mercoledì 24 marzo 2021

Premio Amnesty per i diritti umani, ecco le dieci canzoni in lizza




Sono rappresentate molte generazioni, molti generi musicali e molte tematiche nelle dieci canzoni che Amnesty International Italia e Voci per la Libertà hanno scelto come candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia nella sezione Big, lo storico riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell'anno precedente.

Sono in lizza in questa edizione (in ordine alfabetico per artista):

Eugenio Bennato con “W chi non conta niente” (Bennato);

Samuele Bersani con “Le Abbagnale” (Bersani);

Coma_Cose feat. Stabber con “La rabbia” (Mesiano / Zanardelli / Tartaglini);

Fulminacci con “Un fatto tuo personale” (Uttinacci / Dezi / Mungai / Uttinacci);

J-Ax feat. Paola Turci con “Siamesi” (Aleotti / Anania / Del Pace / Turci / Bonomo / Chiaravalli / Garifo);

Levante con “Tikibombom” (Lagona);

Francesca Michielin e Måneskin con “Stato di natura” (Michielin / Levy / Michielin );

Negramaro “Dalle mie parti” (Sangiorgi);

Chadia Rodriguez feat. Federica Carta con “Bella così” (Crdarnakh / Ettorre / Gianclaudio / Fracchiolla / Dagani);

Yo Yo Mundi con “Il silenzio che si sente” (Archetti Maestri).

Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione, la ventiquattresima, di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).



Grande la soddisfazione del direttore artistico del festival, Michele Lionello, che dichiara: “la decina di nomination del premio di quest’anno ritraggono davvero un bello spaccato della musica italiana più attenta ai diritti umani, dieci proposte artistiche molto diverse che rappresentano mondi musicali contemporanei. Le dieci canzoni trattano temi molto diversi: dalla promozione di un mondo senza barriere e razzismi al no alla violenza fisica e verbale contro le donne, dalla diversità di genere e orientamento sessuale all’immigrazione, dal cyber bullismo al body shaming. Gli artisti con la loro musica possono veramente essere degli ambasciatori dei diritti umani a tutti gli effetti”.

Il premio, nato nel 2003, viene assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.

Ne fanno parte quest’anno: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Giò Alajmo (Spettakolo.it), Diego Alligatore (Smemoranda), Daniela Amenta (Globalist), Giuseppe Antonelli (linguista), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Massimo Arcangeli (linguista), Silvia Boschero (Rai Radio 2), Marta Cagnola (Radio24), Angela Calvini (Avvenire), Giulia Cavaliere (Rolling Stone), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cheyenne (Rtl 102.5), Angiola Codacci Pisanelli (Espresso), Francesco Corbo (Amnesty International Italia), Valerio Corzani (Rai Radio 3), Silvia D'Onghia (Il Fatto quotidiano), Enrico de Angelis (storico della canzone), Danilo De Blasio (Festival dei diritti umani), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (operatore culturale), Maria Antonia Fama (Radio Articolo 1), Flavia Filippi (La7), Silvia Gianatti (freelance), Livia Grossi (Sette Corriere della sera), Federico Guglielmi (Audio Review), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci Per La Libertà), Luigi Manconi (sociologo), Francesca Milano (Chora), Stefano Miliani (Globalist), Giommaria Monti (Rai3), Riccardo Noury (Amnesty International Italia), Simona Orlando (Il Venerdì di Repubblica), Elisa Orlandotti (FunnyVegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Luciana Parisi (Tg3), Duccio Pasqua (Rai Radio1), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Gr Rai), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta), Valeria Rusconi (la Repubblica), Emanuele Russo (Amnesty International Italia), Adila Salah (Noise Symphony), Giordano Sangiorgi (Mei), Velia Senatore (Amnesty International Italia), Renzo Stefanel (Classic Rock Italia), Giovanni Stefani (Voci per la Libertà), Marcella Sullo (Gr Rai), Giorgio Testi (regista), Monica Triglia (allonsanfan.it), Giulia Caterina Trucano (Grazia), John Vignola (Rai Radio 1), Silvio Vitelli (Tv2000), Savino Zaba (Rai Radio 1).


Nel frattempo sono aperte le iscrizioni per il Premio Amnesty International nella sezione Emergenti, con scadenza fissata al 3 maggio 2021. Tra gli artisti che si sono iscritti entro il 15 marzo viene messo in palio il Premio Web, che permetterà a uno di loro di essere fra i semifinalisti della fase finale del concorso, in programma nell’ambito di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”.

Sono ben 64 gli artisti in gara. Tutti i loro brani possono essere ascoltati e votati sul sito www.vociperlaliberta.it contribuendo così a scegliere il vincitore, che risulterà dalla media dei voti tra le tre Giurie (Web 40%, Voci per la Libertà 30%, Amnesty International 30%). Le votazioni Web sono aperte fino alle 13 di venerdì 9 aprile.




Informazioni, bando di concorso e scheda di iscrizione sono disponibili su www.vociperlaliberta.it

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