martedì 30 agosto 2016

A 30 anni dalla morte di Goffredo Parise, WikiRadio Oggi lo ricorda

Esattamente 30 anni fa, il 31 agosto 1986, a Treviso moriva lo scrittore Goffredo Parise. Era nato l'8 dicembre 1929 a Vicenza da una ragazza madre, Ida Wanda Bertoli che in seguito sposò il giornalista Osvaldo Parise. Quando Goffredo aveva 8 anni, Parise lo riconobbe come figlio suo.



Parise è stato anche giornalista, poeta, saggista e sceneggiatore. Come giornalista si è occupato di reportage di viaggi. Da giovane ha partecipato alla Resistenza. 

Tra i suoi romanzi più famosi, "Il padrone", del 1965, che vinse il Premio Viareggio. 
Il padrone racconta la storia di un giovane di provincia che va a lavorare in una grande ditta commerciale in città. A poco a poco il giovane arriverà a perdere la propria identità e la propria volontà, diventando di fatto una proprietà del suo datore di lavoro, il signor Max, sposandone anche la figlia, mentalmente ritardata. La completa spersonalizzazione del giovane passa attraverso un lungo processo ed è ben esplicitata nel romanzo dall'assenza di un nome. Del protagonista, infatti, non sappiamo come si chiama.

Di Goffredo Parise parlerà la puntata di mercoledì 31 di WikiRadio Oggi, in onda come sempre alle 11:30 su Radio Il Discobolo.


Addio a Gene Wilder, il mitico "dottor Frankestin"

È morto ieri, 29 agosto, Gene Wilder. 
L'attore statunitense, che è stato anche regista, scrittore e sceneggiatore, aveva 83 anni e da tempo soffriva del Morbo di Alzheimer.

La sua carriera inizia nei primi anni Sessanta e si conclude alla fine degli anni Novanta: ha lavorato per cinema, teatro e televisione. 
Tra i suoi film più famosi ricordiamo "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato", del 1971. Wilder interpreta l'eccentrico fondatore di una fabbrica di cioccolato che indice un concorso per far visitare la sua proprietà a cinque fortunati. Il film, diretto da Mel Stuart e tratto da un romanzo di Roald Dahl, si è piazzato 25° nella classifica dei 50 migliori cult movies nel 2003, secondo la rivista Entertainment Weekly.
La sua fama è tale che nel 2005 Tim Burton l'ha portato nuovamente nei cinema, con Johnny Depp nel ruolo di Wonka.

Altro film cult interpretato da Wilder è il leggendario "Frankenstein Junior" diretto nel 1974 da Mel Brooks. 
Di questo film Wilder scrisse anche la sceneggiatura (e la coppia meritò anche una nomination all'Oscar) e fu lui a convincere Brooks a girarlo. In coppia con Marty Feldman, Wilder rivisita in chiave comica il mito di Frankenstein: il nipote del celebre Victor, che ha cambiato il cognome in Frankenstin, eredita un castello in Transilvania e si reca sul posto, dove cercherà di dare vita a una creatura, ma Igor porta al professore un cervello sbagliato (con la scritta AB.norme) e questo dà origine a una serie di esilaranti peripezie. È una delle pellicole più amate e famose, forse il miglior film di Mel Brooks. 

(Claudia Bertanza)


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