venerdì 9 agosto 2019

Accadde Oggi: l'atomica su Nagasaki



Il 6 agosto del 1945 gli Americani sganciarono la bomba atomica “Little boy” sulla città giapponese di Hiroshima e tre giorni dopo ripeterono l’attacco: a essere bombardata, in questo caso, fu Nagasaki e la bomba si chiamava “Fat man”. I morti al momento delle esplosioni furono approssimativamente 140.000 a Hiroshima (dove la bomba venne sganciata a una distanza tale da procurare più devastazione possibile) e 70.000 a Nagasaki. A questi si devono aggiungere tutte le persone morte nei giorni, nelle settimane, mesi e anni che seguirono gli attacchi, per non parlare dei problemi di salute che hanno afflitto i sopravvissuti, i figli dei sopravvissuti e anche i loro nipoti. 
I sopravvissuti, in lingua giapponese, si chiamano Ibakusha. 

Una di queste al momento dello scoppio a Nagasaki era in fabbrica a lavorare, quando vide un lampo di luce e sentì l’esplosione. Fuggita in mezzo ai cadaveri, senza sapere cosa fosse successo, scoprì di essere rimasta vittima dell’atomica solo in seguito. Aveva solo diciotto anni: da quel momento in poi la sua vita è stata una lotta. Prima di tutto contro i problemi fisici: le bruciature dell’esplosione, il dolore e poi le terribili conseguenze, tra cui la leucemia. Leucemia di cui hanno sofferto anche le figlie e i nipoti, perché le conseguenze arrivano fino alla terza generazione. Ma i problemi di cui ha sofferto questa donna, una donna come tante che sognava un lavoro, matrimonio, figli, una vita felice, sono ovviamente anche psicologici: l’incubo di quei momenti l’ha sempre perseguitata, assieme al senso di colpa per aver involontariamente trasmesso i suoi problemi di salute alle figlie. E poi, ancora, la discriminazione per essere una sopravvissuta all’atomica, quasi fosse un delitto e non una disgrazia.

Nonostante tutto, lei e altri ibakusha, uomini e donne, non hanno rinunciato a raccontare la loro esperienze, per raccontare al mondo ciò che spesso i libri di storia tacciono; hanno parlato di quei terribili momenti e di tutto quello che è venuto dopo. E lo stesso fanno i figli e le figlie, gli ibakusha di seconda generazione, che a 71 anni dall’esplosione, pagano ancora il prezzo dell’assurdità della guerra atomica. E, tutti insieme, lottano per un mondo senza armi nucleari. La potenza di una bomba odierna potrebbe distruggere un intero continente, non più una sola città.

Questo ci racconta la storia: sta a noi farne tesoro o fingere che non sia un problema che ci riguardi.

Io, figlio di un Hibakusha: www.peacelink.it

(Claudia Bertanza)

Zen Circus tra gli ospiti di “PeM! Parole e Musica in Monferrato”




Si arricchisce ulteriormente, con protagonisti come The Zen Circus, Giuseppe Cederna, Francesca Incudine e Carlot-ta, il calendario 2019 di “PeM! Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri e musica tra San Salvatore Monferrato, Valenza e Lu Cuccaro Monferrato. Anche quest’anno si preannuncia una edizione di alto livello, in programma da fine agosto inizio ottobre tra le colline del Monferrato, sito Unesco. Tutta a ingresso gratuito,

Cuore della rassegna saranno una serie di incontri con artisti di primo piano della musica italiana, che si racconteranno accompagnati da una manciata di canzoni in acustico al Parco della Torre di San Salvatore Monferrato.

In attesa di ulteriori ospiti, che verranno annunciati prossimamente, sono confermati ad oggi The Zen Circus, portabandiera del miglior rock italiano e reduci quest’anno dal successo a Sanremo (in programma il 25 agosto); Giovanni Truppi, personaggio geniale e unico della nuova scena cantautorale e indie ( il 3 settembre); Marina Rei, una vera musicista oltre che un punto fermo della canzone del nostro Paese (il 10 settembre); Ensi, rapper di grande notorietà, considerato il più grande freestyler italiano (il 20 settembre). Gli artisti saranno intervistati dal direttore artistico di PeM, Enrico Deregibus.

Ma quest’anno sarà fitto anche il calendario degli appuntamenti che mescolano la musica con altro. Il 26 agosto a Villa Genova a San Salvatore ci sarà una serata dedicata a Fausto Coppi con il giornalista di Repubblica Maurizio Crosetti, il critico letterario Giovanni Tesio e le canzoni degli anni Cinquanta e sul ciclismo, mentre il 30 agosto toccherà a una camminata letteraria (con partenza alle 19.30 da Salcido di San Salvatore e un percorso che si snoderà fra San Salvatore e Lu Cuccaro) con l’attore Giuseppe Cederna intitolata “Di passi e di respiri”. Valenza ospiterà invece due momenti della rassegna il 22 settembre e il 3 ottobre. Il primo (alle 18.30 all’Agriturismo Cascina Nuova, Strada per Pavia), intitolato “Outside to inside”, sarà una conversazione sull'arte con Maria Luisa Caffarelli e Antonio De Luca e con gli interventi musicali di Carlot-ta, pianista e cantautrice di forte personalità e talento. Il secondo, “La Sicilia di Camilleri”, vedrà protagonista la musica della cantautrice Francesca Incudine (vincitrice della Targa Tenco 2018 nella sezione dialetto) e il ricordo e le letture dello scrittore recentemente scomparso. La serata sarà al Centro comunale di Cultura.

In un ulteriore appuntamento, in data da definire, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede a Villa Fortuna, inviterà il pubblico in questo meraviglioso scenario presentando progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di illustri ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accoglierà sotto gli alberi secolari della villa.

“PeM !” è diventata ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Luca Barbarossa, Ghemon, Ex-Otago, Frankie Hi Nrg Mc, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola, Francesco Baccini e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli.

A coadiuvare nella direzione artistica Enrico Deregibus è Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007.

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