Il 14 aprile 1967 moriva, a Roma, Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, per tutti solo e semplicemente Totò.
Attore, comico, commediografo, paroliere, poeta e sceneggiatore, è universalmente riconosciuto come uno dei maggiori interpreti del cinema e del teatro italiani.
Dal teatro alla cinema, dall'avanspettacolo alla televisione, passando per la musica e le composizioni letterarie, nonostante la madre lo volesse prete, Totò ha conquistato e continua a conquistare intere generazioni di spettatori, piazzandosi al primo posto tra i comici, come il più conosciuto e amato.
Totò morì a Roma e lì ebbe il suo primo funerale, dopo che la sua salma venne vegliata per due giorni da personalità dello spettacolo. La cerimonia funebre si tenne nella chiesa di Sant'Eugenio, sul Tevere: la bara fu accompagnata da oltre duemila persone.
Poi Totò venne portato a Napoli e, quel pomeriggio, la città intera si fermò per dare l'ultimo saluto a uno dei suoi figli più famosi e amati. Gli diedero l'addio oltre 250.000 persone e l'orazione funebre fu tenuta da Nino Taranto. Era il 17 aprile.
Infine, il 22 maggio un capoguappo del Rione Samità (il suo quartiere), organizzò un terzo funerale: la bara era ovviamente vuota, ma alla "cerimonia" parteciparono ugualmente moltissime persone.
La sua tomba, meta di pellegrinaggi di ammiratori, è al Cimitero del Pianto.
Radio Il Discobolo lo ricorda con un doppio appuntamento:
- mercoledì 14 alle ore 8 con Wikiradio
- sabato 17 alle ore nel corso della trasmissione "Un secolo fa", dove potremo ascoltare due interviste rarissime al Principe della risata.
Totò, uomo geniale, ricco di umanità,ancora vivo tra noi.
RispondiEliminaNon possiamo che essere d'accordo. :)
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