Il 29 novembre del 1832 nasceva Louisa May Alcott, scrittrice statunitense, la "mamma" delle Piccole Donne.
Figlia di un filosofo, seconda di quattro sorelle, la Alcott è stata una femminista, sostenitrice, negli ultimi anni della sua vita (avvenuta nel 1888 a causa di un colpo apoplettico), del suffragio universale, è diventata famosa per la quadrilogia "Piccole Donne", saga che racconta la storia della famiglia March, composta da quattro sorelle: la materna Meg, la ribelle Jo, la timida Beth e la "diva" Amy. Josephine March, detta Jo, scrittrice e anticonformista, che mal tollerava le convenzioni dell'epoca, è l'alter ego della Alcott stessa che, però, al contrario del suo personaggio non si sposò mai.
Se i primi due romanzi (Piccole donne e Le piccole donne crescono) sono incentrati sulla vita delle quattro sorelle e dei loro matrimoni e figli, (e sulla morte della piccola Beth) il terzo e il quarto (Piccoli uomini e I ragazzi di Jo) si concentrano sulla scuola di Jo e del marito, il professor Fritz Baher che decidono, nella vecchia casa della zia March, di creare un istituto dove educare i bambini, soprattutto quelli poveri.
La saga familiare dei March non è l'unica opera della Alcott, ma i quattro romanzi sono, da generazioni, tra i libri più letti dalle bambine di tutto il mondo e hanno ispirato numerosi film, tra cui uno del 1949 con Elizabeth Taylor.
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