Ieri mattina Piazza Duomo, a Milano, era una distesa di ombrelli colorati. Pioveva forte, ma migliaia di persone non hanno voluto perdere l'occasione di porgere a Dario Fo l'ultimo saluto. Tanti colleghi, amici, gente comune: gli operai, i ragazzi dei centri sociali, tutti coloro a cui Fo aveva dato voce, tutti quelli che, prima, la voce non l'avevano.
Un funerale laico, come lo aveva avuto anche Franca Rame, perché il grande attore era ateo; un funerale ricco di colori e musica, con qualche inevitabile lacrima.
"Mio padre non ha mai chinato la testa" ha detto il figlio Jacopo, mentre Carlo Pietrini, amico di Fo, ha esortato: "Allegri bisogna stare perché troppo piangere non rende onore ai nostri amici e perché celebriamo la vita".
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