Il 21 settembre 1947 nasce a Portland, nel Maine, Stephen Edwin King, universalmente riconosciuto come il re del brivido, uno degli scrittori più prolifici della letteratura americana.
King è anche sceneggiatore; come scrittore, ha pubblicato oltre 80 opere, principalmente di genere horror e, in molti casi, ambientati proprio nel Maine, dove lo scrittore vive ancora oggi con la famiglia. Anche la moglie, Tabitha, è una scrittrice e fu proprio lei a spingere il marito verso il successo, convincendolo a inviare a una casa editrice un romanzo breve in cui King non credeva... la storia di una ragazzina vessata da una madre bigotta e da compagni di classe che la prendono in giro... Si tratta di "Carrie", uscito nel 1974, che nel 1976 diventa un film diretto da Brian de Palma.
Abbandonato dal padre all'età di due anni, King spesso pone al centro dei suoi romanzi il difficile rapporto padre-figli, con genitori assenti, distratti o addirittura violenti (Shining, Dolores Claiborne ne sono solo due esempi).
King ha spesso dichiarato di mettersi a tavolino ogni giorno, tranne il suo compleanno e il Giorno del Ringraziamento, per scrivere almeno 2500 parole; la sua routine giornaliera, però, viene bruscamente interrotta nel giugno del 1999, quando viene investito da un'auto e riporta gravissime ferite, che lo costringono a lunghe cure mediche e ne minano il fisico.
L'incidente verrà raccontato da King nel romanzo conclusivo della serie "La Torre Nera" (in cui i protagonisti della saga incontrano lo scrittore). Nel romanzo Duma Key (2008) il protagonista è un imprenditore edile scampato a un pericolosissimo incidente stradale.
Spesso sottovalutato dalla critica, che solo negli ultimi anni ne ha riconosciuto il valore, King è però uno degli autori più letti e amati dal pubblico di tutto il mondo... e questo probabilmente lo consolerà!
Grazie ai libri e ai film, è anche lo scrittore più pagato al mondo.
AUGURI!!!
Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato di sapere e narrare, con una barchetta di carta da giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.
(It, 1986)
(Claudia Bertanza)
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