martedì 30 ottobre 2018

Un secolo fa... Storie e personaggi del Novecento



"Un secolo fa... Storie e personaggi del Novecento" propone ogni settimana interviste d'annata a personaggi che hanno fatto la storia del secolo scorso nei campi della musica, dello spettacolo, della televisione, dello sport, della letteratura...

Il programma va in onda:

- sabato alle 14:30 

lunedì 29 ottobre 2018

Sotto a chi legge: "Inferno", di Dan Brown


Inferno è il sesto romanzo thriller dello scrittore Dan Brown (il quarto con protagonista Robert Langdon), pubblicato il 14 maggio 2013 in contemporanea in quasi tutto il mondo.

"Inferno" è il libro recensito questa settimana nella trasmissione "Sotto a chi legge". 

In onda:

- martedì alle 9:30
- mercoledì alle 20

"Dal fonografo al microsolco", con Sandro Alba e Massimo Baldino


Dopo lo speciale puntata numero 200, al via la nuova stagione di "Dal fonografo al microsolco", con le voci di Sandro Alba e Massimo Baldino.


Vi aspettiamo:

- lunedì alle 14:30
- martedì alle 10
- mercoledì alle 21
- venerdì alle 18

Tra note e parole: il De Sica cantante



Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, noto come Vittorio De Sica è sicuramente uno degli attori e registi più famosi del Novecento, nonché uno dei padri del neorealismo, ma tra le sue passioni c'è stata anche la musica, soprattutto la canzone napoletana. 

Nel 1911, in un periodo in cui, a causa di un'epidemia di colera, le autorità avevano proibito di mangiare i fichi, pur di procurarsene, anche perché costavano poco, la madre si faceva aiutare dal piccolo Vittorio durante gli acquisti dagli ambulanti. De Sica in questo caso fungeva da palo per dare l'allarme all'arrivo della legge. In un'occasione, quando si profilarono due carabinieri, l'artista intonò Torna a Surriento. Ai militi piacque e chiesero di continuare; De Sica si trovò così a interpretare tutto il repertorio napoletano a lui noto. Negli anni seguenti, divenuto attore, incise numerose versioni dei classici napoletani. (Fonte: Wikipedia

Nel 1968 partecipò come autore (assieme al figlio Manuel) al Festival di Napoli. 

Ne parlerà la trasmissione "Tra note e parole", in onda:

- lunedì alle 20
- sabato alle 9:30

domenica 28 ottobre 2018

Francesca Incudine vince il Premio "Bianca d'Aponte 2018"




È Francesca Incudine, siciliana di Enna, a vincere con il brano “Quantu stiddi” la 14a edizione del Premio Bianca d’Aponte, il contest italiano riservato alle cantautrici, che si è tenuto al Teatro Cimarosa di Aversa (Caserta). Il premio della critica “Fausto Mesolella” se lo sono aggiudicate ex aequo la stessa Incudine e Irene (all’anagrafe Irene Scarpato) da Napoli, che ha presentato “Call center”.
A quest’ultima è andata anche la menzione per la migliore musica, mentre quella per il testo ha visto prevalere Giulia Pratelli da Pisa con “Non ti preoccupare” e quella per l’interpretazione Meezy da Foggia con “Temporale”.

Un caleidoscopio di colori diversi per le dieci finaliste, ognuna delle quali ha portato in scena un suo peculiare mondo musicale e stilistico, testimoniando così le tante sfaccettature di quella che viene chiamata canzone d’autore. In questo caso: d’autrice.

Oltre al concorso, molte sono le emozioni arrivate dai tanti ospiti che hanno calcato il palco nelle due serate.

Venerdì, in quella di apertura, dopo la prima esibizione delle dieci finaliste, c’è stato un susseguirsi di set di grande intensità, da Giuseppe Anastasi a Giovanni Block, da Tony Bungaro al quartetto femminile napoletano delle SesèMamà. Fino alla chiusura con l’Orchestra di Piazza Vittorio che con Petra Magoni ha offerto uno stralcio del “Don Giovanni” in scena al Teatro Bellini di Napoli proprio in questi giorni. Ha conquistato il pubblico anche la greca Marina Mulopulos, che ha ricevuto il Premio d’Aponte International (assegnato in collaborazione con il Premio Andrea Parodi di Cagliari)

Sabato, nella serata finale, Simona Molinari in veste di madrina di questa edizione è salita sul palco per interpretare alcune sue canzoni e “Il bagarozzo re”, un brano di Bianca d'Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni a cui il festival è dedicato.

Prima di lei si sono esibiti anche Carlo Marrale, Bruno Marro, Mariella Nava, Sasà Calabrese, Joe Barbieri e l’inedito duo formato da Rossana Casale e Kaballà. Ed ancora: Elena Ledda, che ha proposto una splendida versione in sardo di “Ninna nanna in re” di Bianca d’Aponte.

Si è così inaugurata la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, che ha raccolto quest’anno l’eredità di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione scomparso prematuramente nel 2017.
Nel contest, diversi sono stati i premi esterni alla giuria. A Chiara Raggi da Rimini (con “Lacrimometro”) è andato quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di un contratto discografico. A Kim da Padova (con “Un cane e una moglie”) quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio. 
Meezy si è invece aggiudicata il “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella) del Virus Studio, che metterà a disposizione due giorni in sala d’incisione per realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti.
Rai RadioLive e Rai Italia hanno invece deciso di premiare Kim e Meezy con una ospitata radiofonica e televisiva.

Alla vincitrice assoluta andrà un tour di otto concerti, realizzato grazie a un bando del NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art.7 L. 93/92) e una borsa di studio di 1000 euro offerta da DOC SERVIZI, comprensiva di iscrizione alla cooperativa, di consulenza e tutela. Per il Premio Fausto Mesolella la borsa di studio sarà invece di 800 euro.

Erano in gara anche: Argento da Brindisi con il brano “Goccia”; Roberta De Gaetano da Messina con “Va tutto benissimo”; Chiara Ragnini da Genova con “Un angolo buio”; Elisa Raho da Roma con “Bello”.

Le giurie che hanno scelto le vincitrici sono state come sempre molto ampie e dense di personalità di rilievo. Quella per il Premio assoluto era composta, oltre che dalla madrina Simona Molinari, da Giuseppe Anastasi (cantautore), Joe Barbieri (cantautore), Tony Bungaro (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Giovanni Ceccarelli (musicista e compositore), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Paolo Corsi (produttore), Angelo Franchi (AF47 Music), Massimo Germini (musicista e compositore), Kaballà (cantautore), Elena Ledda (cantautrice), Carlo Marrale (cantautore), Bruno Marro (cantautore), Alberto Menenti (paroliere), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Mariella Nava (cantautrice), Paolo Romani (discografico), Brunella Selo (cantautrice), Roberto Trinci (Sony/ATV Music Publishing), Dario Zigiotto (operatore culturale).

La Giuria per il Premio della Critica “Fausto Mesolella” comprenderà: Carmine Aymone (Corriere del Mezzogiorno), Roberta Balzotti (RAI), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Enrica Corsi (Premio Bindi), Giorgiana Cristalli (Ansa), Enrico de Angelis (giornalista), Mauro De Cillis (RAI), Giuliano Delli Paoli (Ondarock), Elisabetta Malantrucco (RAI), Alberto Marchetti (Shiver Magazine), Francesco Paracchini (L’isola che non c’era), Paolo Pasi (Tg3), Duccio Pasqua (Radio1), Fausto Pellegrini (Rainews24), Timisoara Pinto (giornalista RAI), Alessia Pistolini (giornalista), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Paolo Talanca (Fatto quotidiano), Rossella Vetrano (GoldWebTv).

Il Premio Bianca d’Aponte è promosso dall’Associazione Musicale Onlus Bianca d’Aponte, con partner privilegiato il Comune di Aversa e con il patrocinio della Giunta Regionale Campania. Media Partner è Rai Radio Live.

La grande prosa: "Tamburi nella notte", di Bertolt Brecht


Questa settimana per il ciclo "La grande prosa" ascolteremo "Tamburi nella notte", opera teatrale di Bertolt Brecht uscita nel primo dopoguerra. 


Un reduce di guerra (Andrea Kragler), ormai lontano da Berlino e dalla sua fidanzata (Anna Balicke) da quattro anni è dato ormai per morto, si ripresenta alla porta dell'amata intenzionato a tornare con lei, proprio la notte dell'attacco del quartiere dei giornali. Scopre però Anna promessa sposa ad un borghese (Murk) evidentemente non innamorato di lei, con problemi d'alcolismo, e per il quale neanche lei prova sinceri sentimenti. Si tratta del tipico matrimonio d'interesse borghese, voluto dai genitori indifferenti alla felicità dei figli e interessati soltanto alle disponibilità economiche del marito. Anna inizialmente non riesce a ribellarsi alla sua condizione, in quanto è una ragazza fragile che si ritrova totalmente in balia dell'ambiente che la circonda. Pertanto accetterà senza ribattere troppo, il suo destino. Nel rivedere però il suo vecchio e sincero amore qualcosa dentro di lei cambia, ritrova la forza perduta e alla fine si ricongiungerà a lui, nonostante sia rimasta incinta di Murk.

"Tamburi nella notte" va in onda:

- domenica alle 21
- lunedì alle 21


giovedì 25 ottobre 2018

Montecatini, premiato Enrico Vanzina con l'Airone d'oro alla carriera


MONTECATINI- Lo scrittore e sceneggiatore Enrico Vanzina sarà ospite venerdì 26 ottobre del MISFF – Montecatini International Short Film Festival, per incontrare il pubblico della manifestazione cinematografica e per ricevere l’Airone d’oro: un premio per celebrare una carriera quarantennale che - assieme al fratello Carlo - lo ha portato a realizzare quarant’anni di grande successi e a scrivere la storia del cinema e del costume, con film entrati nell’immaginario collettivo come “Sapore di mare”, “Eccezziunale…veramente”, “Vacanze di Natale” e tantissimi altri.

Vanzina ha commentato così il premio: «Ringrazio il Montecatini International Short Film Festival per questo Airone d’oro alla carriera; ho accettato con grande piacere l’invito a Montecatini, un luogo speciale a cui sono legato dal ricordo di mio padre Steno, che proprio qui girò “Febbre da cavallo”, uno dei suoi film più amati. Al Festival di Montecatini è passata la storia del cinema, e adesso qui si costruisce il futuro: è bello vedere tanti giovani autori, promettenti e pieni di passione, c’è un’atmosfera che mi riporta all’entusiasmo dei miei esordi. E, ne sono sicuro, sentiremo ancora parlare di qualcuno di questi ragazzi».

La premiazione avverrà alle ore 21 nello storico Cinema Imperiale di Montecatini; Vanzina si intratterrà poi con il pubblico del Festival per parlare assieme al Direttore Artistico del MISFF Giovanni Bogani del libro “Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare”, a cura di Rocco Moccagatta, che ripercorre la sua lunga carriera assieme al fratello Carlo, e di di cui dice: «È stato un lavoro quasi psicanalitico, ma ci ha permesso di riflettere su quello che abbiamo fatto». In più, darà qualche anticipazione su “Natale a 5 stelle”, diretto da Marco Risi, il primo film a cui collabora come sceneggiatore dopo la recente scomparsa del fratello: « È stato Carlo, in un certo modo, a volerlo. Quando sentiva di non farcela, ha chiesto al suo migliore amico, Marco Risi, di prendersi carico della regia. Con Marco ci conosciamo da quando eravamo piccoli, e ho scritto i suoi primi due film. Sarà un film sorprendente». A seguire, la proiezione del film Sapore di mare, il suo film più “toscano”, realizzato in coppia con il fratello Carlo.

Grande soddisfazione anche da parte di Marcello Zeppi, Presidente del MISFF: «È un onore avere con noi al Festival un ospite così prestigioso: senza retorica, da qui passa davvero la storia del cinema. E questa è una delle chiavi del successo di questo Festival: la presenza di grandi Maestri e quella giovani autori da tutto il mondo, da cui nasce un’alchimia unica. Il MISFF èun’officina creativa e al tempo stesso una palestra di vita, dove i sogni di questi autori spesso diventano realtà».

mercoledì 24 ottobre 2018

Si apre nel segno dell’integrazione con l’Orchestra di Piazza Vittorio il 14o Premio Bianca d’Aponte


AVERSA- Sarà l’ensemble multietnico dell’Orchestra di Piazza Vittorio ad aprire la 14a edizione del Premio Bianca d’Aponte di Aversa, una presenza nel segno della musica come simbolo di integrazione. Ma è solo un tassello del ricco cast che contraddistinguerà le finali del Premio per cantautrici in programma il 26 e il 27 ottobre al Teatro Cimarosa.

Nelle due serate infatti si esibiranno, in veste di ospiti, anche molti protagonisti della musica italiana, a partire dalla madrina di quest’anno Simona Molinari e ad alcune di quelle degli scorsi anni: Ginevra Di Marco, Rossana Casale, Fausta Vetere, Mariella Nava, Elena Ledda e Brunella Selo con le SesèMamà. Saliranno sul palco anche Joe Barbieri, Giovanni Block, Carlo Marrale, Giuseppe Anastasi, Tony Bungaro, Kaballà, Marina Mulopulos. Non mancherà la vincitrice dello scorso anno, Federica Morrone, mentre a presentare saranno Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu.

Si inaugura così la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, che ha preso il posto di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione scomparso lo scorso anno.

L’ingresso è con prenotazione obbligatoria (335 7665665 – 335 5383937 - info@biancadaponte.it )

Il cuore del festival sarà come sempre il concorso, nel quale si fronteggeranno cantautrici da tutta Italia: Argento da Brindisi con il brano “Goccia”; Roberta De Gaetano da Messina con “Va tutto benissimo”; Francesca Incudine da Enna con “Quantu stiddi”; Irene da Napoli con “Call center”; Kim da Padova con “Un cane e una moglie”; Meezy da Foggia con “Temporale”; Giulia Pratelli da Pisa con “Non ti preoccupare”; Chiara Raggi da Rimini con “Lacrimometro”; Chiara Ragnini da Genova con “Un angolo buio”; Elisa Raho da Roma con “Bello”. Ad accompagnare alcune concorrenti sarà come da tradizione l’Orchestra Bianca d'Aponte diretta da Alessandro Crescenzo.

Presidente di giuria sarà Simona Molinari, che in veste di madrina salirà sul palco per interpretare, insieme ad alcune sue canzoni, “Il bagarozzo Re”, un brano di Bianca d'Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni a cui il festival è dedicato.

Il programma

Il festival inizierà già il 25 ottobre, con una sorta di anteprima. Dalle 10 alle 17 infatti nella Sala conferenze dell’Hotel del Sole (Piazza Mazzini 27) ci sarà un seminario, a ingresso libero, sul tema “La qualità della scrittura” (testi e musica) tenuto da Giuseppe Anastasi e Angelo Franchi.

Venerdì 26 ottobre alle 12 nell’Aula Magna del Liceo classico e musicale Cirillo (Via Corcioni 88) si terrà un incontro sui “Diritti connessi” in ambito musicale, tenuto da Emanuela Teodora Russo. 
In serata poi dalle 20 al Cimarosa ci sarà la prima esibizione delle dieci finaliste. In veste di ospiti saliranno invece sul palco Giuseppe Anastasi, Giovanni Block, Tony Bungaro, Ginevra Di Marco, SesèMamà, Federica Morrone, Orchestra di Piazza Vittorio, Fausta Vetere e Marina Mulopulos.

Sabato 27 ottobre si comincerà alle 11 alla Sala Caianiello (l’ex Macello, in Via Lennie Tristano 85) con un incontro, a ingresso libero, fra le dieci finaliste ed i giurati, moderato da Alessandra Casale. Alle 12 invece spazio per la presentazione del libro “La testa nel secchio” (Iacobelli Editore) di Gianfranco Reverberi, che sarà intervistato da Enrico de Angelis.
Alle 20 al Teatro Cimarosa la serata finale, al termine della quale verranno proclamate le vincitrici. Oltre la madrina Simona Molinari si esibiranno Joe Barbieri, Rossana Casale, Kaballà, Elena Ledda, Carlo Marrale, Bruno Marro e Mariella Nava.

All’ingresso del teatro nelle due serate sarà disponibile la compilation della 14^ edizione del Premio che il pubblico potrà ricevere in cambio di un’offerta al banco di EMERGENCY, cui sarà devoluto l’intero ricavato.

I premi

Due saranno i premi principali del contest. Uno è il premio assoluto, il Premio Bianca d’Aponte; l’altro è il premio della critica, dedicato dallo scorso anno a Fausto Mesolella.

Alla vincitrice assoluta andrà una borsa di studio di 1000 euro offerta da DOC SERVIZI, comprensiva di iscrizione alla cooperativa, di consulenza e tutela. Per il Premio Fausto Mesolella la borsa di studio sarà invece di 800 euro. Sono poi previste tre menzioni (miglior testo, migliore musica, migliore interpretazione), ma in palio ci sarà anche un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art.7 L. 93/92).

Diversi saranno inoltre i premi esterni: quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di un contratto discografico; quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio, e quello del Virus Studio, chiamato “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella), che metterà a disposizione due giorni in sala d’incisione per realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti.

Già assegnato invece il Premio Bianca d’Aponte International 2018 (espressione del Premio Andrea Parodi di Cagliari), che andrà a Marina Mulopulos.


LE GIURIE

Le giurie che sceglieranno le vincitrici sono cose sempre molto ampie e dense di personalità di rilievo. Quella per il Premio assoluto sarà composta da Giuseppe Anastasi (cantautore), Joe Barbieri (cantautore), Tony Bungaro (cantautore), Rossana Casale (cantautrice), Giovanni Ceccarelli (musicista e compositore), Mimì Ciaramella (musicista e compositore), Paolo Corsi (produttore), Angelo Franchi (AF47 Music), Massimo Germini (musicista e compositore), Kaballà (cantautore), Elena Ledda (cantautrice), Carlo Marrale (cantautore), Bruno Marro (cantautore), Alberto Menenti (paroliere), Alfredo Rapetti Mogol (paroliere), Simona Molinari (cantautrice), Mariella Nava (cantautrice), Sandro Petrone (cantautore), Gianfranco Reverberi (musicista e compositore), Paolo Romani (discografico), Brunella Selo (cantautrice), Corrado Sfogli (musicista e compositore), Roberto Trinci (Sony/ATV Music Publishing), Fausta Vetere (cantautrice), Dario Zigiotto (operatore culturale).

La Giuria per il Premio della Critica “Fausto Mesolella” comprenderà: Carmine Aymone (Corriere del Mezzogiorno), Roberta Balzotti (RAI), Giovanni Chianelli (Il Mattino), Enrica Corsi (Premio Bindi), Giorgiana Cristalli (Ansa), Enrico de Angelis (giornalista), Mauro De Cillis (RAI), Giuliano Delli Colli (Ondarock), Elisabetta Malantrucco (RAI), Nino Marchesano (La Repubblica Napoli), Francesco Paracchini (L’isola che non c’era), Paolo Pasi (Tg3), Duccio Pasqua (Radio1), Diego Paura (Il Roma), Fausto Pellegrini (Rainews24), Stefano Piccirillo (Radio Kiss Kiss), Timisoara Pinto (giornalista RAI), Angiola Codacci Pisanelli (L’Espresso), Alessia Pistolini (giornalista), Francesco Raiola (Fanpage), Ivan Rufo (Festival Botteghe d’Autore), Paolo Talanca (critico musicale), Rossella Vetrano (GoldWebTv), John Vignola (giornalista RAI).

Il Premio Bianca d’Aponte è promosso dall’Associazione Musicale Onlus Bianca d’Aponte, con partner privilegiato il Comune di Aversa e con il patrocinio della Giunta Regionale Campania. Media Partner è Rai Radio Live.

Prenotazione obbligatoria

Info e prenotazioni: 335 7665665 – 335 5383937 info@biancadaponte.it

Rassegna Canzone d'Autore 2018 a Ferrara


Per il settimo anno ritorniamo a Ferrara e, tra non poche difficoltà e sacrifici, realizziamo la "Rassegna Storica e Nuova Canzone d'Autore" edizione 2018. Avverrà il 2 e 3 Novembre. Questa settima edizione include una dedica affettiva da parte nostra a Claudio Lolli, il grande cantautore bolognese scomparso da poco, attorno alla cui figura fu fondata alcuni anni fa la nostra Associazione. 
Abbiamo chiesto agli artisti partecipanti di esprimere un ricordo dedicato a Lolli nel corso del loro set. Alcuni canteranno anche una canzone di Claudio.

Questo il programma della 7 Rassegna "Storica e nuova canzone d'autore Ferrata" 2 e 3 Novembre 2018 - Sala Teatro Estense ore 20.45. 

Venerdì 2 
Francesco Baccini in concerto
Max Manfredi in concerto
Opening Act:
Beatrice Campisi - Cranchi

Sabato 3
Mario Castelnuovo in concerto
Giorgio Conte in concerto
Opening Act
Canzoni da Marciapiede- Leonardo Veronesi 

Nell'ambito delle manifestazioni collaterali alla Rassegna, nel pomeriggio di Sabato 3 Novembre Mario Castelnuovo presenterà il suo ultimo, bellissimo libro "La Mappa del Buio" al Castello Estense, ore 17,30. 
Nonostante le difficoltà che comporta per noi la realizzazione di questa ennesima Rassegna, l'ingresso sarà a libera offerta. L'accesso ai concerti deve essere alla portata di tutti, un'antica filosofia che è anche la nostra. 

Informazioni utili sull'evento sono disponibili sulla pagina ufficiale della Rassegna visionabile sul nostro sito
Per coloro che intendessero aiutarci e sostenere la manifestazione, mettiamo a disposizione alcuni gadget omaggio. Questa la pagina di sostegno.

(Associazione Culturale Musicale "Aspettando Godot")



martedì 23 ottobre 2018

Ricordando Gianni Rodari: una recensione di "Piccoli vagabondi"



Nel giorno della nascita di Gianni Rodari, presentiamo un romanzo che è un'eccezione nella produzione dello scrittore, poeta, giornalista e pedagogista di Omegna. Si tratta di "Piccoli vagabondi", un'opera uscita nel 1981. 
"Piccoli vagabondi" è l'unico libro "realistico" di Gianni Rodari: ambientato nel secondo dopoguerra, racconta la storia di un gruppo di bambini costretti a girare l'Italia per poter aiutare le famiglie.

Francesco e Domenico (che ha perso una mano per colpa di un ordigno) e sono i maggiori di quattro fratelli. La guerra ha portato via loro il padre e la madre non riesce a mantenerli. Anna è orfana e i suoi zii non la vogliono in casa, perché è una bocca in più da sfamare. I tre diventano amici girando per le città a chiedere l'elemosina, dividendo le poche gioie e i molti dolori di una vita dura e in povertà. 
La loro è sì una storia inventata, ma allo stesso tempo plausibile nell'Italia ancora in ginocchio dell'epoca. I tre piccoli vagabondi incappano anche nell'alluvione del Polesine, mentre cercano di fuggire dal carrozzone di "Zio Vincenzo". 
I sogni sono diversi, ma la speranza è la stessa per tutti: quella di fuggire da una vita infelici. Domenico vuole una mano nuova (il padre è morto prima di farlo operare), Anna desidera una famiglia, Francesco rimane incantato dai contadini che vogliono la terra per lavorare. 

Poco conosciuto e a lungo ignorato, "Piccoli vagabondi" è un ritratto preciso e doloroso della disperazione del dopoguerra, fa riflettere, affascina e commuove. 
Consigliato a grandi e piccini, per conoscere tutte le sfaccettature di uno degli scrittori più sottovalutati del Novecento. 

(Claudia Bertanza)

lunedì 22 ottobre 2018

Sotto a chi legge: Chirù, di Michela Murgia


"Chirù", di Michela Murgia, è il libro della settimana. Ne ascolteremo la recensione nel corso della trasmissione "Sotto a chi legge". 

Amarsi vuol dire perdere l'equilibrio, derubarsi l'un l'altro, attrarsi e spaventarsi, scambiarsi di posto: è questo che fanno Eleonora e Chirú. La loro è una storia di apprendistato, dono, manipolazione e gioventú. Lei maestra, lui allievo, ma entrambi impreparati davanti alla lezione piú difficile: quando l'amore smette di essere una forza e diventa un potere?

- martedì alle 9:30
- mercoledì alle 20

domenica 21 ottobre 2018

"Dal fonografo al microsolco", puntata numero 200.


Tre grandi voci, i più grandi successi di tutti i tempi: questo lo specialissimo menu per la puntata di apertura della nuova stagione di "Dal fonografo al microsolco", puntata numero 200!

Non perdetevi "i magnifici tre": Massimo Baldino, Sandro Alba e Giacomo Schivo che festeggeranno con tutti voi questo importante traguardo per la nostra storica trasmissione.

Vi aspettiamo:

- lunedì alle 14:30
- martedì alle 10
- mercoledì alle 21
- venerdì alle 18

Montecatini, un Film Festival all'insegna dell'internazionalità e della toscanità



Ospiti internazionali, guest star, proiezioni, corsi di cinema, contest e molto altro ancora: al via l’edizione numero 69 del MISFF – Montecatini International Short Film Festival, dal 22 al 28 di ottobre, con una settimana di cinema internazionale e di formazione per i giovani e i talenti emergenti in campo cinematografico.

L’edizione 2018 è stata presentata ieri dal Presidente del MISFF Marcello Zeppi, nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il Comune di Montecatini, alla presenza di Bruno Ialuna, Assessore alla Cultura del Comune di Montecatini Terme, di Simone Gagliardi, Presidente della Commissione Cultura di Montecatini Terme, e di Giovanni Bogani, Direttore Artistico del Montecatini International Short Film Festival.



Con i suoi 69 anni di vita, il MISFF è la più antica e longeva manifestazione dedicata al cortometraggio d’Italia: di qui sono passati negli anni Alberto Sordi, Giulietta Masina, Dacia Maraini, Nanni Moretti, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Ferzan Özpetek, Rutger Hauer, Neri Parenti e altri ancora; ultimo della serie l’attore Giancarlo Giannini, che ha tenuto a battesimo l’edizione dell’anno scorso.

E le guest star non mancano anche quest’anno: lo scrittore e sceneggiatore Enrico Vanzina sarà premiato venerdì 26 ottobre con l’Airone d’oro per il grande contributo che ha dato al cinema, italiano e internazionale; a seguire, la proiezione del film Sapore di mare, il suo film più “toscano”, realizzato in coppia con il fratello Carlo. Vanzina presenterà il libro “Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare”, a cura di Rocco Moccagatta, ripercorrendo la lunga carriera che assieme al fratello Carlo lo ha portato a realizzare quarant’anni di grande successi e a scrivere la storia del cinema e del costume.

Attesa a Montecatini anche la presenza di Francesco Bruni, livornese, sodale di lungo corso di Paolo Virzì, di cui ha sceneggiato alcuni dei più grandi successi, da Ovosodo a Il capitale umano, e di Sergio Forconi, volto storico del cinema toscano, che presenterà nella serata del 23 ottobre la proiezione di Saranno famosi?, lungometraggio di Alessandro Sarti i cui incassi saranno devoluti alla Fondazione Tommasino Bacciotti.

«Sono orgoglioso di questa edizione numero 69 del Festival - – dichiara Marcello Zeppi, Presidente del MISFF - Una manifestazione con un grande passato, ma rivolta soprattutto al futuro: sia per lo spazio che lascia ai giovani autori emergenti da tutto il mondo, che per le sue collaborazioni con le scuole toscane nei laboratori di cinema. Con le sue attività nel mondo, il MISFF è impegnato in prima linea nell’esportazione del cinema “Made in Italy”. E, quest’anno, abbiamo voluto rafforzare il rapporto tra cinema e impresa con un evento ad hoc all’interno della programmazione del Festival, presentato in anteprima alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia».

Il centro termale toscano diventa per una settimana un crocevia internazionale; le 74 proiezioni in concorso nella Selezione Ufficiale arrivano infatti da 26 paesi differenti: dall’Italia, con 10 titoli di giovani emergenti in gara, fino a Spagna, Germania, Stati Uniti, Norvegia, Finlandia, Iran, Giappone, Canada, e molti altri paesi; forte la componente asiatica, grazie alla partecipazione di cortometraggi di India, Corea del Sud, Taiwan, e Giappone. Segno tangibile di un Festival in continua crescita, che ha saputo cogliere le opportunità della globalizzazione creando una sorta di “internazionale del cinema”, grazie anche ai gemellaggi con numerosi festival cinematografici internazionali (il portoghese Avanca Film Festival, il francese Festival International du Film sur le Handicap (FIFH), lo spagnolo FEC - Festival Europeu de Curtmetratges e il Valletta Film Festival), con i quali ha creato una vera e propria rete internazionale, che promuove eccellenze cinematografiche e giovani talenti emergenti.

Da Montecatini sono infatti passati tanti giovani promettenti, che da qui hanno preso il volo: registi come Alessandro Grande, che, dopo il passaggio al MISFF, ha trovato la consacrazione con il suo corto Bismillah vincendo il David di Donatello e ottenendo la candidatura agli Oscar 2019.

Sarà celebrato anche il cinema toscano nella serata del 26 di ottobre, con un approfondimento sulla produzione cinematografica in Toscana condotto dal critico cinematografico e giornalista Giovanni Bogani, che vedrà la proiezione dell’ultimo cortometraggio di Domenico Costanzo, storico collaboratore di Leonardo Pieraccioni, presente a Montecatini con il suo Social killer, un cortometraggio che pone al centro dell’attenzione il tema la violenza sulle donne e i social network; tema ripreso anche da Marta Savina, giovane regista fiorentina, che con il suo corto Viola, Franca, proiettato al MISFF dopo le ottime critiche ricevute all’ultimo Tribeca Film Festival di New York, racconta una storia antica e allo stesso tempo attualissima, ispirata all’episodio di cronaca che ha fatto discutere tutta l’Italia, quella di una diciassettenne siciliana violentata nel 1965 che si è opposta alle nozze riparatrici con il suo aguzzino. Focus sul cinema toscano ripreso anche dal giornalista Fabrizio Borghini, che presenterà nel corso della serata il libro che ha scritto con Luca Giannelli, “Il primo cinema non si scorda mai”, che racconta la storia di trecento sale cinematografiche di Firenze e dintorni attraverso alcune testimonianze dirette ed oltre duecento fotografie.


Un Festival che, grazie al MISFF Lab, ha nel suo DNA la crescita dei più giovani: in programma le proiezioni del Concorso Nazionale per le scuole promosso dalla FEDIC (la Federazione Italiana dei Cineclub), cortometraggi dedicati al Progetto Alternanza Scuola Lavoro, il Videoclip e il Photo Contest, e una Masterclass del regista Giuseppe Ferlito. «Il nostro obiettivo – spiega Marcello Zeppi - non è solo quello di fare “scuola di cinema”, ma di liberare le energie dei giovani, di aiutarli a sfruttare le loro potenzialità e di costruire assieme a loro un percorso duraturo, che possa diventare un giorno una professione vera e propria; un modo per avvicinare i giovani al cinema e alla cultura, ma anche per insegnare un mestiere e trasmettere i valori del lavoro».

Tra note e parole: Il boom di Mina


La "tigre di Cremona", dai tempi di "Baby Gate" allo strepitoso successo come "urlatrice", la gavetta e il successo di Mina Anna Mazzini, in arte semplicemente Mina è una delle più famosi interpreti italiane. 

Il suo immenso successo sarà al centro della nuova puntata di "Tra note e parole", in onda lunedì alle 20 e sabato alle 9:30.



sabato 20 ottobre 2018

La grande prosa: "I Rusteghi", di Carlo Goldoni.



L'appuntamento di questa settimana per il ciclo "La grande prosa" è con "I Rusteghi", di Carlo Goldoni. Scritta in lingua veneta, fu rappresentata per la prima volta a Venezia al teatro San Lucaverso la fine del Carnevale del 1760 e fu pubblicata nel 1762.




La versione trasmessa risale al 1970 ed è interpretata da Lina Volonghi ed Eros Pagni

Andrà in onda:

- domenica alle 21
- lunedì alle 21

lunedì 15 ottobre 2018

Sotto a chi legge: "Marinetti amore mio", di Simona Weller


"Marinetti amore mio" di Simona Weller è il libro recensito questa settimana nella trasmissione "Sotto a chi legge".

II romanzo racconta la storia di un colpo di fulmine e dell'amore che unì l'inventore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, e la giovane pittrice Benedetta Cappa. A Roma, nell'atelier di Giacomo Balla, una sorta di salotto aperto agli intellettuali del tempo, Benedetta incontra Marinetti reduce da Parigi, dove ha appena pubblicato su "Le Figaro" lo scandaloso Manifesto del Futurismo, nel quale proclama tra l'altro di voler "uccidere il chiaro di luna" e con esso tutti i sentimentalismi. Nonostante questi ambiziosi propositi, Marinetti s'innamora della giovane e ben presto i due vanno a vivere insieme, sfidando le regole del perbenismo borghese. Per la coppia si aprono anni ruggenti, con soggiorni a Roma e Milano, Parigi e l'Egitto. Come artista e come moglie di Marinetti, Benedetta frequenta poeti e pittori famosi, da D'Annunzio e Apollinaire, a De Chirico e Boccioni. Non meno geniali sono le sue amiche, dalla pittrice Edita Broglio alla critica d'arte ebrea Margherita Sarfatti, in quel tempo amante di Mussolini, fino alla scrittrice Anna Banti. Nonostante le difficoltà, Benedetta riesce ad esprimersi come artista e come madre, come moglie e come amante, assurgendo al ruolo di regina del movimento futurista. Tra lei e Marinetti il sodalizio rimarrà saldo fino all'ultimo. Insieme, senza farsi scalfire, attraversano le luci e le ombre del ventennio fascista.

- martedì alle 9:30
- mercoledì alle 20

domenica 14 ottobre 2018

Tra note e parole: Romolo Balzani



Romolo Balzani è il protagonista della nuova puntata di "Tra note e parole". 

Romano, nato nel 1892 e scomparso nel 1982, è stato uno dei primi cantautori italiani. Tra le sue canzoni più famose, ricordiamo la celeberrima "Barcarolo romano". Fu protagonista anche di molte pellicole girate a Roma durante la sua lunga carriera. 

La trasmissione va in onda:

- lunedì alle 20
- sabato alle 9:30



"La grande prosa", doppio appuntamento con Squarzina e C. Terron



Doppio appuntamento, questa settimana, con "La grande prosa" su Radio Il Discobolo. 

Domenica 14, ore 21. Il pantografo, di Luigi Squarzina.
Lo ascolteremo nella versione del 1960, con Ivo Garrani e Checo Durante.


Lunedì 15, ore 21. La vedova nera, di Carlo Terron.
1980, con Lina Volonghi


sabato 13 ottobre 2018

"La voce del padrone", si ricomincia.


Nella stagione 2018-2019 la nuova edizione del programma "La voce del padrone", un viaggio tra le canzoni vecchie e nuove, le poesie e le curiosità del mondo musicale, avrà la voce di Massimo Baldino, con la collaborazione ai testi di Claudia Bertanza e il supporto tecnico di Walter Martinelli

Come ben sapete, ogni puntata avrà un tema... e poi potrebbero esserci delle sorprese, come gli speciali dedicati a Lucio Battisti e Charles Aznavour. 

Puntata 1: Paura d'amare
Puntata 2: Lutti, sciagure e disastri
Puntata 3: Ladri, mafiosi e assassini
Puntata 4: Matti, pazzi ed eccentrici

Puntata 5: Sole, pioggia e vento
Puntata 6: I suicidi 
Puntata 7: La Seconda Guerra Mondiale
Puntata 8: Paese che vai (Europa)
Puntata 9: Paese che vai (Mondo)
Puntata 10: I gatti
Puntata 11: Garibaldi e altre storie 
Puntata 12: Fabrizio De Andrè

La trasmissione andrà in onda:

- domenica alle 18
- lunedì alle 10
- mercoledì alle 14:30
- venerdì alle 21

martedì 9 ottobre 2018

"A come Aznavour": Radio Il Discobolo rende omaggio al grande artista recentemente scomparso



Radio Il Discobolo rende omaggio al grande Charles Aznavour, cantautore, attore e diplomatico francese di origini armene, scomparso a 94 anni il 30 settembre 2018 e lo fa con uno speciale "La voce del padrone". 
La vita, la carriera e qualche curiosità sull'artista considerato un vero monumento della canzone francese (tanto da aver avuto Funerali di Stato) vi saranno raccontati dalla voce di Massimo Baldino

"A come Aznavour" va in onda:

- mercoledì alle 14:30
- giovedì alle 18
- venerdì alle 10



www.ildiscobolo.net
http://178.32.137.180:8555/stream

lunedì 8 ottobre 2018

Sotto a chi legge. "Appia", di Paolo Rumiz


Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l'Appia, e ce ne riconsegna l'itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, "più per dovere civile che per letteratura". 

Come un pifferaio magico, ci chiama a seguirlo con le gambe e l'immaginazione lungo la via del nostro giubileo, la nostra Santiago di Compostela, della quale viene restituito l'itinerario dopo un secolare abbandono. Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell'Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e, mentre si costeggiano agrumeti e mandorleti, si incontrano le tracce di arabi e normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l'ingresso nell'Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un'Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco - svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell'acqua e del vento - e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col "piede libero". Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e sul terreno, e che ha descritto l'itinerario nel libro: un contributo prezioso e uno strumento utilissimo - considerata l'assenza di segnaletica - per chi volesse seguire le orme di questa marcia d'avanscoperta.

(Google

"Appia", di Paolo Rumiz a "Sotto a chi legge". 

- martedì ore 9:30
- mercoledì ore 20

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In giro per il mondo... con Giacomo Schivo


Ritorna Giacomo Schivo, con una nuova trasmissione: "Il giro del mondo in 80 radio", excursus tra le radio mondiali negli anni. 
Cosa trasmettevano le radio argentine il secolo scorso? Siete curiosi di saperlo? Allora non perdetevi la nuova trasmissione del nostro Giacomo!

- martedì alle 21
- giovedì alle 18
- venerdì alle 10

www.ildiscobolo.net
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domenica 7 ottobre 2018

Tra note e parole: Tony Dallara


La puntata settimanale di "Tra note e parole" ha come protagonista il re degli urlatori, ossia Antonio Lardera -Tony Dallara-, famoso soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta. Tra i suoi successi, ricordiamo "Come prima" e "Romantica", che trionfò al Festival di Sanremo del 1960. 



Lo ascolteremo:

- lunedì alle 20
- sabato alle 9:30

giovedì 4 ottobre 2018

Intervista al cantautore Mirko Colombari



Mirko Colombari: quarantenne, musicista e cantautore, ha partecipato a importanti manifestazioni come il "Premio Bertoli" e il "Premio Bertoli". Lo abbiamo incontrato in occasione di una serata a La Spezia. Questa è l'intervista.

Mirko, quali sono stati i tuoi esordi?
Ho iniziato per passione da bambino, ero molto piccolo e poi i miei genitori hanno deciso di iscrivermi al Conservatorio, dove ho studiato come chitarrista per alcuni anni. In seguito ho seguito un corso di chitarra rock e ho deciso, intorno ai 17 anni, di dedicarmi al cantautorato. All'inizio scrivevo da solo in camera, poi ho prodotto vari brani, singoli e tre album come chitarrista e cantautore.

Parlaci dei tuoi album.
Il primo si intitola “Mirko Colombari” ed è molto disordinato, dentro c'ho messo tutto quello che mi passava per la testa, in ogni forma.
Il secondo si intitola “C219” ed è stato interamente prodotto nell'Appennino Tosco-Emiliano, con musicisti locali. È un disco “artigianale”, che mescola diversi generi musicali (il pop, rock, il funky...) e con una grande attenzione alle chitarre. Il terzo, che è considerato l'esordio nei professionisti, s'intitola “BOC”. Per registrarlo mi sono avvalso di professionisti della musica italiana, è un album che è andato al Premio Bertoli, al Premio Daolio, ne ha parlato Musicultura.

Dopo tre album hai cambiato modo di lavorare. Ci racconti come?
Sì, ho deciso di produrre dei singoli con l'obiettivo che avessero sonorità meno “di nicchia” rispetto agli album. È arrivato “Amsterdam”, il primo singolo per la radio, che ha avuto grande successo, poi ho prodotto “Statale 63” e “Il paese del sole”. Di tutti e tre c'è anche il video, che è su You Tube. Nei video abbiamo cercato di riprodurre il contenuto del brano non solo con le parole, ma anche con le immagini.

Per te è importante il contatto col pubblico, canti spesso dal vivo?
Non faccio moltissime date. Suono con professionisti e cerco, nelle mie esibizioni, di concentrarmi sui miei brani. Ho anche un passato da interprete e suono anche alcuni di questi pezzi, ma al centro c'è sempre la mia musica. Tra i musicisti con cui mi esibisco c'è Stefano Barbieri, che è di Parma. Sono tanti anni che suoniamo assieme e facciamo molti set acustici, perché io sono un chitarrista acustico e il testo ha molta importanza.



A proposito di testi. Di cosa parli nelle tue canzoni?
Non ho uno stile particolare, diciamo che quello che accomuna tutti i miei testi è che parto sempre da un fatto autobiografico, che rielaboro in modo che possa diventare un'esperienza comprensibile a tutti.

Quando è uscito il tuo ultimo lavoro?
Il mio ultimo lavoro, che è un singolo, è uscito quest'estate, ad agosto. Si intitola “Il paese del sole” e il video è stato girato nel Golfo dei Poeti in collaborazione con La Spezia Film Festival. Il video ha la regia di Daniele Ceccarini ed è stato prodotto da Paola Settimini. Questo brano sottolinea le cose positive di questo paese, perché io, che giro l'Europa di continuo (la mia famiglia vive in Olanda), sento sempre parlar male dell'Italia, abbiamo intorno una grande negatività, quindi ho voluto mettere in luce le cose belle di questo Paese. Questa decisione è arrivata dopo anni in cui anch'io pensavo che tutto fosse negativo, che andasse male ogni cosa e ora ho cambiato punto di vista. Voglio portare ovunque vada le cose belle.

Hai detto prima che parte della tua famiglia vive in Olanda, anche lì svolgi la tua attività di musicista?
La mia fidanzata vive in Olanda, nostro figlio è nato lì e per questo ho scritto “Amsterdam”, proprio per celebrare questo connubio tra i due Paesi. In Olanda ho fatto delle date, ho diffuso un po' la mia musica, ma ovviamente non è così facile introdursi in quella realtà, anche perché io canto principalmente in italiano. Sì, ho cantato alcuni brani in inglese, ma l'italiano prevale.

Come hai già detto, la tua musica è al centro delle tue serate, ma canti anche brani altrui. Quali? Hai un artista di riferimento?
Sì, faccio cover, ma mi piace reinterpretare i brani, a darne una mia visione. Sono pochi brani, che eseguo sempre, da “Piccola stella senza cielo” di Ligabue a “I giardini di marzo” di Battisti. Non ho un preciso artista di riferimento, anche se da emiliano apprezzo Ligabue, Vasco e Zucchero. Ho dei brani che mi piacciono, di stili e artisti diversi, e interpreto quelli.



Hai un album in programma?

Ho dei brani nuovi, ma non so se diventeranno un album, perché ora come ora il mondo della musica sta cambiando, non chiede album, ma altre forme, come i video, o le serate dal vivo. La gente chiede questo, vuole vedere.   

(Claudia Bertanza)

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