L'11 novembre del 1994 moriva Wanda Osiris.
Wanda Osiris è il nome d’arte di Anna Menzio (Roma 1905 - Milano 1994).
Fuggì dalla famiglia a sedici anni per seguire la passione del teatro e debuttò come soubrette al cinema Eden di Milano.
Si esibì anche con Totò (Il piccolo caffè), finché nel 1937 ottenne il nome in ditta con la Finechi-Donati, con cui consacrò alla storia, la sua leggendaria carnagione color ocra, risultato di ore ed ore di trucco e di consumo sproporzionato di cerone che, insieme ai fiumi di profumo Arpège, restò uno dei fondamenti del suo " personaggio " per sempre.
Il suo lusso soave, le sue piume e paillette, con la guerra invece di sparire aumentarono.
Tra bombe e macerie, la "Wandissima" (fu Orio Vergani a coniare questo nome) si presentava come un sogno di felicità, di ricchezza, di spensieratezza.
Dal 1940 al 1955 fu la primadonna delle compagnie di Macario, Dapporto, Garinei e Giovannini.
Nelle sue riviste erano famose le eccentriche e sfarzose scenografie, ma soprattutto le enormi scalinate che lei scendeva con grande grazia e disinvoltura.
Fra i suoi maggiori successi si ricordano :
Tutte donne (1939),
Che succede a Copacabana? (1943),
Grand Hotel (1948),
Made in Italy (1953),
Festival (1954).
Ha lanciato canzoni di grandissimo successo, come Sentimental e Ti parlerò d’amor.
Nel 1974, dopo un periodo di stasi, tornò alla ribalta nel teatro di prosa: fu chiamata da Aldo Trionfo, come stereotipo e parodia, nello spettacolo Nerone è morto?, di Hubay.
(scheda biografica a cura di Giulio Regosa e Andrea Giampietro, www.ildiscobolo.net)
biografica a cura di Giulio Regosa e Andrea Giampietro
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