venerdì 26 gennaio 2018

27 gennaio, la liberazione di Auschwitz



Era il 27 gennaio del 1945 quando l'Armata Rossa entrò ad Auschwitz, rivelando al mondo intero l'orrore dell'Olocausto. I soldati russi trovarono, all'interno del campo di sterminio, solo 7.000 persone: molti erano bambini (utilizzati per "esperimenti" medici). I nazisti, infatti, 10 giorni prima avevano portato via gli altri prigionieri (quelli sani), coinvolgendoli in una lunga e sfiancante marcia che uccise moltissimi di loro. 

Ciò che fino a quel momento era solo stato sussurrato venne reso noto a tutti. I russi trovarono, nel campo, vestiti, occhiali, valigie, capelli e soprattutto scarpe: il Museo di Auschwitz possiede oltre 100.000 paia di scarpe.
Si è calcolato che nel campo di Auschwitz morirono più persone che in tutti gli altri campi di concentramento. Sui numeri effettivi non è mai stata fatta del tutto chiarezza, secondo i dati dell’US Holocaust Memorial Museum, le SS tedesche uccisero almeno 960 mila ebrei, 74 mila polacchi, 21 mila rom, 15 mila prigionieri di guerra sovietici e 10 mila persone di altre nazionalità.

Il 27 gennaio è diventato il Giorno della Memoria, al quale partecipano delegazioni di 38 Paesi diversi. 

Radio Il Discobolo ricorda questa giornata con la trasmissione Wikiradio, in onda questa sera alle 23:30 e domani, sabato 27, alle 11:30.



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