venerdì 18 maggio 2018

Accadde Oggi: nel 1939 nasce Giovanni Falcone


Il 18 maggio 1939 nasceva Giovanni Falcone. Cresciuto nel quartiere palermitano della Kalsa, lo stesso di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone è uno dei simboli della lotta alla mafia in Italia. Uomo di grande intelligenza, profondamente dedito al suo lavoro, comprese che, per combattere in maniera adeguata il fenomeno mafioso (che lui non considerava affatto invincibile), era necessario basarsi anche su indagini patrimoniali e bancarie, per poter ricostruire passo passo il corso del denaro che accompagnava i traffici illeciti.

Falcone è ricordato soprattutto per il suo instancabile lavoro nel grande pool antimafia, voluto da Rocco Chinnici (al quale subentrò Antonino Caponnetto). Le indagini del pool, iniziate nei primi anni Ottanta, portarono al maxiprocesso che si svolse tra il 1986 e il 1987; era il primo grande processo contro Cosa Nostra e vi furono 360 condanne. Intanto, però, le minacce aumentavano, Falcone non poteva muoversi senza scorta e nel 1987 arrivò la sconfitta più bruciante, quella che, secondo molti, fu l’inizio della morte di Falcone. Il giudice era stato candidato a diventare l’erede di Caponnetto alla guida del pool, ma gli fu preferito Antonino Meli, ufficialmente per “mere ragioni di anzianità“. L’insediamento di Meli segnò anche la dissoluzione del pool antimafia. Un altro forte colpo a Falcone venne inferto quando, dopo il fallito attentato dell’Addaura nel giugno 1989; il giudice venne accusato di essersi organizzato tutto da solo.

La moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, avrebbe voluto dei figli, ma Giovanni le rispondeva sempre di non voler “mettere al mondo degli orfani“. Morì a Capaci, ucciso da una carica di tritolo, assieme a Francesca e agli agenti Antonio Montinari, Rocco Dicillo e Vito Schifani. 


Rimane il suo ricordo. Rimane il suo sorriso, rimangono i suoi occhi buoni.


(Claudia Bertanza, www.laspeziaoggi.it)

Accadde Oggi: nel 1988 muore Enzo Tortora.



Il 18 maggio 1988 moriva a Milano il giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora. Era nato a Genova 60 anni prima; era noto soprattutto per la mitica trasmissione "Portobello", in onda dal 1977 al 1983 e, per un breve periodo, nel 1987. 

Il celebre conduttore, però, è oggi ricordato anche come una delle più grandi vittime di malagiustizia. Nel 1983 venne arrestato con pesanti accuse: traffico di stupefacenti e affiliazione alla camorra: processato, fu poi condannato, nel 1985, a dieci anni di prigione. Tortora, innocente, venne poi assolto in appello nel 1986. Tornò in televisione, ma per pochissimo, perché si ammalò e morì.





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