80 anni fa, il 19 agosto 1936, moriva il poeta e drammaturgo spagnolo Federico Garcia Lorca: aveva soltanto 38 anni.
Le sue prime opere non hanno successo, ma con gli anni Garcia Lorca riesci a ribaltare questi iniziali fallimenti.
Nonostante i successi, la sua è stata una vita tormentata dai sensi di colpa per un'omosessualità sempre più difficile da nascondere. Il poeta muore all'alba del 19 agosto, fucilato perché di sinistra, omosessuale e massone. La sua opera, nel corso degli anni, ha subito anche l'ostracismo sotto la dittatura di Franco.
Del grande poeta spagnolo parlerà la rubrica WikiRadio Oggi nella puntata di venerdì 19 alle 11:30.
Ancora ti amerò
Pronuncio il tuo nome
nelle notte buie,
quando gli astri vanno
a bere alla luna
e dormono gli alberi
delle foreste cupe.
Ed io mi sento vuoto
di passione e di musica.
Orologio impazzito che canta
morte ore antiche.
Pronuncio il tuo nome
e in questa notte buia,
il tuo nome suona
più lontano che mai.
Più lontano delle stelle,
più dolente della spiaggia quieta.
Ancora ti amerò
come allora? Quale colpa
ha il mio cuore?
Se si alza la nebbia
quale nuova passione m'attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
nelle notte buie,
quando gli astri vanno
a bere alla luna
e dormono gli alberi
delle foreste cupe.
Ed io mi sento vuoto
di passione e di musica.
Orologio impazzito che canta
morte ore antiche.
Pronuncio il tuo nome
e in questa notte buia,
il tuo nome suona
più lontano che mai.
Più lontano delle stelle,
più dolente della spiaggia quieta.
Ancora ti amerò
come allora? Quale colpa
ha il mio cuore?
Se si alza la nebbia
quale nuova passione m'attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
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