Bellezza, talento e fascino senza tempo: 87 anni fa nasceva Audrey Hepburn.
Il suo nome è legato a film come Colazione da Tiffany, Vacanze romane, per il quale vinse il Premio Oscar come miglior attrice protagonista nel 1954) Sabrina, ma anche al suo impegno come ambasciatrice dell'Unicef.
Morì nel 1993 a causa di un tumore.
Lo stesso anno della sua morte, il figlio Sean fondò l'Audrey Hepburn Children's Fund per favorire la scolarizzazione nei Paesi africani.
Il 3 maggio del 1987 Dalida si tolse la vita con un'overdose di barbiturici nel suo appartamento parigino. La cantante e attrice italo-francese aveva già tentato due volte di uccidersi: la prima nel 1967, pochi giorni dopo la morte di Luigi Tenco, con cui aveva una relazione (presunta, poiché secondo alcuni era solo una trovata pubblicitaria) e nel 1977.
Nata in Egitto nel 1933, Dalida ebbe il suo periodo di maggior successo tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta, cantando sia in italiano che in francese e vendendo oltre 170 milioni di dischi in tutto il mondo.
Miss Egitto nel 1954, ha lavorato molto anche nel cinema. La sua vita sentimentale è stata burrascosa, costellata da relazioni fallite (e dal suicidio di un ex fidanzato, Richard Chanfray, con cui ebbe la storia più lunga della sua vita, durata ben 9 anni). Queste sofferenze, unite a quello di non poter avere figli dopo essersi sottoposta a un aborto clandestino, la condannano a una vita in perenne compagnia della depressione, che l'ha portata al suicidio.
Insieme a Edith Piaf, Dalida è tra le cantanti che hanno maggiormente contrassegnato la musica leggera transalpina del XX secolo. È stata tête d'affiche (nome di maggior richiamo) all'Olympia, tempio della musica leggera parigina, moltissime volte.
Vinse due Oscar mondiali della canzone nel 1963 e nel 1974 per Gigi l'amoroso prima in Svizzera per 2 settimane e nelle Fiandre e seconda nei Paesi Bassi; nel 1975 vinse il Premio dell'Académie du Disque français per il brano Il venait d'avoir 18 ans (ispirato al romanzo di ColetteIl grano in erba, è stato uno fra i suoi brani più conosciuti in Italia con il titolo 18 anni). Nel 1975 il Québec l'ha indicata come personaggio più popolare, dopo Elvis Presley, e donna dell'anno insieme a Jackie Kennedy.
S’intitola Satisfaction. La ribellione del rock, l’ultimo libro del critico musicale e conduttore televisivo Dario Salvatori. Il volume esce in edicola in questi giorni con una tiratura di 20.000 copie distribuito da Mondadori e pubblicato da Sprea Editori. Si tratta di un cartonato di 160 pagine al prezzo di copertina di €9,90.
La scelta di pubblicazione attraverso il canale edicola – afferma Francesco Coniglio, direttore di Sprea Music, ideatore dell’operazione editoriale – è determinata dall’impossibilità di accedere al canale delle librerie, ormai prossimo al disastro totale, appesantito dai costi altissimi e ingestibili della distribuzione.
Il saggio è il racconto di un’epoca di ribellione giovanile ispirata dalla musica rock. Il martellante riff di chitarra distorta di Keith Richards è stato infatti un incipit emotivo presto diffusosi in tutto il pianeta che ha scatenato le istanze dei giovani degli anni ’60 determinando un grande stravolgimento sociale, culminato nelle occupazioni delle università americane e francesi nel maggio del ‘68 e poi di tutta Europa alla fine dello stesso decennio. Composto nell’estate 1965 ed inserito in un vinile formato 45 giri dei Rolling Stones, giovane gruppo inglese agli inizi, Satisfaction vende a stretto giro milioni di copie e viene rilanciato, nei rispettivi Paesi di appartenenza, da una serie di grandi artisti che annovera, tra gli altri, Marlene Dietrich in Germania, Eddy Mitchell in Francia, Quincy Jones e Chet Atkins negli Usa… Oltre all’originale, usciranno inoltre centinaia di versioni, decretando universalmente il motto “I can’t get no Satisfaction” un vero e proprio inno musicale della ribellione giovanile che crescerà nel tempo e diventerà a tutti gli effetti la canzone bandiera dei Rolling Stones, il gruppo più importante del mondo. A distanza di 50 anni, Satisfaction permane una delle canzoni più popolari di tutti i tempi, ragion per cui Dario Salvatori ha deciso di dedicarle un intero saggio ricco di dettagli e curiosi aneddoti che ricostruisce la storia della canzone, dall’idea creativa alla registrazione, e analizza le numerose implicazioni sociali e culturali che ormai questa frase musicale simboleggia. Nel volume è presente, in un inserto a colori, anche la ricostruzione della discografia italiana a 45 dei Rolling Stones, ritenuta per la varietà delle copertine e la rarità delle emissioni, la più interessante del mondo, a cura di Franco Brizi e Michele Neri.