Il 26 aprile 1986, a Chernobyl (attuale Ucraina) si verificò un terribile incidente nucleare;nell’edificio del reattore 4 della centrale ci fu un’esplosione che sviluppò radiazioni 200 volte superiori a quelle delle bombe atomiche americane. Le radiazioni investirono anche Danimarca, Scandinavia e persino l’Italia. Ancora oggi è impossibile sapere quante siano le effettive vittime dell’esplosione nucleare; il numero delle vittime immediate, quelle coinvolte nell'esplosione, è di 65, ma si calcola che almeno 4000 persone, nel corso degli anni, si siano ammalate di tumori riconducibili agli effetti delle radiazioni. Si stima inoltre che ancora in questi anni siano nati bambini già malati, da madri esposte alle radiazioni ancora prima di nascere.
Il disastro di Chernobyl rimane, a distanza di oltre 30 anni, una delle più grandi tragedie mai avvenute: risulta "raggiunta e forse superata" solo da quella di Fukushima del 2011 e portò a un referendum, nel 1987, che disse NO al nucleare.
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