Per il ciclo "La grande prosa" questa settimana ascolteremo "L'Ispettore Generale", di Nikolaj Gogol.
Opera satirica del 1836, è considerata uno dei capolavori dello scrittore russo.
Siamo in una piccola cittadina persa nell'enorme distesa della Russia, improvvisamente risvegliata dalla sua quotidianità di normale e disonesta prevaricazione, dalla notizia dell'arrivo, da San Pietroburgo, di un ispettore generale, un revisore, mandato lì per fare le “bucce” ai notabili del posto. Tutti sono in fermento e impauriti. Figurarsi quando si crede che l'ispettore generale, in incognito, sia già arrivato in città. In realtà è un giovinastro squattrinato che capisce subito i benefici che può trarre dalla situazione. Derisione e mascalzonaggine, imbroglio e nessuna buona fede, neppure in casa del sindaco, dove il finto ispettore è ospite e si diverte con la moglie e la figlia. Una commedia degli equivoci che ha come bersaglio la corrotta burocrazia della Russia zarista, qui messa efficacemente alla berlina.
Ne ascolteremo una versione del 1951, con le interpretazioni di Nino Manfredi, Bice Valori e Riccardo Cucciolla.
Andrà in onda domenica e lunedì alle 21.
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