venerdì 23 settembre 2016

Accadde Oggi: il sacrificio di Salvo d'Acquisto e la morte di Pablo Neruda

Il 23 settembre 1943 a Torre di Palidoro moriva Salvo d'Acquisto, vice brigadiere dell'Arma dei Carabinieri, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria; il giovane militare (aveva solo 23 anni) si sacrificò per salvare 22 civili durante un rastrellamento delle truppe naziste. 
Nel 1991 è stato canonizzato e nominato "Servo di Dio".


Il 23 settembre 1973 a Santiago del Cile moriva Pablo Neruda.
Poeta, diplomatico e politico, Premio Nobel per la Letteratura nel 1971, Neruda, che per le sue idee politiche fu costretto all'esilio, è uno dei poeti più importanti della letteratura latino-americana contemporanea.


No te amo como si fueras rosa de sal
No te amo como si fueras rosa de sal, topacio
o flecha de claveles que propagan el fuego:
te amo como se aman ciertas cosas oscuras,
secretamente, entre la sombra y el alma.
Te amo como la planta que no florece y lleva
dentro de sí, escondida, la luz de aquellas flores,
y gracias a tu amor vive oscuro en mi cuerpo
el apretado aroma que ascendió de la tierra.
Te amo sin saber cómo, ni cuándo, ni de dónde,
te amo directamente sin problemas ni orgullo:
así te amo porque no sé amar de otra manera,
sino así de este modo en que no soy ni eres,
tan cerca que tu mano sobre mi pecho es mía,
tan cerca que se cierran tus ojos con mi sueño.

Non t'amo come se fossi rosa di sale
Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l'ombra e l'anima.
T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T'amo senza sapere come, né quando né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Nel 1985 l'omicidio di Giancarlo Siani: il ricordo a WikiRadio Oggi





Giancarlo Siani aveva compiuto 26 anni da qualche giorno quando venne ucciso in un agguato camorristico. Aveva 26 anni e il sogno di fare il giornalista, ma il giornalista sul serio: voleva parlare di camorra, condurre inchieste serie, fare nomi e cognomi. Un rompiscatole, insomma. E quando si dà fastidio (e lui fastidio ne dava parecchio) a qualcuno non va giù e questo qualcuno non perdona. Così, il 23 settembre del 1985, a Giancarlo spararono dieci colpi in testa. 

Dieci colpi per cercare di tappargli la bocca e di levare di mezzo un ragazzo coraggioso che inseguiva soltanto la verità. 

La storia di questa giovane vittima della camorra è diventata un film, "Fortapasc", uscito nel 2009 e diretto da Marco Risi. Il film ha ricevuto numerose nomination e molti premi. Ma Siani è rimasto nella memoria di tutti coloro che intraprendono il suo stesso mestiere con passione e orgoglio, che non si lasciano intimorire. Chi l'ha ucciso l'ha, in realtà, consegnato all'eternità. 

(Claudia Bertanza)

L'omicidio di Giancarlo Siani è l'argomento della puntata di sabato 24 di WikiRadio Oggi, in onda alle 11:30 su Radio Il Discobolo.





Quella pioggia poteva fare pulizia, ma anche la pioggia a Torre Annunziata diventava subito fango.

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