Lunedì 9 alle ore 11:30 WikiradioOggi sarà dedicata al referendumsul nucleare.
Ventotto anni fa, l'8 e 9 novembre del
1987, gli Italiani, a grande maggioranza, votarono per abrogare le tre seguenti
norme:
1) attribuire al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione
economica) il potere di determinare le aree dove insediare le centrali
elettronucleari, nel caso non lo facessero le Regioni;
2) autorizzare l'Enel a versare contributi a Regioni e Comuni in
proporzione all'energia prodotta sul loro territorio con centrali nucleari o a
carbone;
3) consentire all'Enel di «promuovere la costruzione» di impianti
elettronucleari «con società o enti stranieri» o anche «assumere partecipazioni
che abbiano come oggetto la realizzazione e l'esercizio di impianti
elettronucleari» all'estero.
L’anno
precedente, nell’aprile 1986, a Chernobyl (attuale Ucraina) si verificò un terribile
incidente nucleare; nell’edificio del reattore 4 della centrale ci fu un’esplosione
che sviluppò radiazioni 200 volte superiori a quelle delle bombe atomiche americane.
Le radiazioni investirono anche Danimarca, Scandinavia e persino l’Italia.
Ancora oggi è impossibile sapere quante siano le effettive vittime dell’esplosione
nucleare, ma si calcola che almeno 4000 persone, nel corso degli anni, si siano
ammalate di tumori riconducibili agli effetti delle radiazioni.
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