Un importante ritrovamento ha caratterizzato il lavoro di
queste ultime settimane dell'Associazione Culturale “Museo Virtuale del disco e dello spettacolo”.
In un vecchio album di settantotto giri gentilmente donatoci
da alcuni nostri affezionati amici collezionisti abbiamo infatti avuto la
sorpresa e il piacere di trovare una copia, pensiamo abbastanza rara di "Silenzioso slow", anche conosciuta come "Abbassa la tua radio" nella versione
originale incisa nel 1940 da Alberto Rabagliati. (la pagina dedicata: www.ildiscobolo.net/schedecanzoni).
Pensiamo che la copia sia rara perché questa prima incisione dell'albertone
nazionale non fu mai ristampata nelle varie pubblicazioni e collane edite negli
anni Settanta e Ottanta dalla Cetra, che preferì utilizzare la versione
di Norma Bruni o in alternativa quella di Rabagliati negli anni Sessanta quando reincise gran parte delle sue canzoni più fortunate per la
Ricordi con gli arrangiamenti del maestro Giorgio Gaslini.
Peraltro in rete mai nessuno, neppure tra i collezionisti più
conosciuti, ha pubblicato il disco da noi ritrovato, che dunque siamo orgogliosi
di potervi presentare.
Da un punto di vista essenzialmente critico tuttavia non possiamo
esimerci dal ritenere, sia per
l’orchestrazione praticamente assente, sia per gli arrangiamenti assolutamente
poco curati, questa versione storica sicuramente deludente.
Addirittura l’impressione che abbiamo avuto ascoltando per
la prima volta questo cimelio, è stata quella di trovarci di fronte a un
“provino” della canzone, mandato poi alle stampe per chissà quale strano
motivo.
Rabagliati è infatti non è minimamente supportato nell'incisione né da un minimo di arrangiamento (e sappiamo bene quanto negli anni Trenta e Quaranta gli arrangiamenti fossero curati e ritenuti, come oggi del
resto molto importanti) né da qualcosa di più di un misero organo e da un
coretto (come indicato in etichetta), peraltro tenuto nell’anonimato... altro
motivo che ci fa propendere per la tesi del provino… poi passato alle stampe.
A proposito, molti tra
coloro che hanno ascoltato il disco da noi subito condiviso sul nostro canale You Tube hanno
voluto scorgere nelle vocette femminili del coretto quelle delle mitiche
sorelle Lescano. In questo senso si sono pronunciati anche i nostri due
collaboratori Simone Calomino, interpellato in proposito al telefono, e Roberto Berlini, che lo ha scritto pubblicamente nei commenti al video.
Aspettiamo magari di saperne di più, coinvolgendo anche il
nostro superesperto Enzo Giannelli.
Nell’attesa di maggiori informazioni, riproponiamo anche a voi, amici del nostro blog, il brano certi, questo sì, di farvi ascoltare qualcosa di
raro e dimenticato, di qualcosa che, come abbiamo detto, ha ancora molti lati
oscuri, sui quali purtroppo sarà difficile fare chiarezza, visto il molto tempo trascorso e la scomparsa di praticamente tutti i protagonisti e gli artefici della discografia di quegli anni.
(Massimo Baldino)
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