Lo scrittore britannico aveva iniziato a scrivere il libro l'anno prima (da 1948 deriva il titolo del libro), immaginando un futuro, non troppo lontano, in cui esiste un Partito che governa tramite un Big Brother (inizialmente tradotto come Grande Fratello, in realtà fratello maggiore) un'entità che nessuno vede e nessuno conosce, ma esercita un controllo totalitario sulla società, anche sul pensiero. Le persone vivono e lavorano costantemente spiati dalle telecamere; gli schermi trasmettono 24 ore su 24 la propaganda di partito.
Il mondo è diviso in 3 grandi potenze, in perenne guerra tra loro.
"1984" appare davvero profetico a noi che viviamo realmente spiati da telecamere ovunque; è un romanzo avvincente ed inquietante. Forse perché realistico...
L'espressione Big Brother ha ispirato, in tutto il mondo, il famoso reality (il Grande Fratello italiano) in cui i concorrenti vivono in una casa sotto l'occhio delle telecamere.
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato. (Winston* citando uno slogan politico).
*il protagonista "ribelle".