domenica 21 ottobre 2018

Montecatini, un Film Festival all'insegna dell'internazionalità e della toscanità



Ospiti internazionali, guest star, proiezioni, corsi di cinema, contest e molto altro ancora: al via l’edizione numero 69 del MISFF – Montecatini International Short Film Festival, dal 22 al 28 di ottobre, con una settimana di cinema internazionale e di formazione per i giovani e i talenti emergenti in campo cinematografico.

L’edizione 2018 è stata presentata ieri dal Presidente del MISFF Marcello Zeppi, nel corso di una conferenza stampa organizzata presso il Comune di Montecatini, alla presenza di Bruno Ialuna, Assessore alla Cultura del Comune di Montecatini Terme, di Simone Gagliardi, Presidente della Commissione Cultura di Montecatini Terme, e di Giovanni Bogani, Direttore Artistico del Montecatini International Short Film Festival.



Con i suoi 69 anni di vita, il MISFF è la più antica e longeva manifestazione dedicata al cortometraggio d’Italia: di qui sono passati negli anni Alberto Sordi, Giulietta Masina, Dacia Maraini, Nanni Moretti, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Ferzan Özpetek, Rutger Hauer, Neri Parenti e altri ancora; ultimo della serie l’attore Giancarlo Giannini, che ha tenuto a battesimo l’edizione dell’anno scorso.

E le guest star non mancano anche quest’anno: lo scrittore e sceneggiatore Enrico Vanzina sarà premiato venerdì 26 ottobre con l’Airone d’oro per il grande contributo che ha dato al cinema, italiano e internazionale; a seguire, la proiezione del film Sapore di mare, il suo film più “toscano”, realizzato in coppia con il fratello Carlo. Vanzina presenterà il libro “Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare”, a cura di Rocco Moccagatta, ripercorrendo la lunga carriera che assieme al fratello Carlo lo ha portato a realizzare quarant’anni di grande successi e a scrivere la storia del cinema e del costume.

Attesa a Montecatini anche la presenza di Francesco Bruni, livornese, sodale di lungo corso di Paolo Virzì, di cui ha sceneggiato alcuni dei più grandi successi, da Ovosodo a Il capitale umano, e di Sergio Forconi, volto storico del cinema toscano, che presenterà nella serata del 23 ottobre la proiezione di Saranno famosi?, lungometraggio di Alessandro Sarti i cui incassi saranno devoluti alla Fondazione Tommasino Bacciotti.

«Sono orgoglioso di questa edizione numero 69 del Festival - – dichiara Marcello Zeppi, Presidente del MISFF - Una manifestazione con un grande passato, ma rivolta soprattutto al futuro: sia per lo spazio che lascia ai giovani autori emergenti da tutto il mondo, che per le sue collaborazioni con le scuole toscane nei laboratori di cinema. Con le sue attività nel mondo, il MISFF è impegnato in prima linea nell’esportazione del cinema “Made in Italy”. E, quest’anno, abbiamo voluto rafforzare il rapporto tra cinema e impresa con un evento ad hoc all’interno della programmazione del Festival, presentato in anteprima alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e di Pescia».

Il centro termale toscano diventa per una settimana un crocevia internazionale; le 74 proiezioni in concorso nella Selezione Ufficiale arrivano infatti da 26 paesi differenti: dall’Italia, con 10 titoli di giovani emergenti in gara, fino a Spagna, Germania, Stati Uniti, Norvegia, Finlandia, Iran, Giappone, Canada, e molti altri paesi; forte la componente asiatica, grazie alla partecipazione di cortometraggi di India, Corea del Sud, Taiwan, e Giappone. Segno tangibile di un Festival in continua crescita, che ha saputo cogliere le opportunità della globalizzazione creando una sorta di “internazionale del cinema”, grazie anche ai gemellaggi con numerosi festival cinematografici internazionali (il portoghese Avanca Film Festival, il francese Festival International du Film sur le Handicap (FIFH), lo spagnolo FEC - Festival Europeu de Curtmetratges e il Valletta Film Festival), con i quali ha creato una vera e propria rete internazionale, che promuove eccellenze cinematografiche e giovani talenti emergenti.

Da Montecatini sono infatti passati tanti giovani promettenti, che da qui hanno preso il volo: registi come Alessandro Grande, che, dopo il passaggio al MISFF, ha trovato la consacrazione con il suo corto Bismillah vincendo il David di Donatello e ottenendo la candidatura agli Oscar 2019.

Sarà celebrato anche il cinema toscano nella serata del 26 di ottobre, con un approfondimento sulla produzione cinematografica in Toscana condotto dal critico cinematografico e giornalista Giovanni Bogani, che vedrà la proiezione dell’ultimo cortometraggio di Domenico Costanzo, storico collaboratore di Leonardo Pieraccioni, presente a Montecatini con il suo Social killer, un cortometraggio che pone al centro dell’attenzione il tema la violenza sulle donne e i social network; tema ripreso anche da Marta Savina, giovane regista fiorentina, che con il suo corto Viola, Franca, proiettato al MISFF dopo le ottime critiche ricevute all’ultimo Tribeca Film Festival di New York, racconta una storia antica e allo stesso tempo attualissima, ispirata all’episodio di cronaca che ha fatto discutere tutta l’Italia, quella di una diciassettenne siciliana violentata nel 1965 che si è opposta alle nozze riparatrici con il suo aguzzino. Focus sul cinema toscano ripreso anche dal giornalista Fabrizio Borghini, che presenterà nel corso della serata il libro che ha scritto con Luca Giannelli, “Il primo cinema non si scorda mai”, che racconta la storia di trecento sale cinematografiche di Firenze e dintorni attraverso alcune testimonianze dirette ed oltre duecento fotografie.


Un Festival che, grazie al MISFF Lab, ha nel suo DNA la crescita dei più giovani: in programma le proiezioni del Concorso Nazionale per le scuole promosso dalla FEDIC (la Federazione Italiana dei Cineclub), cortometraggi dedicati al Progetto Alternanza Scuola Lavoro, il Videoclip e il Photo Contest, e una Masterclass del regista Giuseppe Ferlito. «Il nostro obiettivo – spiega Marcello Zeppi - non è solo quello di fare “scuola di cinema”, ma di liberare le energie dei giovani, di aiutarli a sfruttare le loro potenzialità e di costruire assieme a loro un percorso duraturo, che possa diventare un giorno una professione vera e propria; un modo per avvicinare i giovani al cinema e alla cultura, ma anche per insegnare un mestiere e trasmettere i valori del lavoro».

1 commento:

  1. la maggior parte dei film e gli attori sono molto grandi. Dal cinema italiano e altri film, https://altadefinizione.kiwi/ ma sono anche ...

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