Terza parte della rassegna dei cinquanta dischi italiani che consigliamo agli appassionati di musica. Si tratta di suggerimenti che abbracciano vari stili e vari generi in epoche diverse.
21) Angelo Branduardi: Alla Fiera Dell’Est.L’album che ha fatto conoscere il menestrello milanese al grande pubblico, un artista molto amato in Europa, un po’ snobbato in Patria. Contiene la filastrocca ebraica che dà il titolo al disco ed altri brani classici del riccioluto cantautore: “Il Dono Del Cervo”, “La Serie Dei Numeri”, “Sotto Il Tiglio” e “La Favola Degli Aironi”. Un grande lavoro di ricerca per un grande album.
22) Banco Del Mutuo Soccorso: Darwin! Il miglior gruppo di progressive italiano insieme allaPFM, guidato dal compianto Francesco Di Giacomo detto Mangiafuoco per l’aspetto fisico ma uomo assai mite. In questo concept sull’evoluzione, troviamo le splendide “750.000 anni fa…l’amore?”, “Cento Mani E Cento Occhi”, “La Conquista Della Posizione Eretta” e “Ed ora io domando tempo al tempo ed egli mi risponde…non ne ho!”. Un must.
23) Ivano Fossati: Il Grande Mare Che Avremmo Traversato. Si tratta del primo album solista del cantautore genovese dopo l’abbandono dei Delirium, band con la quale aveva spopolato con Jesahel a Sanremo. Da subito manifesta l’amore per il mare in questo concept-album intimista e pacato dove ci sono “Vento Caldo”, “Il Pozzo E Il Pendolo”, “All’Ultimo Amico” e “La Realtà E Il Resto”. Un gran esordio di una lunga carriera.
24) Enzo Jannacci: Quelli che… Uno dei personaggi più geniali del panorama musicale italiano, penalizzato forse dal fatto di essere troppo vincolato alla canzone popolare milanese. In questo disco, l’allegro chirurgo-cantastorie propone la celebre “Quelli che…”, scritta dal grande, indimenticato giornalista sportivo Beppe Viola ed altri brani tra l’impegnato e l’ironico come “Vincenzina E La Fabbrica”, “Il Bonzo”, “Nove Di Sera”, ”L’Arcobaleno” e la profetica “La Televisiun”.
25) Riccardo Cocciante: Tutti I Miei Sogni. Della vasta discografia del cantante più francese che italiano, questo è un triplo CD che contiene il meglio del meglio e, senza dilungarci, troviamo: “Margherita”, “Poesia”, “Primavera”, “A Mano A Mano”, “Questione Di Feeling”, “Celeste Nostalgia”, “Bella Senz’Anima”, “Io Canto”, “Se Stiamo Insieme”, “Sulla Tua Pelle”, “L’Alba”, “Tu Sei Il Mio Amico Carissimo” ecc.
26) Pierangelo Bertoli: A Muso Duro. Grande cantautore emiliano delicato ed arrabbiato al tempo stesso. Rivalutato dopo la precoce scomparsa, come sempre avviene, lo si ricorda per i brani spesso di denuncia verso gli ostacoli che devono affrontare le persone con disabilità. Qui troviamo canzoni come: “L’Autobus”, “A Muso Duro”, “Srotolando Parole”, “Non Finirà”. Consigliato alle giovani generazioni per riflettere.
27) Elio E Le Storie Tese: Il meglio di Ho fatto 2 etti e mezzo, lascio? La geniale combriccola milanese capitanata da Elio, in questo triplo cofanetto live di quasi tre ore offre una panoramica della loro creativa follia. Ottimi musicisti, ispirati a Frank Zappa e in parte alprogressive, propongono loro classici come “John Holmes”, “Servi Della Gleba”, “Uomini Col Borsello”, “Supergiovane”, “Pippero”, “Cara Ti Amo”, “Born To Be Abramo”, “Mio Cuggino”, “Nubi Di Ieri Sul Nostro Domani Odierno” e tantissime altre per una raccolta imperdibile. 28) Gino Paoli: Rileggendo Vecchie Lettere D’Amore. Uno dei maggiori interpreti e scopritori di talenti italiani, esponente della Scuola Genovese sebbene nato in Friuli, ha segnato i primi anni sessanta con classici immortali ed è tuttora attivo. Vive da decenni con un proiettile vicino al cuore, ex politico e presidente della Siae. Nel disco ci sono: “Sapore Di Sale”, “Il Cielo In Una Stanza”, “Senza Fine”, “La Gatta”, “Sassi”, “Gli Innamorati Sono Sempre Soli”. Brani che si commentano da sé.
29) Domenico Modugno: Tutto Modugno. Impossibile non possedere questa serie di sei album che racchiudono la summa di una carriera sfolgorante per un artista internazionale. Un monumento della musica italiana che ha segnato persino il costume a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 ed oltre. Nei sei dischi, brani conosciuti in tutto il mondo, l’elenco non rende giustizia e sarebbe interminabile:“L’Uomo In Frac”, “Nel Blu Dipinto Di Blu”, “Meraviglioso”, “Dio Come Ti Amo”, “La Lontananza”, “Stasera Pago Io”, “La Donna Riccia”, “U Pisci Spada”, ”Piove”, “Amara Terra Mia”, “Selene”, “Come Stai”, “Resta Cu ‘mme” e decine di altri.
30) Alberto Fortis: Alberto Fortis. Di questo cantautore originale e profondo, scegliamo l’album d’esordio che rappresenta un’eccellente opera prima. Brani come “Milano E Vincenzo”, “La Sedia Di Lillà”e la controversa “A Voi Romani”, sono dei classici della nostra musica. Ma il disco contiene anche “Nuda E Senza Seno”, “La Pazienza” e la splendida “Il Duomo Di Notte”. Da conoscere senza se e senza ma.
Si chiude qui la terza parte; nel prossimo capitolo, altri grandi dischi ed interpreti nostrani.
(Fabrizio Bordone, articolo originale su www.laspeziaoggi.it).
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