martedì 8 marzo 2016

Nuova pagina: Giuseppe Krismer

È on line, sul sito www.ildiscobolo.net, una nuova pagina: quella dedicata a Giuseppe Krismer, artista salernitano vissuto tra il 1876 e il 1946, noto per aver cantato brani famosissimi come Adagio Biagio. 






8 marzo: l'esempio di Franca Viola

Nella giornata che celebra le donne, vogliamo ricordare una figura femminile che, con il suo esempio, è di diritto entrata nella storia: Franca Viola, la prima ragazza che rifiutò il matrimonio riparatore dopo uno stupro.




 Franca nacque ad Alcamo nel 1947 e a 15 anni si fidanzò con Filippo  Melodia, giovane benestante e nipote di un mafioso, che venne però arrestato per appartenenza mafiosa e furto. Dopo questi avvenimenti  Bernardo, il padre di Viola, ruppe il fidanzamento della giovane figlia; questa decisione scatenò le ire della famiglia Melodia, ma nonostante le minacce e gli attentati al casolare in cui vivevano i Viola, Bernardo non cambiò la sua decisione.
Il 26 dicembre del 1965 Franca fu rapita da Melodia, che la tenne segregata per 8 giorni e la violentò. Secondo la morale dell’epoca la giovane Franca, non più vergine, quindi disonorata, “donna svergognata“, sarebbe stata costretta costretta a rimanere zitella, a meno che non avesse accettato un matrimonio riparatore con il suo aguzzino; infatti la legislazione dell’epoca prevedeva l’estinzione del reato di stupro attraverso il matrimonio tra vittima e carnefice e la violenza sessuale era considerata reato contro la morale e non contro la persona (e questo cambiò solo nel 1996).
Ma Franca non lo accettò. Nel corso del processo che seguì l’episodio, la difesa di Melodia cercò di screditare la giovane, cercando di bollare il caso come “fuitina“: invano, perché Melodia venne condannato a 11 anni di carcere: uscito nel 1976, due anni dopo fu ucciso da ignoti con un colpo di lupara. La vita di Franca, con il suo aguzzino in carcere, continuò e la giovane sposò un amico d’infanzia.
Il “no” di Franca Viola rappresenta, ancora oggi, il coraggio, la ribellione di una giovane a una cultura antica e maschilista. Franca Viola è diventata esempio di libertà e dignità, di riscatto, per tutte le ragazze che, in quel periodo e negli anni successivi, subirono quello che passò lei e, grazie al suo gesto, trovarono il coraggio di rifiutare il matrimonio riparatore e andare avanti a testa alta.
Oggi Franca ha due figli e un nipote e vive ancora ad Alcamo, la sua città natale. A lei e al suo coraggio, alla sua dignità, al suo non aver chinato la testa, al suo aver cambiato le cose, dedichiamo oggi la "Festa della donna".  Perché le Franca Viola sono tante e spesso sconosciute, ma sono -ancora- tanti, troppi i Melodia, uomini che pensano di poter disporre a loro piacimento di mogli, fidanzate, amiche e non solo.

(Claudia Bertanza)




Gli appuntamenti con Wikiradio Oggi, a ritmo di... tango e bolero

Ogni giorno alle 11:30 Radio Il Discobolo vi tiene compagnia con Wikiradio Oggi, un appuntamento molto atteso e seguito, perché in soli 30 minuti informa, dà notizie curiose, piccole pillole di cultura.



Vediamo gli appuntamenti giorno per giorno.

Martedì 8. Nella Giornata dedicata alle donne, il tema non poteva che essere l'8 marzo.

Mercoledì 9. Maurice Ravel. Il famoso compositore, pianista e direttore d'orchestra francese, autore del celeberrimo Bolero, nacque il 7 marzo 1875.



Giovedì 10. Franco Basaglia. Nato l'11 marzo 1924, è stato medico psichiatra e neurologo, nonché ispiratore della Legge 180/1978, che porta il suo nome e portò alla chiusura dei manicomi. 

Venerdì 11. Astor Piazzolla. Musicista, compositore e arrangiatore argentino, nato nel 1921, l'11 marzo. Viene considerato il musicista più importante del suo Paese, anche se il suo modo di rivoluzionare il Tango gli attirò molte critiche. 



Sabato 12. La scoperta della penicillina. Avvenne in modo fortuito nel 1922, a opera del ricercatore Ian Fleming. (www.minerva.unito.it)



Storia della Radio, seconda puntata.

Una delle protagoniste della seconda puntata di "5... quanta. Mezzo secolo di Radio italiana" sarà Maria Luisa Boncompagni.
Nata nel 1892 e morta nel 1982, è stata tra le prime conduttrici radiofoniche italiane.



Assunta tramite concorso, percepiva uno stipendio di 500 lire mensili. Fu soprannominata "usignolo della Radio" e partecipò, nel corso degli anni, a moltissime trasmissioni. 

La storia della Radio andrà in onde su www.ildiscobolo.net:
- Martedì alle 14:30
- Mercoledì alle 18
- Venerdì alle 21
- Sabato alle 10





Prato Film Festival al via, serata dedicata alla legalitá con il procuratore Gratteri e la proiezione di "Ti mangio il cuore" con regista e cast

  PRATO- Prato Film Festival, al via l’undicesima edizione della manifestazione cinematografica internazionale ideata e diretta da Romeo Co...