Questa sera alle 22:50 Luca Fagioli, nella sua trasmissione "Randagio on the air", legge "Storia di una matita", un breve racconto dello scrittore e poeta brasiliano Paulo Coelho.
La storia è tratta dalla raccolta "Sono come il fiume che scorre" (pensieri e riflessioni 1998-2005)del 2006.
(Il Quarto Stato, Giuseppe Pellizza da Volpedo, 1901)
Domani, lunedì 1° maggio alle 11:30, WikiRadio sarà dedicata alla Festa del lavoro.
In molti Paesi di tutto il mondo il 1° maggio è festa e si celebra la lotta dei lavoratori per la riduzione della giornata lavorativa.
In Italia si celebrò la prima volta alla fine del 1800 e, nel corso del ventennio fascista, fu anticipata al 21 aprile, in modo da essere concomitante con i natali di Roma. Venne riportata nella collocazione originaria nel 1945.
In molte città d'Italia il 1° maggio i sindacati organizzano manifestazioni e cortei; negli ultimi anni la ricorrenza è accompagnata dalle polemiche per la decisione di alcuni centri commerciali e supermercati di tenere aperto.
La manifestazione principale è il tradizionale concertone di Roma, che richiama ogni anno migliaia di persone da tutta Italia.
Il 29 aprile 1985 debutta in Rai un programma che è considerato ancora oggi un vero e proprio cult: Quelli della notte.
Lo celebriamo con un articolo di Fabrizio Bordone.
C’era un tempo in cui la televisione faceva da collante nazionale, niente ha contribuito di più ad annullare le distanze, le faide di campanile, le identità locali, come il piccolo schermo. Da Lascia e Raddoppia, dove gli italiani si riunivano nei bar, per scarsità di apparecchi, agli incontri della Nazionale e al Carosello, la televisione pubblica è stata per lunghi anni sinonimo di italianità. Uno degli uomini simbolo della Rai è stato ed è indiscutibilmente Renzo Arbore, quel geniaccio foggiano d’origine, ma partenopeo tout-court.
Dalla formula vincente di Alto Gradimento, programma di culto della radio, Arbore ha riproposto, nel tempo, lo stesso modello in televisione. Prendi un’accozzaglia di personaggi strampalati, ma molto veritieri e genuini, dagli una caratteristica specifica e, dopo poco tempo, entrano nella vita di tutti i giorni con i loro tormentoni. Già, perché il trucco è questo, e sin dai tempi della fortunata trasmissione di cui sopra, i modi di dire di queste macchiette sono sbarcati nel lessico popolare, alcuni termini persino nei dizionari.
Siamo nell’85, ben trent’anni fa, e l’Italia vive un periodo piuttosto florido e spensierato dopo gli anni cupi del decennio precedente. Il disimpegno riporta la voglia di divertirsi, l’economia tira, nascono nuove mode dalla sera alla mattina e gli intrallazzatori della politica dispensano al popolo “panem et circenses”, in attesa di Tangentopoli.
Introdotta dalle note della sigla iniziale, “Ma la notte no”: “Ogni giorno la vita è una grande corrita. Ma la notte no!”, in sordina, ed in seconda serata, parte un nuovo programma tv, Quelli della Notte, titolo auto-ironico ispirato dall’ora tarda della messa in onda.
L’idea è quella di sbeffeggiare i salotti televisivi dove si alternano personaggi vari che spesso parlano di aria fritta, il programma non prevede un copione, si va a braccio.
Molti di questi soggetti sono degli esordienti come ad esempio il siciliano Nino Frassica che interpreta Frate Antonino da Scasazza, un improbabile religioso che racconta “nanetti” (aneddoti) sulla vita di Sani Gesualdi. Da ricordare che “la zona eccentrica di Scasazza parte da Via Memo Remigi fino a Via Camillo Penso, ma non sono sicuro, Conte di Cavour”.
Andy Luotto, già con Arbore ne “L’Altra Domenica” veste i panni di un arabo in modo comico, ma questo personaggio viene soppresso a seguito di proteste da parte di alcune ambasciate e persino per minacce.
Lo scrittore napoletano Riccardo Pazzaglia che tenta di innalzare inutilmente il livello della discussione cercando di spiegare la sua teoria del “brodo primordiale”.
L’esperto di look e moda Roberto D’Agostino, ideatore del diventato poi famoso “edonismo Reaganiano” e fautore di copiose vendite del libro “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Kundera, romanzo da lui citato ad libitum.
Uno dei casi più emblematici, le frasi lapalissiane di Massimo Catalano: “è molto ma molto meglio avere due pensioni e vivere bene che averne una sola e vivere male”. Per anni, il termine “frase alla Catalano” è entrato nel linguaggio comune, ancora oggi viene usato.
Altri personaggi Marisa Laurito,Simona Marchini e Giorgio Bracardi, uno dei mattatori di Alto Gradimento.
Portabandiera della “meridionalità”, Arbore, come si evince, si circonda di collaboratori del sud anche e soprattutto per i contributi musicali. A fare da contraltare a questo predominio del mezzogiorno, un uomo solo, il romagnolo Maurizio Ferrini, stralunato rappresentante di pedalò da stipare in appositi silos, comunista convinto che millanta di essere a conoscenza di segreti dell’URSS (c’era ancora la cortina di ferro). In tempi non sospetti, un leghista ante-litteram ed inconsapevole, vuole costruire un muro ad Ancona per arginare l’arrivo di meridionali, il tutto con l’immancabile borsello a tracolla ed orribile giacca a quadrettoni. Questi personaggi, entrano nelle grazie del pubblico e Quelli della Notte, in breve tempo, sbanca i dati di ascolto ed il dato assume ancor più valore se si considera l’ora tarda e feriale.
La trasmissione va avanti per ben 33 puntate fermandosi solo in occasione della strage dell’Heysel, quando molti tifosi italiani morirono a causa degli hooligans inglesi e per la imbecillità della polizia belga.
Quelli della Notte dà vita a gruppi di persone che si identificano con questo nome, club di tifosi di calcio e contribuisce, con il suo cast, ad uno dei rari momenti d’oro della città forse più controversa al mondo, Napoli, e non è un caso che questo periodo coincida con la ribalta mediatica dovuta a Maradona ed all’agognato primo scudetto. Renzo Arbore, il Re Mida della TV, bisserà questo enorme successo con il sequel di Quelli della Notte, ovvero “Indietro Tutta”.
Ora, sigla: “Il materasso, è il massimo che c’è, il materasso è la felicità…”.
"Nozze di sangue" di Federico Garcìa Lorca è l'opera trasmessa questa settimana per il ciclo "La grande prosa".
Si tratta di un dramma in tre atti scritto nel 1932 e rappresentato per la prima volta l'anno successivo. Garcìa Lorca considerava la tragedia la vera radice del teatro.
L'opera è ispirata a un vero fatto di cronaca, avvenuto a Nijar nel 1928.
La versione trasmessa sulle nostre frequenze, domenica e lunedì alle 21, risale al 1960 ed è interpretata da Lina Volonghi, Giulio Bosetti e Rina Morelli.
Come ogni settimana, Radio Il Discobolo trasmette "Varietà Varietà", collage di sketch e musica con interpreti del secolo scorso.
Ascolteremo gli attori Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Gina Lollobrigida, Raimondo Vianello, Aldo Fabrizi, Walter Chiari, Carlo Campanini e i cantanti Ornella Vanoni, Johnny Dorelli, i Fratelli La Bionda, Petula Clark, Toto Cutugno.
L'America del 1967 era guerra col Vietnam e richiamò alle armi Muhammad Alì, il famoso pugile che tre anni prima aveva conquistato il titolo di campione dei pesi massimi. Era il 25 febbraio 1964 e si chiamava ancora (per poco) Cassius Clay.
Ma Alì disse "no" e per questo motivo venne radiato dall'albo pugilistico, perse il titolo e venne arrestato, nonché condannato a cinque anni. Venne riammesso solo nel 1970 e dopo quattro anni tornò a vincere il titolo mondiale.
"Non sono andato in Vietnam perché credo che ognuno abbia il diritto di vivere tranquillo nella propria casa. Non vedo perché uno solo dei neri americani che sono privi della loro terra avrebbe dovuto andare a combattere contro chi stava tentando di difendere la propria terra."
Il grande campione è scomparso il 3 giugno 2016, all'età di 74 anni, a causa del Morbo di Parkinson di cui soffriva da qualche anno.
Gli appuntamenti dei prossimi giorni con WikiRadio Oggi, in onda come sempre alle 11:30.
Sabato 29: La rivolta di Pasqua.
Si tratta di una ribellione avvenuta in Irlanda nella settimana di Pasqua del 1916. La rivolta durò dal 24 al 29 aprile e si inserisce nell'ambito delle lotte irlandesi per ottenere l'indipendenza dalla Gran Bretagna. La rivolta si svolse prevalentemente a Dublino e vide la sconfitta dei ribelli irlandesi.
Domenica 30: Ignazio Silone.
Silone nacque a Pescina (provincia dell'Aquila) il 1° maggio 1900 e morì a Ginevra il 22 agosto 1978. Scrittore, drammaturgo, fervente antifascista, fu anche deputato. La sua opera più famosa è Fontamara, romanzo di denuncia di oppressione e ingiustizia sociale della condizione di povertà tradotto in moltissime lingue e celebre in tutto il mondo.
I prossimi appuntamenti con WikiRadio Oggi, in onda ogni giorno alle 11:30.
Giovedì 27: Renato Rascel
Il 27 aprile 1912 nasceva a Torino l'attore, comico, ballerino e cantautore Renato Ranucci, in arte Rascel.
Figlio d'arte (il padre, Cesare Ranucci, era un cantante di operetta e la madre, Paola Massa, una ballerina classica), nasce durante una tappa della tournée dei genitori. Viene poi battezzato a Roma e questa città farà parte per sempre della sua vita; lì muore il 2 gennaio 1991).
Venerdì 28: Cinecittà
Il grande complesso di Cinecittà, tempio del cinema italiano e non solo, voluto da Benito Mussolini, è in attività dal 28 aprile 1937.
La prima volta che ho udito questo nome “Cinecittà”, in modo oscuro ho percepito che quella era la città dove avrei voluto abitare e che avrebbe fatto parte della mia vita. La città delle attrici, delle dive! Una dimensione fatta, un sogno da batticuore! (Federico Fellini)
ROMA- Scadono il 30 luglio 2017 i termini per le iscrizioni alla quinta edizione del festival di cinema vintage “Il gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle immagini d'archivio che si terrà a Roma il 28, 29 e 30 settembre 2017. Per il quarto anno è aperto il contest per registi appassionati di immagini d’archivio e il tema di quest’anno è "La Famiglia".
Attraverso le immagini presenti su Nos Archives si invitano registi, aspiranti tali, studenti di scuole di cinema, studenti dei licei a raccontare la Storia da un punto di vista alternativo a quello ufficiale, con una storia anche inventata e con i materiali cinematografici presenti in nosarchives.com e nell'archivio dell'Istituto Luce.
Las cadenza per l’iscrizione è fissata al 30 luglio 2017, mentre i materiali possono essere inviati entro il 30 agosto 2017. Tutte le informazioni per partecipare al bando si trovano al link www.ilgustodellamemoria.it
Il contest è aperto a tutti e articolato in tre sezioni:Fiction, per cortometraggi della durata massima di 12 minuti; Documentari, per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e infine la sezione Pubblicità, dedicata a spot pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 3 minuti.
Tutti i lavori devono contenere almeno il 60% di immagini d’archivio: max 1 minuto dall’Archivio Luce e il resto da nosarchives.com, che custodisce in full HD film realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8, tutti digitalizzati in HD). I materiali sono scaricabili dopo l'iscrizione su www.nosarchives.com e sul sito Archivio LUCE. La musica deve essere originale o in regola con i diritti di utilizzo. Oltre al materiale scaricabile dall'archivio, si potranno usare immagini vecchie e nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico.
“Il 2017 è l’anno della Famiglia - sottolinea la direzione artistica - Tante polemiche in Italia ha suscitato la discussione sui matrimoni omosessuali, sulle adozioni, sulle famiglie monoparentali. Cosa hanno da dire i nuovi registi e autori? Come le raccontano? Ci interessa anche l’elaborazione di film che potrebbero essere dei nuovi home movies composti all'interno di home movies del XX secolo. Un dialogo tra immagini familiari. Ci sono veramente delle differenze nelle immagini di famiglie? O i nuclei familiari sono tutti un'eccezione? Ci aspettiamo di vedere, come nelle scorse edizioni, film che ci facciano riflettere”.
Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani (co-regista con Gianni Amelio di 'Registro di classe' e montatrice di 'Felice chi è diverso', sempre di Gianni Amelio) e dall'artista Manuel Kleidman è organizzato dall'Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com.
Un evento unico, ispirato dall'opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed immagini amatoriali . Il portale ospita più di 13mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la Storia del Ventesimo secolo.
WikiRadio Oggi di mercoledì 26 (ore 11:30) è dedicato al bombardamento di Guernica. Il 26 aprile 1937 la città basca di Guernica venne bombardata nel corso della guerra civile spagnola. Si stima che ci furono tra le 126 e le 300 perdite civili. Per ricordare questo avvenimento, il governo della Repubblica comunista commissionò un quadro al pittore Pablo Picasso. L'opera venne esposta il mese successivo a Parigi, in occasione dell'Esposizione Internazionale.
Avete fatto voi questo orrore, maestro? No, è opera vostra. (Picasso in risposta a un ufficiale tedesco.)
Fausto Tommei (l'interprete della famosissima "Famiglia Brambilla in vacanza") Antonio Basurto (di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita)e Ivan Giachetti (che interpretò, tra le altre, "Cielito lindo" assieme a Silvana Fioresi)sono i protagonisti dello speciale "Toh, chi si risente", a cura di Carlo Loffredo.
NAPOLI- Una performance in omaggio al fondatore dei New Trolls, antesignano del prog italiano e autore di alcuni tra i più rinomati brani di musica leggera: il grande evento per celebrare i 50 anni di carriera di Vittorio De Scalzi si presenta ricco di ospiti e sorprese.
Sul palco del Teatro San Carlo di Napoli lunedì 15 maggio alle ore 20,30 saranno molti gli artisti che accompagneranno le note di Vittorio insieme al cantante-musicista-compositore.
Grazie alla direzione artistica di Dario Salvatori, alla conduzione di Fabrizio Frizzi e alla regia di Gino Aveta, il concerto-spettacolo sarà una festa della musica italiana attraverso i generi e le generazioni, a riprova del fatto che una bella composizione supera i confini e il tempo storico.
Uno show ricco di interpretazioni ed esibizioni assolutamente inedite, tra duetti, assoli e rivisitazioni corali che, accompagnati dalle due orchestre sinfoniche del Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila e Claudio Abbado di Salerno, dirette dal Maestro Leonardo Quadrini, vedranno esibirsi in alcune “chicche” tratte dal repertorio di De Scalzi nomi del calibro di Gino Paoli, Patty Pravo, Katia Ricciarelli, Drupi, Peppe Barra, Sal Da Vinci e Neri per Caso.
Saranno presenti anche testimoni inconfondibili del primo periodo di attività del “troll in prog” Vittorio, quali Aldo Tagliapietra (Le Orme), Lino Vairetti (Osanna) e Clive Bunker (Jethro Tull), musicisti dall’anima dialettale come il chitarrista genovese Armando Corsi e i giovani lucani Renanera, la cantante napoletana Patrizia Del Vasco, il cantautore Zibba e la coverband dei Beatles The Beatbox.
Un cast nutrito per ripercorrere avanti e indietro un repertorio ispirato all’eclettismo musicale di De Scalzi, che in mezzo scolo di attività lo ha visto scrivere brani – per se stesso e per molti altri - che sono autentiche poesie del pop e della canzone d’autore, e generare molte composizioni strumentali dalla melodia immortale, dotate di un’armonia compositiva inconfondibile.
Novità della serata, per la prima volta dal vivo, l’interpretazione del suo nuovo singolo L’attesa, di cui a breve uscirà anche un video-clip, segnale di una rinascita per l’inizio del secondo mezzo secolo di fervida ed onorata attività musicale.
Teatro di San Carlo Via S. Carlo 9/F - 80132 – Napoli
Saranno i marinai i protagonisti della nuova puntata di "Dal fonografo al microsolco", con Sandro Alba e Massimo Baldino.
Tra le canzoni in scaletta, "Il saluto del marinaio", canzone del tempo di guerra e interpretata da vari artisti: noi la ascolteremo nella versione di Luciano Pellegrini, cantante ferrarese, nato nel 1923 e morto nel 2001, che ha avuto una carriera intensa, ma molto breve, negli anni '40. (la biografia su www.ildiscobolo.net/biografie).
Non può mancare, inoltre, la famosissima "Ma come fanno i marinai", brano del 1979 tratto da "Banana Republic", di Lucio Dalla e Francesco de Gregori.
Come ci avevano annunciato Francesco Tartarini e Paolo Meneghini nella recente intervista (Intervista a...), è partita la campagna di crowdfunding per sostenere i futuri progetti di Panacea, tra cui la realizzazione di un secondo videoclip.
Ancora una settimana di poesia con il nostro Luca Fagioli che, con le sue letture quotidiane, ci accompagna alle soglie della notte.
La settimana di "Randagio on the air" inizia questa sera, domenica 23, con una bella poesia d'amore, "Ti meriti un amore", che è attribuita alla pittrice messicana Frida Kahlo, ma che in realtà sarebbe della poetessa contemporanea Estefania Mitre, anch'essa messicana.(www.womenartistsblog.wordpress.com).
Lunedì 24, invece, Fagioli "incontrerà" di nuovo Charles Bukowski.
La poesia del giorno (anzi, della notte) è "Lancia il dado".
Attore, regista, sceneggiatore, produttore, tre volte Premio Oscar, 12 nomination: Jack Nicholson è uno dei più grandi attori viventi, capace di interpretare sia ruoli comici che drammatici con la stessa intensità.
Tra le sue interpretazioni più famose, ricordiamo "Qualcuno volò sul nido del cuculo", del 1975 (Premio Oscar), in cui interpreta il ruolo di un uomo che arriva in un ospedale psichiatrico per essere esaminato e stabilire se è realmente malato mentale o finge solamente.
Mc Murphy, questo il nome del personaggio, si comporta da pazzo.
E il ruolo del pazzo per il grande attore ritorna in "Shining", di Stanley Kubrick, film del 1980, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King.
Enrico Montesano, Silva Koscina, Gianni Agus, Paolo Panelli, Totò con Mario Castellani, Valeria Valeri e Enrico Maria Salerno, Alberto Lupo, The Shirelles, Adriano Celentano, Mina, Rita Pavone, Iva Zanicchi, con le le orchestre dirette dai maestri Pippo Barzizza, Marcello de Martino e Gianni Ferrio saranno i protagonisti della nuova puntata di Varietà Varietà.
The Shirelles
Gruppo pop statunitense e tutto femminile, si è formato nel 1959.
Nel 1996 sono state inserite nella "Walk Rock Of Fame". La rivista "Rolling Stone" le annovera al 76º posto nella classifica dei 100 più grandi cantanti di tutti i tempi.
Sono note anche per il loro impegno contro l'AIDS e a favore di un'associazione
Per l'appuntamento con la grande prosa questa settimana trasmetteremo "Colombe" di Jean Anouilh.
Opera in quattro atti, è stata rappresentata per la prima volta nel 1951 e la versione che vi proporremo noi, risalente al 1961 e interpretata da Lina Volonghi, Aroldo Tieri e Oreste Lionello.
La settimana che inizia domenica 23 aprile avrà un "tocco" di liscio, con una vecchia intervista a Raul Casadei. Ospite di Giacomo Schivo e della sua "Clessidra" sarà nuovamente Maria Giovanna Elmi.
WikiRadio Oggi si occuperà della Festa della Liberazione, di Elvis Presley e di Renato Rascel; "La voce del padrone" sarà sostituito da uno speciale di "Toh chi si risente" con Carlo Loffredo.
Per l'appuntamento con la prosa, trasmetteremo "Colombe", di J. Anouillh, in una registrazione del 1961.
Sono i versi iniziali della poesia "Sii gentile", di Charles Bukowski, che Luca Fagioli leggerà questa sera, venerdì 21, alle 22:50 nella sua trasmissione "Randagio on the air".
I prossimi appuntamenti con Wikiradio Oggi, in onda ogni giorno alle 11:30 su Radio Il Discobolo.
Venerdì 21: La guerra fredda.
Con l'espressione guerra fredda si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che si creò intorno al 1947 (non tutti gli studiosi concordano), tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica. Ben presto si giunse alla divisione dell'Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti, gli alleati della NATO e i Paesi amici) ed Oriente, o "blocco comunista" (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici). Tale tensione, durata circa mezzo secolo, pur non concretizzandosi mai in un conflitto militare diretto (da cui il termine fredda quando in realtà la disponibilità di armi nucleari per entrambe le parti avrebbe potuto distruggere inesorabilmente l'intero pianeta), si sviluppò nel corso degli anni incentrandosi sulla competizione in vari campi contribuendo almeno in parte allo sviluppo ed evoluzione della società stessa con l'avvento della terza rivoluzione industriale. (wikipedia)
Sabato 22: The Blues Brothers
Il 22 aprile 1978 esordiscono in televisione, nel Saturday Night Live, i Blues Brothers. Vestiti conabiti e occhiali neri, Dan Aykroid e John Beluschi si esibiscono nei panni (inventati) dei fratelli Jake “Joliet” Blues ed Elwood Blues. Due anni dopo i fratelli Blues arrivano al cinema, con il leggendario film "The Blues Brothers", pellicola che diventa immediatamente un vero cult.
Nel 1982 John Belushi, devastato da alcool e droghe, muore all'età di 33 anni.
Domenica 23: La liberazione di Genova.
Avvenne nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945; l'insurrezione fu opera del Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria e del Comando Militare Regionale, che unirono congiuntamente.
Compie 85 anni oggi, 19 aprile, il pittore e scultore colombiano Fernando Botero.
Negli anni '50 Botero è in Italia, dove conosce le grandi opere del Rinasciamento italiano, soprattutto Giotto e Andrea Mantegna, che lo ispirano a tal punto da riprodurne i capolavori. Celeberrima la sua rivisitazione della "Gioconda" di Leonardo da Vinci.
Caratteristica delle opere di Botero è la predilezione dell'artista per le figure grasse, ma da dove viene questa scelta?
Tutto ebbe inizio nel 1956, quando l’artista ha ventiquattro anni, e contrariamente (e anche un po’ inaspettatamente) rispetto a quello che si potrebbe pensare, Botero non applicò la sua “dilatazione” a una figura umana o a un essere vivente, bensì a un oggetto: un mandolino. L’artista stava dipingendo uno studio per una natura morta (poi divenuta nota come Natura morta con mandolino) e aveva però raffigurato il foro di risonanza dello strumento in proporzioni decisamente più piccole rispetto al normale, con la conseguenza che il mandolino risultava molto più tozzo e allargato rispetto a un mandolino raffigurato con il foro nelle proporzioni corrette. L’artista fu allo stesso tempo colpito e visceralmente attratto da questa forma dilatata oltre il naturale, perché gli evocava una profonda sensualità. Dopo aver dunque “dilatato” il mandolino, Botero trovò il suo stile, e iniziò a dilatare le forme di altri oggetti, di animali, di esseri umani, conferendo a tutti quell’aspetto “grasso” che costituisce un po’ il suo marchio di fabbrica. (Fonte: www.finestresullarte.info).
Per la rubrica "Un secolo fa..." ascolteremo questa settimana un'intervista a Enzo Forcella. Scrittore, giornalista, storico, nasce a Roma nel 1921 e muore, sempre a Roma, nel 1999. Nel 1975 ha vinto il Premio Bagutta con "Celebrazione di un trentennio". Ha lavorato per "La Stampa", "Il Giorno" e "La Repubblica" (che ha visto nascere). Tra il 1976 e il 1986 ha lavorato per "Radio 3", inventando la trasmissione "Prima pagina" (rassegna stampa). Assieme a Francesco Rosi, ha collaborato alla stesura della sceneggiatura di "Le mani sulla città", del 1963. L'intervista va in onda: - giovedì alle 10 - venerdì alle 14:30
Il 19 aprile 1943 alle 4 del mattino scoppiò la rivolta nel ghetto di Varsavia. La Germania, già due mesi prima, ne aveva ordinato la distruzione, ma l'offensiva iniziò quel giorno, che era anche la vigilia della Pasqua ebraica.
Pur aspettandosi uno scontro (dal momento che gli abitanti del ghetto avevano avuto due mesi di tempo per organizzarsi) i tedeschi non erano preparati a una vera e propria resistenza. Il 20 aprile ordinarono la completa distruzione di tutti gli edifici, poiché avevano scoperto molti passaggi sotterranei.
Tra incendi e gas, i tedeschi andarono avanti nella lotta per oltre un mese.
Il 24 maggio Stroop (il generale tedesco che aveva sostituito, in corsa, vonSammern) scrisse di aver catturato 56065 ebrei e di averne già eliminati 13929. Le perdite tedesche erano decisamente modeste: 16 morti e 85 feriti.
Gli ebrei di Varsavia vivevano nel ghetto dall'agosto del 1940.
Nel 2002 Roman Polanski ha ambientato nel ghetto di Varsavia il film "Il pianista", tratto dall'omonimo libro del 1946 di Władysław Szpilman, libro autobiografico che racconta gli orrori vissuti in quegli anni dal protagonista.
Nel film il ruolo del pianista è interpretato dall'attore Adrien Brody, che ottenne l'Oscar come miglior attore.
Del ghetto di Varsavia parlerà WikiRadio Oggi di giovedì 20 aprile, in onda alle 11:30.