamente interpretata da Andrea Parodi con i Tazenda nel 1992 a Sanremo.
Fitto anche il programma pomeridiano. Alle 16.30 “Metti che
talvolta noi si possa tornare…”, presentazione del brano “Il sogno”, contenuto
in “Quando sarò più giovane”, il nuovo album di Gigi Marras, e scritto e
cantato con Parodi. Condurrà Claudio Agostoni che tirerà le fila anche degli
appuntamenti successivi, in programma dalle 17: la presentazione di due libri,
“Ribelli e ostinati – I suoni del ‘68” di Felice Liperi e “Amico Faber, Fabrizio
De Andrè raccontato da amici e colleghi” di Enzo Gentile.
La serata, dalle 20.30, vedrà tutti i finalisti proporre la
canzone in gara insieme ad un brano del repertorio di Andrea Parodi. Come
ospite salirà sul palco Daniela Pes.
Il 10, giornata finale, si comincerà alle 10.30 (sempre
nella sala conferenze Search) con la presentazione del Cd “Palma De Sols” di
Mauro Palmas, intervistato da Jacopo Tomatis e Duccio Pasqua. Alle 11.15 si
terrà la 4° edizione del dibattito internazionale sulla World Music. Il titolo
quest’anno è “Dall’’autentico’ al cliché - Stereotipi nella world music”, a
cura di Jacopo Tomatis in collaborazione con Labimus e Università degli Studi
di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio. Interverranno
Ignazio Macchiarella, Marco Lutzu, Ciro De Rosa, Timisoara Pinto, Mauro Palmas
e Andrea Del Favero.
L’appuntamento al Teatro Auditorium sarà stavolta alle 18.30
con “Il canto a chiterra”, un dialogo fra Marco Lutzu e Ottavio Nieddu tra
immagini e racconti. Dalle 20.30 la serata finale con l’esibizione dei
concorrenti (con il solo brano in gara) e con Jorge Pardo & Francisco Rey
Soto, Stracho Temelkovski e il Duo D’Altrocanto.
Sarà anche consegnato a Daniele Cossellu, storico fondatore
dei Tenores di Bitti “Remunnu 'e Locu”, il Premio Albo d'oro 2018, assegnato
ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.
Premio realizzato dall’artista artigiano Roberto Ziranu. Poi, prima della
proclamazione dei vincitori, la ormai tradizionale jam session finale con gli
ospiti, gli artisti presenti in giuria ed Elena Ledda.
A condurre l’edizione 2018 sarà Ottavio Nieddu con la
collaborazione e gli interventi di Gianmaurizio Foderaro.
Molti i premi e i bonus per il vincitore del “Parodi”: avrà
l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 di alcuni festival partner:
l’“European Jazz Expo” in Sardegna, Folkest in Friuli, il Negro Festival di
Pertosa (Salerno). Ed inoltre al Premio dei Premi al Mei di Faenza, allo stesso
Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati.
Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita
artistica di 2.500 euro. Al Premio della Critica andrà un videoclip offerto
dalla Federazione degli Autori.
In palio ci sarà poi anche un tour di otto concerti,
realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art.7 L.
93/92).
Saranno assegnate anche una serie di menzioni specifiche: al
testo, alla musica, all’arrangiamento, all’interpretazione, alla
reinterpretazione del brano di Andrea Parodi. Ed inoltre: la menzioni della
Critica Internazionale, dei ragazzi in sala e degli stessi concorrenti.
Partner della manifestazione sono anche Mare e Miniere,
Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Labimus (Laboratorio
Interdisciplinare sulla Musica dell’Università degli Studi di Cagliari,
Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio), Fondazione Barumini –
Sistema Cultura, Dal Maso Musica, Consorzio Cagliari Centro Storico, BoxOffice
Sardegna. Media partner sono Radio Rai, Rai Sardegna, Radio Popolare, Radio
Super Sound, Unica Radio, Sardegna 1 Tv, Eja TV, Tiscali, Il Giornale della
musica, Blogfoolk, FolkBullettin, Sardegna Eventi 24, Mundofonias (Spagna),
Doruzka (Rep. Ceca), Concertzender (Olanda).
Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall'omonima Fondazione
grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della
pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e
Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna,
Comune di Cagliari (patrocinio e contributo), NUOVOIMAIE, SIAE - Società
Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori.
È possibile sostenere la Fondazione Andrea Parodi attraverso
la destinazione del 5x1000 e attraverso contribuzioni in denaro. Sul sito della
Fondazione si possono trovare tutte le informazioni.
"Sotto a chi legge" di questa settimana propone la recensione del romanzo "Piccoli vagabondi", unico libro a sfondo realistico del poeta, scrittore, giornalista e pedagogista Gianni Rodari.
Rodari, vero e proprio maestro del nonsense, delle rime e delle filastrocche, "papà" di personaggi assurdi e fuori da normale, ci offre in questo romanzo un crudo e commovente spaccato di vita vissuta, in un'Italia ancora povera del secondo dopoguerra.
La recensione e la lettura sono ad opera di Claudia Bertanza.
A "Tra note e parole" di questa settimana riascolteremo Mia Martini, l'indimenticabile Mimì, prematuramente scomparsa il 12 maggio 1995 all'età di 48 anni.
L'appuntamento di questa settimana con la grande prosa su Radio Il Discobolo è con "L'opera da tre soldi", di Bertolt Brecht.
"L'opera da tre soldi" è l'opera teatrale più famosa e rappresentata di Bertolt Brecht. Adattando la traduzione di Elisabeth Hauptmann della Beggar's Opera, una ballad opera dell'inglese John Gay del XVIII secolo, con le musiche di Kurt Weill e le inserzioni di ballate di François Villon e Rudyard Kipling, ambienta la storia nell'ambiente della malavita londinese. Mette in scena un virulento attacco alla società capitalista, ritratta come una banda di delinquenti, ruffiani e meretrici. Il lavoro, che offre una feroce critica socialista del mondo borghese, parodiato e condito da un umorismo cinico dei rapporti umani, fu accolto entusiasticamente fin dalla prima apparizione sulle scene nel 1928.
Lo stesso soggetto fu ripreso da Brecht nel Romanzo da tre soldi del 1934, calcando la mano sulla critica anti-capitalista.
L'opera, in una versione del 2000 con Peppe Barra e Maddalena Crippa, andrà in onda:
Ritorna, in replica, la coppia Giannelli-Calomino con la trasmissione dell'inverno scorso, "Come quando fuori piove", con un montaggio nuovo di zecca!
Vedove allegre e canzoni rubate alla musica classica devono sottostare al giogo della poesia. Mentre un topo sale sull'Arca di Noè, Pippo Barzizza comanda a bacchetta i suoi cantanti. Al mercato delle pulci, troviamo Roland Brancaccio, chansonnier di razza che si definiva tragedien liryc. E fra le voci perdute, sono state recuperate e messe in vetrina Giorgia Vallieri, Barbara Monis e Nina Artuffo. Ci si ritroverà poi all'ombra del trono per somministrare arsenico, perché, a volte, anche le regine cadono. Di mira, Mina e Nilla Pizzi che ci offrono due dei peggiori dischi della nostra vita.
A spargere sorrisi e veleni, Enzo Giannelli e Simone Calomino, che non hanno peli sulla lingua, ma tanto pelo sul cuore.
Dopo il successo di Roma e Napoli, la Liguria ospiterà la prima tappa della tournée di "Dio arriverà all'alba", omaggio a Alda Merini", scritto e diretto da Antonio Nobili e prodotto da "Teatrosenzatempo, Produzione spettacoli teatrali.
Nei giorni 17 e 18 Novembre 2018 lo spettacolo sarà in scena a La Spezia, presso il Teatro Dialma Ruggiero alle ore 21:00 (domenica pomeridiana ore 18).
Le prossime date del tour invernale di "Dio arriverà all'alba" sono in continuo aggiornamento:
Sabato 17 e Domenica 18 Novembre 2018 : La Spezia (SP) - Teatro Dialma Ruggiero
Sabato 1 e Domenica 2 Dicembre 2018 : Pianoro (BO) - Teatro Le Rose
Venerdì 1 e Sabato 2 Marzo 2019 : Firenze (FI) - Teatro Lumière
Sabato 4 e Domenica 5 Maggio 2018 : Bari (BA) - Piccolo Teatro di Bari Eugenio D'Attoma
Lo spettacolo
In occasione dei 40 anni dall'emanazione della Legge Basaglia (che ha chiuso i manicomi) e dei 10 anni dalla scomparsa di Alda Merini, Antonio Nobili con il suo testo pregno di poesia, rende omaggio alla poetessa dei Navigli, narrandone la quotidianità come fonte inesauribile ed imprevedibile della sua produzione poetica.
Una telefonata anticipa un incontro. Da un capo del telefono un professore universitario chiama la sua vecchia e stimata amica Alda Merini chiedendole la cortesia di seguire un giovanotto molto talentuoso che sta svolgendo da parte sua delle ricerche su alcune dinamiche della poesia contemporanea. Inizialmente titubante la Merini accetta la richiesta dell'amico accogliendo il suo assistente a casa in diverse occasioni....Nel suo appartamento, sul pavimento, mozziconi di sigarette, fogli sparsi e lattine vuote stazionano sul tavolo per intere settimane, mentre alle pareti foto, ritagli di giornale, ma soprattutto appunti, tanti appunti e numeri di telefono scritti col rossetto intorno al telefono, pile di libri ovunque e stufette e ventilatori a comporre una sorta di istallazione concettuale, il più bizzarro dei salotti intellettuali.