"Ivana racconta la sua Resistenza" racconta la sua Resistenza è un libro scritto da Vega "Ivana" Gori e Maria Cristina Mirabello (madre e figlia), uscito nel 2013 per le Edizioni Giacché.
Vega Gori (il nome deriva dalla stella), “Ivana” nella lotta partigiana (perché il nome mi piaceva, dice la signora Gori) entra nella Resistenza spezzina a 17 anni, perché era il momento di decidere da quale parte stare e lei aveva deciso di rischiare in prima persona per combattere il regime fascista.
Era una brava dattilografa, sapeva andare in bici e fu “arruolata” per diffondere la stampa clandestina.
Ogni giorno passava con la sua bici (da uomo) davanti al Palazzo della Prefettura fascista; lei carica di stampa clandestina, i due piantoni fascisti che si limitavano a fischiarle dietro, fino a che, per provocazione, decise di tingersi di rosso la camicetta. Ma niente, non successe nulla. I due giovanotti si limitarono a continuare a fischiarle dietro.
Tanto coraggio, un po’ d’incoscienza, ma la convinzione di fare la cosa giusta vincevano anche la normale paura. Vega è una ex ragazza, una donna come tante che hanno fatto la Storia, che hanno contribuito a cambiare l’Italia non meno degli uomini che andavano in guerra.
La figlia, Maria Cristina Mirabello, ha raccontato che questo libro è frutto di una sorta di “braccio di ferro” tra lei e la madre, che si opponeva a questo progetto. Ma, per nostra fortuna, questa piccola “battaglia”, Vega l’ha persa e oggi la sua esperienza è patrimonio di tutti.
(Claudia Bertanza)
(Claudia Bertanza)
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