domenica 19 marzo 2017

Giacomo Schivo porta "La Clessidra" nel "Salotto della Lia"



"La clessidra" di questa settimana avrà un ospite d'eccezione, molto gradito... una voce nota a voi ascoltatori di "Radio Il Discobolo".

Giacomo Schivo, infatti, intervisterà Lucio Caratozzolo alias Sandro Alba, che ci parlerà del suo ultimo romanzo "Il salotto della Lia", storia d'amore e di speranza ambientata nella Spezia in guerra. 

Come acquistare il libro: www.delbucchia.it



Giacomo e Lucio vi aspettano:

- lunedì alle 18
- venerdì alle 10
- sabato alle 14:30


Ilaria Alpi a WikiRadio Oggi



Lunedì 20 a WikiRadio Oggi si parla di Ilaria Alpi, giornalista Rai uccisa a Mogadiscio il 20 marzo 1994. 
Ilaria, nata a Roma il 24 maggio 1961, si trovava in Somalia assieme all'operatore Miran Hrovatin, per seguire la guerra civile. Ilaria e Miran avevano però scoperto di più e stavano indagando su un traffico di armi e rifiuti che coinvolgeva, con ogni probabilità, anche le istituzioni italiane e l’esercito. Pochi mesi prima (a novembre del 1993) era stato ucciso, sempre in Somalia, Vincenzo Li Causi, sottufficiale del SISMI, informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano.

Era domenica: la giornalista e l’operatore stavano andando verso l’albergo a bordo di una Toyota, con l’autista e la guardia del corpo, ma lì vicino trovarono un commando di almeno sette persone, armate di kalashnikov, che fecero fuoco. Un proiettile colpì alla tempia Ilaria, una vera e propria raffica investì Miran. Nemmeno un colpo per autista e guardia del corpo, e ciò avvalora la tesi dell’esecuzione mirata. Una beffa del destino, perché solo 24 ore dopo Ilaria sarebbe rientrata in Italia. I genitori e gli amici hanno potuto solo piangerne la morte. Alla coraggiosa e sfortunata giornalista dal 1995 è intitolato un Premio, assegnato alle migliori inchieste televisive italiane dedicate ai temi della pace e della solidarietà.

Su questo duplice omicidio per anni è calato uno spesso velo di omertà, ma negli ultimi anni il fascicolo è stato desecretato e messo on line (www.camera.it). Non è ancora stata fatta chiarezza. I nomi di Ilaria e Miran vengono letti ogni anno nel corso della Giornata contro le mafie di Libera. I due giornalisti, quindi, sono ufficialmente riconosciuti come vittime di mafia. 

Proprio qualche giorno fa Luciana, madre di Ilaria (che nel 2010 è rimasta vedova) ha dichiarato: "Mi arrendo. Basta iniziative." denunciando la lentezza della Giustizia e la non volontà di fare chiarezza. 

(Claudia Bertanza)

Piccolo caffè... Giannelli e Berlini con il Quartetto Funaro



Si avvia alla conclusione la stagione di "Piccolo caffè": la penultima puntata è interamente dedicata al Quartetto Jazz Funaro.

Il gruppo, fondato nel 1937 da Giuseppe Funaro, Nazzareno Raineri, Luigi Gozzi e da un fisarmonicista identificato dal solo cognome Rossi, ebbe vita molto breve, anche a causa delle leggi razziali che impedivano agli ebrei (come Funaro)di esibirsi; inoltre le orchestre jazz, ai tempi del fascismo, subivano pesanti discriminazioni.
Nonostante il quartetto sia letteralmente sparito dai cataloghi nel 1939, continuò fino al 1941 a esibirsi, quindi si sciolse e i quattro componenti proseguirono la carriera da solisti. Funaro venne catturato e deportato ad Auschwitz, dove morì nel 1945. Gli altri non ebbero più successo. 

Tra le canzoni che ascolteremo, "Girotondo della musica", "I tre porcellini" e "Mickey Mouse".

La trasmissione andrà in onda: 

- lunedì alle 10
- martedì alle 14:30
- mercoledì alle 18
- giovedì alle 21




La grande prosa: "Morti senza tomba" di Jean Paul Sartre



Domenica e lunedì ritorna l'appuntamento con la grande prosa.
Questa settimana trasmetteremo "Morti senza tomba" un'opera teatrale del 1946 di Jean Paul Sartre. 

La prima assoluta fu l'8 novembre 1946 al Thèatre Antoine di Parigi.

L'opera è ambientata durante la II Guerra Mondiale e i protagonisti sono cinque partigiani che vengono catturati e rinchiusi in una soffitta; a uno a uno, poi, vengono interrogati e torturati. Il dramma affronta alcune tematiche tipiche di Sartre, quali il rapporto con la morte, l'arbitrarietà e l'assurdità del reale, la scelta e la libertà.

La rappresentazione che abbiamo scelto per voi risale al 1971 ed è interpretata da Roberto Herlitzka e Gianni Santuccio.

Vi aspettiamo domenica 19 e lunedì 20 alle ore 21.


Prato Film Festival al via, serata dedicata alla legalitá con il procuratore Gratteri e la proiezione di "Ti mangio il cuore" con regista e cast

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