Il 3 settembre 1911 Dorando Pietri chiudeva la sua carriera a Parma con una gara di 15 km. L'atleta di Correggio, nato nel 1885 e morto nel 1942, era diventato famoso in tutto il mondo tre anni prima, alle Olimpiadi di Londra.
Stava partecipando alla maratona ed era in testa alla corsa; c'era un gran caldo e Pietri, verso la fine della gara, iniziò ad avere alcuni problemi legati alla stanchezza e alla disidratazione.
Barcollò, cadde. Si rialzò, aiutato dai giudici e dai medici. Mancavano appena 200 metri, tutto lo stadio tifava per lui. Tagliò il traguardo per primo, sorretto da un giudice e da un medico. Poi, completamente stremato, svenne. Un americano, Johnny Hayes, arrivò secondo e fece ricorso: Pietri fu squalificato. Gli fu consegnata una coppa d'argento dorato: a proporre questo riconoscimento pare che sia stato lo scrittore Arthur Conan Doyle.
Questa non vittoria lo ha consegnato al mito.
La sua storia è diventata, nel 2012, una miniserie televisiva, "Il sogno del maratoneta", con Luigi Lo Cascio nel ruolo dell'atleta.
Di Dorando Pietri parlerà WikiRadio Oggi di domenica 4 settembre, in onda alle 11:30 su www.ildiscobolo.net o http://178.32.137.180:8555/stream.
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