È in edicola il nuovo numero di “Vinile”, la rivista bimestrale che racconta la musica in modo nuovo, con un approccio storico, approfondito, ricco, in 132 pagine a colori, patinate.
È intanto attiva la pagina facebook ufficiale della rivista, all’indirizzo
www.facebook.com/Vinilemag , ricca di news e anticipazioni.
Sul nuovo numero si parla del 1968, che, a distanza di 50 anni, è ancora vivo nella memoria e nelle discussioni. Se ne parla ad esempio con una ipotetica colonna sonora tutta italiana, costruita riascoltando 20 album pubblicati in quell’anno. Da Fabrizio De André a Marisa Sannia, dai Gufi all’Equipe 84 e poi i dischi di Sergio Endrigo, Duilio Del Prete e Caterina Bueno, ma anche quelli di complessi ormai dimenticati come i Barrittas e i Ribelli.
Sempre riguardo al 1968, sul bimestrale, arrivato al 13° numero, si può trovare una gustosa retrospettiva di come venivano rappresentate dalla stampa giovane le “ragazze dei capelloni”, le icone femminili che hanno contribuito allo sdoganamento di nuovi costumi. Patty Pravo, Caterina Caselli e le altre ragazze beat, tutte insieme, colorate.
Intorno al 1968 cominciava anche la carriera di uno dei più amati e rigorosi complessi inglesi del periodo storico del prog mondiale, i Van Der Graaf Generator. Nelle pagine di “Vinile” l’intera discografia italiana completamente illustrata. E riccamente illustrata è anche la discografia dei vinili di Elio e Le Storie Tese. Con aneddoti e note dettagliate, tutti i dischi del più dissacrante complesso italiano.
Ed ancora: due generazioni di cantastorie a confronto, Alessio Lega e Mirkoeilcane, protagonisti di altrettante interviste.
E poi Lucio Battisti. E’ difficile immaginare quanti suoi dischi siano stati pubblicati fuori dai confini nazionali. Solo dall’album “La batteria, il contrabbasso, eccetera” del 1976, sono stati estratti una trentina di 45 giri per i mercati europei e sudamericani. Copertine inedite, anche pacchiane a volte, tutte insieme in un album coloratissimo.
Completa questo numero della rivista la discografia italiana di Leonard Cohen, con l’elenco di tutte le cover realizzate nella nostra lingua, l’anteprima dell’attesa autobiografia di Miranda Martino e l’analisi di un rivoluzionario giradischi, presente anche in copertina. E poi, come sempre, una ricca sezione di recensioni di dischi nuovi, in buona parte dedicati alla musica italiana emergente.
“Vinile” è storie di musica, collezioni, emozioni.
“Vinile” vuole raccontare gli artisti e le loro opere, i contesti in cui sono nate. Raccontare i retroscena, i segreti, le storie inedite, i dischi noti e meno noti.
“Vinile” si rivolge, certo, ad appassionati e collezionisti, ma gli argomenti che tratta e il modo in cui lo fa riguardano tutti quelli che amano la musica, aldilà del supporto fisico o “liquido” che possono usare per ascoltarla.
“Vinile” è un prezioso riferimento per i collezionisti, grazie allo spazio che dedica alla ricostruzione delle discografie, alle quotazioni, alle rarità.
“Vinile” è realizzata da autori competenti e appassionati, fra i quali molte storiche e importanti firme della critica musicale italiana.
La rivista è pubblicata dal Gruppo editoriale Sprea S.p.A. di Milano.