domenica 10 gennaio 2016

Ricordando... Fabrizio De André. Speciale Wikiradio su "Storia di un impiegato"



Nella notte tra il 10 e l'11 gennaio del 1999 a Milano, all'Istituto Tumori, moriva il cantautore genovese Fabrizio de André. Faber, come lo chiamava il suo grande amico Paolo Villaggio, non aveva ancora 59 anni (li avrebbe compiuti un mese dopo, il 18 febbraio) e da pochi mesi lottava contro un carcinoma polmonare che nell'estate del 1998 lo aveva costretto a interrompere la tournée.



Autore, musicista, scrittore, anarchico e provocatore, sempre dalla parte degli ultimi, nonostante le origini borghesi, De André ha cantato gli emarginati, le prostitute, i transessuali, gli zingari e, in generale, chi vive ai margini della società.
Incappò più volte nella censura, finì nel mirino della polizia nei caldissimi anni 70 e, assieme alla compagna Dori Ghezzi (che divenne la sua seconda moglie nel 1989 e per la quale divorziò dalla prima moglie, Puny, dalla quale ebbe il figlio Cristiano, anch'egli musicista e cantautore), nel 1979 venne rapito dall'anonima sequestri sarda. Fabrizio e Dori rimasero nelle mani dei rapitori da agosto a dicembre e furono liberati dietro il pagamento del riscatto, ammontante a mezzo miliardo di lire; soldi pagati in buona parte dal padre, Giuseppe De André. Dall'esperienza del rapimento nacque la canzone"Hotel Supramonte". 



Radio Il Discobolo ricorda Fabrizio De André con uno Speciale Wikiradio totalmente dedicato a uno dei suoi dischi più famosi e controversi: "Storia di un impiegato", un concept album dedicato al tema del Maggio francese e del terrorismo visti da un impiegato. Dalla decisione di ribellarsi dopo aver sentito un canto del maggio francese al goffo tentativo di compiere un attentato, fino all'arresto.
Il titolo esatto del disco doveva essere "Storia di un impiegato e di una bomba", ma la casa discografica lo censurò. A causa dei contenuti e del periodo storico, questo album fu molto criticato, anche dai fan di De André. Ci vollero molti anni perché venisse riconosciuto il vero valore di questo disco: la critica lo rivalutò solo negli anni Novanta e da molti è considerato il lavoro migliore di De André. 



Le canzoni
- Canzone del maggio 
- La bomba in testa
- Al ballo mascherato
- Sogno numero due
- Canzone del padre
- Il bombarolo
- Verranno a chiederti del nostro amore
- Nella mia ora di libertà


Speciale Wikiradio dedicato a Faber andrà in onda:

- martedì 12 alle 14:30
- giovedì 14 alle 18
- venerdì 15 alle 21
- sabato 16 alle 10




Aspettando Sanremo... settima puntata

Dopo due giorni in compagnia di Enzo Giannelli, lunedì 11 tornerà a raccontarci il Festival la voce di Massimo Baldino. Alle 15:30 ascolteremo infatti la settima puntata di Aspettando Sanremo
Come nelle altre trasmissioni, partiremo dagli anni '50 per arrivare ai giorni nostri. Dal terzo Sanremo della storia, quello del 1953, ascolteremo la canzone vincitrice, "Viale d'autunno", interpretata da Flo Sandon's, il brano che ebbe la meglio sulla Regina Nilla Pizzi, giunta seconda dopo due vittorie (Sanremo 1953).



Passeremo poi al Festival del 1962, di cui ascolteremo, tra le altre, la canzone che non vinse, ma che (come spesso accade) fu la rivelazione: "Quando, quando, quando" cantata da Emilio Pericoli e  Tony Renis. Un successo straordinario per una canzone senza tempo, che ancora oggi viene ascoltata e cantata. La vittoria andò alla più classica "Addio... addio..." interpretata da Domenico Modugno e Claudio Villa.



Proseguendo, da Sanremo 1980 ascolteremo la canzone vincitrice: un piccolo evento, perché a conquistare il podio più alto (per la prima e unica volta) fu Toto Cutugno con "Solo noi". Cutugno, infatti, pur ottenendo con i suoi brani un ottimo successo di vendite (basti pensare a "L'italiano"), non aveva mai vinto e non vincerà più in seguito. 

Infine, arriveremo proprio all'altro giorno, a un Festival recentissimo, quello del 2001: anche di questo ascolteremo la canzone vincitrice che fu  "Luce" di Elisa, che la giovane cantante triestina, prodotta da Caterina Caselli, scrisse (non per il Festival, perché non ama le competizioni canore) assieme a Zucchero. La carriera di Elisa, che canta soprattutto in lingua inglese, prese letteralmente il volo dal palco dell'Ariston.



Radio Il Discobolo, intervista a Laura Antonelli

Sarà la bellissima Laura Antonelli, recentemente scomparsa, la protagonista della nostra rubrica "Un secolo fa... Storie e personaggi del Novecento"



Nata a Pola, in Croazia, nel 1941, la Antonelli raggiunse il successo nel 1971 con il film "Il merlo maschio", accanto a Lando Buzzanca, ma fu il film "Malizia", del 1973, che la consacrò vero e proprio sogno erotico degli Italiani. Non ci furono solo film erotici, nella carriera della Antonelli, che lavorò anche con Luchino Visconti e, in seguito, in molti film comici (soprattutto negli anni Ottanta).

Un'operazione chirurgica mal riuscita le deturpa i lineamenti: siamo nel 1991 e Laura Antonelli sta girando il remake di "Malizia" (questa sarà la sua ultima apparizione cinematografica). La sua bellezza se ne va e per l'attrice inizia una parabola discendente che non avrà fine. Viene arrestata per possesso di droga e accusata di spaccio: solo nel 2000 verrà assolta da queste accuse. Nonostante i tentativi di alcuni amici di aiutarla, per la Antonelli inizia un periodo di solitudine e depressione e muore nel giugno 2015, stroncata da un infarto, sola e dimenticata dal mondo dello spettacolo.

Ma in quest'intervista la ascolteremo quand'era al massimo del suo splendore e del successo, la ricordiamo così.
L'intervista andrà in onda:

- lunedì 11 alle ore 10
- martedì 12 alle 18
- mercoledì 13 alle 14:30
- sabato 16 alle 21



Prato Film Festival al via, serata dedicata alla legalitá con il procuratore Gratteri e la proiezione di "Ti mangio il cuore" con regista e cast

  PRATO- Prato Film Festival, al via l’undicesima edizione della manifestazione cinematografica internazionale ideata e diretta da Romeo Co...