martedì 7 novembre 2017

Wikiradio, Antonio Gramsci e il nucleare



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Martedì 7 ore 23:30 e mercoledì 8 ore 11:30. L'arresto di Gramsci
Antonio Gramsci, politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, fu arrestato l'8 novembre 1926 e portato nel carcere di Regina Coeli, dopo che il Governo fascista aveva sciolto i partiti d'opposizione in seguito al fallito attentato a Mussolini. L'esperienza in carcere portò Gramsci a scrivere riflessioni e appunti, non destinati alla pubblicazioni: si tratta dei famosi "Quaderni dal carcere", iniziati nel 1929 e bruscamente interrotti nel 1935, a causa delle cattive condizioni di salute. Due anni dopo, ormai libero, morì di emorragia cerebrale, a soli 46 anni.

Mercoledì 8 ore 23:30


Il referendum sul nucleare
L'8 e 9 novembre del 1987, gli Italiani, a grande maggioranza, votarono per abrogare le tre seguenti norme:
1) attribuire al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il potere di determinare le aree dove insediare le centrali elettronucleari, nel caso non lo facessero le Regioni;
2) autorizzare l'Enel a versare contributi a Regioni e Comuni in proporzione all'energia prodotta sul loro territorio con centrali nucleari o a carbone;
3) consentire all'Enel di «promuovere la costruzione» di impianti elettronucleari «con società o enti stranieri» o anche «assumere partecipazioni che abbiano come oggetto la realizzazione e l'esercizio di impianti elettronucleari» all'estero


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